Imu: cornuti e mazziati

L’utilità o meno della patrimoniale dipende dall’analisi che si fa della crisi. Nella mia analisi vedo gli Stati Uniti che reagiscono stampando denaro a più non posso. Vedo che all’Europa non lo si lascia fare. Arguisco che si tratta di un sistema di potere in cui gli Stati Uniti coartano l’Europa.
Il debito tedesco è più alto di quello italiano ma nessuno dice nulla. Quello americano è 4 volte quello italiano. Quello spagnolo, invece, prima dell’intervento dell’UE era bassissimo, quello italiano è sempre stato alto e non è mai successo nulla. Arguisco che si tratta di una manovra di potere per far crollare l’economia europea e che si può attuare perché gli americani hanno collocato in Europa negli anni tutta una serie di loro pedine, un’intera classe dirigente modificata geneticamente e asservita ai loro voleri. E lo strumento scelto per attuare le politiche neoliberiste americane è la shock doctrine di cui parla nel suo libro Naomi Klein. In Grecia è stata implementata alla lettera e con i massimi risultati. La Grecia è un paese spolpato e sull’orlo di un putsch militare.
L’IMU italiana aveva lo scopo di creare un diverso tipo di shock. Facendo crollare il mercato immobiliare, infatti, le proprietà private o aziendali non si vendono e dunque i prezzi scendono. Chi aveva investito si trova però esposto all’obbligo di pagare tasse convenzionali (basate su valori catastali fittizi e dunque invariabili nel tempo) mentre il valore reale delle proprietà scende di un 10% all’anno. L’esproprio, che a valori reali si sarebbe realizzato in 20 anni o 30 anni, a valori crollati si realizza anche in 10 anni o meno. In più, chi si era accollato un mutuo immobiliare si trova esposto al rischio dell’epidemia “spagnola”, il fatto cioè che il mutuo stipulato per un valore X ora si riferisca ad una casa che vale molto meno. Di qui la possibilità per la banca di chiedere la restituzione della somma ottenuta o, in difetto, di prendersi la casa. In Spagna centinaia di migliaia di persone hanno perso la casa per un meccanismo svalutativo di questo tipo. In Italia, dove non c’era una bolla immobiliare, ci ha pensato il governo Monti a tentare di arrivare agli stessi esiti attraverso un marchingegno diverso: l’IMU.
Ma, qualunque cosa si pensi della patrimoniale (che io ritengo incostituzionale perché non si possono pagare due volte le tasse sugli stessi importi) il ragionamento fondamentale è che essa, in questa situazione di crisi, diventa sostanzialmente una nuova misura di genocidio economico che mira a far ulteriormente delocalizzare le nostre industrie e coloro che hanno soldi da investire mentre il ricavato della patrimoniale si sa già a priori che non potrà mai coprire il debito, che non a caso aumenta continuamente. E aumenta perché c’è un progetto evidente di debilitazione economica delle nazioni europee che va avanti utilizzando la “narrativa” del debito, ossia una copertura ideologica inventata per noi, tanto è vero che non si applica ai grandi peccatori che sono gli Stati Uniti, il Giappone e la Germania. Se restiamo all’interno di questa narrativa, più cerchiamo di abbattere il debito e più lo aumenteremo. Si dovrebbe uscire dalla manipolazione ideologica per salvarsi ma, a quanto pare, il potere ha investito tutte le sue formidabili energie per spingerci sempre più nella direzione delle sabbie mobili. Perfino Grillo si è fermato un passo prima della verità e ciancia di ristrutturazione del debito come se il debito fosse davvero il problema numero uno. In questo modo anche quella che era l’ultima nostra speranza si è trasformata in una pietra tombale definitiva sui nostri sogni di trovare finalmente un’alternativa al nulla.