Chi pagherà per gli errori commessi? Che fine faranno i modellisti dell’Imperial College di Londra che da un ventennio fanno previsioni catastrofiche affinché le aziende farmaceutiche possano vendere enormi quantità di vaccini inutili ( vedi quiqui )? Purtroppo hanno acquisito grandi meriti perché possano rimanere a piedi e ricevere il giusto omaggio per la loro opera che difficilmente potrebbe essere considerata frutto di abbagli sistematici, quando di combine altrettanto sistematiche. Guardiamo la tabella qui sotto che riguarda la Svezia e che secondo l’Imperial college, quello che ha convinto Boris Johnson a chiudere la Gran Bretagna, avrebbe dovuto avere 17 mila morti di Covid per milione di abitanti  contro gli 8 – 9 mila del cosiddetto “anno influenzale” che comincia i primo ottobre e si conclude il 30 settembre dell’anno successivo, quindi nel nostro caso il periodo tra ottobre 2019 e settembre 2020. Insomma 90 mila morti in più nel totale, il doppio del normale.

 

Ovviamente nulla di tutto questo è accaduto  e  le previsioni si sono rivelate particolarmente sbagliate proprio in uno dei Paesi che non ha accettato la narrazione Covid , le chiusure e le segregazioni. Lo possiamo vedere in quest’altra tabella  messa a punto dal  professor Eyal Shahar (Università dell’Arizona, Università di Tel-Aviv e Università del Minnesota) il quale ha determinato in uno studio  la sovra e sotto mortalità per gli anni influenzali 2020 e 2021.

 

Come si può agevolmente vedere intanto ci sono stati poco più di 9200  morti per milione, dunque una cifra assolutamente analoga a quella del 2017 e 2018, ma che rappresenta un aumento di 364 decessi per milione rispetto agli 8870 attesi con un aumento del 4,1%.  Tuttavia  si tratta in un certo senso una illusione ottica della statistica  poiché l’anno precedente c’erano stati 8649 morti per milione contro gli 8959 attesi con una diminuzione di 300 decessi per milione, vale a dire il 3,3 % in meno. Dunque alla fine il “vero” eccesso di mortalità si situa quindi tra le 700 e le 800 persone in tutto l’anno, cioè intorno all’1% di mortalità in più che è assolutamente compatibile con le normali oscillazioni statistiche. Ora non so cosa sarebbe successo se la Svezia avesse chiuso con furore come gli altri realizzando un attacco suicida contro la propria economia e la propria costituzione nel tentativo di salvarsi dal Covid: probabilmente avrebbe avuto molti più decessi, ma in ogni caso avrebbe intrapreso questa strada per evitare 700 morti che complessivamente hanno un’eta superiore a quella dell’attesa di vita media che tra l’altro in Svezia arriva agli 83 anni, appena sotto  quella del Giappone e ormai superiore a quella italiana. che negli ultimi sei anni è crollata.

Noi sappiamo che le diagnosi di Covid sono state fatte con mezzi inadeguati e fuorvianti, che sono dunque state enfatizzate creando un panico e una caduta dei servizi sanitari che sono all’origine di molta parte dell’aumento di mortalità registrato, ma  anche mettendo da parte tutto il contenuto di un vaso di Pandora che sarà tutto da scoprire nelle sue nefandezze, appare chiaro che la narrazione era radicalmente sbagliata fini dall’inizio, ma che sorprendentemente continua ad essere sbagliata come se i numeri non contassero nulla per i narratori dementi e prezzolati. Prima hanno attaccato in maniera furibonda la Svezia, poi quando hanno capito che questo implicava un livello di menzogna  troppo alta anche per l’ultimo dei cretini, hanno semplicemente cessato di parlarne. Anche questi non pagheranno nulla?