Ho aspettato ansiosamente una dichiarazione, un lancio Ansa, una qualche “narrazione”. Ma il silenzio regna sovrano a 24 ore dalla diffusione dell’ìintervista di Bersani al Wall Street Jorunal in cui il segretario del Pd e premier in pectore fa sapere ciò che durante le primarie non ha mai detto: «Rispetteremo gli impegni presi con l’Unione europea e li faremo nostri. Malgrado le pressioni di SEL, la discussione sull’articolo 18 è un capitolo chiuso. Sì a governo con forze centriste».
Ci si sarebbe potuti aspettare che, se non altro per onore di bandiera, Vendola replicasse qualcosa, esercitasse la vis retorica che di certo non gli manca, esprimesse che ne so la volontà di far valere comunque il peso di Sel anche sull’articolo 18 e sulle questioni del lavoro, cercasse di minimizzare il senso delle dichiarazioni di Bersani che – stando all’intervista – vuole limitare l’ascolto di Sel alle questioni ambientali e ai diritti civili, cosa davvero molto teorica vista la contemporanea rivendicazione di alleanze con l’Udc. Ma da Niki non è venuta un sola parola e questo è ancor più sconcertante delle dichiarazioni di Bersani perché ci fa capire che l’argomento articolo 18 è definitivamente scomparso persino dall’agenda della sinistra supposta radicale. Inghiottito definitivamente da un nuovo bermontismo di natura assai diversa da quella fatta balenare durante le primarie e che ora si ammanta dei tre milioni e passa di voti che non quanti sarebbero stati se l’intervista al giornale della finanza mondiale fosse stata fatta tre settimane fa.
Evidentemente il segretario del Pd è tutto teso a rabbonire i poteri finanziari, mettendosi spontaneamente in una posizione subalterna che mentre non cancella i sospetti della grande finanza e delle banche nei confronti del timido socialdemocratico, dall’altra spinge l’esaminando a voler dare dimostrazione della sua disponibilità abbattendo qualsiasi paletto.
Che dire, Niki se ci sei batti un colpo, perché altrimenti sarebbe davvero un colpo. E invece di quell’#Oppure Vendola che è stato lo slogan delle primarie bisogna dire #Pure Vendola.
Posso chiederti Frank per chi voterai?
Quoto Ferruccio, e basta con questi sbranamenti continui a Vendola…
Non voterò mai Vendola perché fa parte dell’apparato di potere che schiaccia i cittadini. Politicamente, anche se dal punto di vista legale la può fare franca, è fuori di ogni accettabilità dopo quanto è avvenuto nella regione di cui è governatore. A sua insaputa ci sono e ci sono stati morti per inquinamento a Taranto. E’ questa “insaputa” che lo condanna politicamente.
Per non parlare dei problemi giudiziari dei suoi collaboratori in regione che sono sotto inchiesta per reati avvenuti ad “insaputa” del governatore. Ma veniva pagato solo per occupare la poltrona di governatore? E adesso dovremmo pagarlo per occupare la poltrona di deputato? Così a sua insaputa chissà cosa ci può capitare.
Dedicata al poeta della politica ……credevasi “alta”
Con quali poetici silenzi
narri la tua
la vostra politica
orfana
di dignità
e nome.
Con quali poetici silenzi
scrivi il capitolo
di questa schiavitù
a ciò che è mediocre
perfidamente
stupido.
Con quali poetici silenzi
ammorbi l’aria…
Vendola ha perso le primarie. Forse questo passaggio le è sfuggito.
Le ha perse perché il CENTRO SINISTRA non raccoglie il 4%, ma il 35% di voti. Vendola fa bene a contribuire lealmente al tentativo di GOVERNO del paese, impegno peraltro preso prima delle primarie.
Io sono convinto che le dovute “contropartite” le chiederà e le otterrà.
Che tra queste non ci sia e non possa esserci la discussione dell’art.18 non mi stupisce. Credo siano ancora in circolazione vari Prc, PdCI,Pcc, etc: non hanno partecipato alle primarie e non parteciperanno all’eventuale governo di CSX, ma chi vuole può ancora votarli, per continuare una sterile discussione sull’art.18.
Vendola è uomo di governo. Tutto qui.
(estensione del commento di cui sopra)
E’ grazie ai parolai nullafacenti come il nostro “nichi” se il piccolo cesare di arcore ha potuto fare scorribande per vent’anni.
Credeva che con le sue “narrazioni” e i suoi “racconti” avrebbe continuato ad ingannare i fessacchiotti suoi seguaci. Ma lo hanno tutti che un raccontaballe vuoto e pieno solo di se.
“Nichi”, torna, che ci fai tanto ridere quando usi le due paroline magiche di cui sopra.
“Nicki” è solo un parolaio, un comunista di cartone, come tanti prima di lui a cominciare fausto “subcomandantedelaminchia” bertinotti.
Che gliene frega più a questo degli operai, degli sfruttati, dei pensionati. E’ solo uno spaventato adeguato ai pteri forti, banche in primis.
D’altronde, se non ci fossero gli invertebrati politici come lui Il M5STELLE non sarebbe mai nato.
E’ vero che lui è scomparso dal cono mediatico, ma dove sono finiti tutti i figli di papà che gli scondinzolavano dietro come tanti barboncini deficienti?
Anche se inflazionato Pasolini lo diceva: “l’ambizione di ogni buon comunista che si rispetti è quella di diventare borghese”. E questo radical dozzinale ne è una fulgida prova.
by by “nichi”.