Altro che Pirandello, questo è Bordello, il più noto autore italiano di tutti i tempi. Gli ispettori del lavoro che dipendono dal Ministero del Lavoro hanno scoperto che circa 200 tra ricercatori e impiegati dell’ Isfol ( Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori) ente dipendente dal medesimo dicastero, avevano un contratto da co,co, pro, mentre svolgevano un regolare lavoro dipendente. Una quarantina di loro lavoravano addirittura nello stesso ministero. Si fa persino fatica a raccontarla questa storia per quanto è assurda e grottesca, con un ministero che controlla se stesso e scopre di aver barato sulle regole.
La vicenda non è di oggi, l’ispezione all’Isfol è avvenuta nel 2008, ma solo ora è emersa la strabiliante notizia: l’Isfol che è stato prontamente commissariato dal ministero del lavoro dovrà pagare la multa di 1 milione e mezzo oltre ai contributi Inps. E li deve pagare praticamente a se stesso, visto che è di fatto un’emanazione del Ministero del lavoro. Ma naturalmente dentro questo orrendo pasticcio che testimonia dello stato comatoso del Paese, chi ne farà le spese sono i falsi co,co, pro, che adesso hanno un contratto a termine, ormai in scadenza con la prospettiva di essere definitivamente buttati fuori. E’ per questo che hanno voluto rendere pubblica la vicenda. Venerdì terranno una conferenza stampa proprio nella sede Isfol nella speranza che la Fornero attui la “flessibilità buona” di cui ha vaneggiato più volte, dando però l’impressione che le sue parole fossero la pelle di un tamburo, tirata sul nulla.
Ma in ogni caso ai ricercatori non mancherà una consolazione: la lacrimuccia del ministro.
ni imprese noi piccoli artigiani già professionisti siamo con l’aqua alla gola e volete fare formazione lavoro senza richieste. La formazione professionale,io intendo si debba fare la dove cè professionalità, dove si produce econonia non aprendo sportelli caf non fare associazioni, e comitati evolentariato questi non producono economia, amio avviso questo è assistenzialismo noi dobbiamo formare manodopera, professionale è non tornare ai vecchi mestieri usando la nuava tecnologia con responsabilità e sicurezza sul lavoro rispettare le normative, e inutile che con questo proggetto si va a sanare una piaga che esiste da quando adavoa scuola, sono passati 50 anni sento sempre la stessa musica. Io sono un artigiano tecnico con le lettere professionali dalla A alla G io oggi mi trovo senza futuro che con tutti questi prodotti tecnologici scaduta la garanzia se si rompe gl’utenti li cambiano perhè il costo per ripararla dlle volte costa più di comprarla nuova un artigiano che fà assistenza tecnica in garanzia deve anticipare aquistando una scorta di pezzi di ricambio come se fosse un prodotto sotto la mia responsabilità, come si può pretendere che in pohe ore si forma una professione epoi aprire un labboratorio anticipando le spese di arredo loicalecon compiuter stampante copiatrice fax telefono segretaria fitto tasse è assistenza sanitaria e contributi, io potrei aggiungere ancora altre cose,nel nostro paese manca l’industria che produce ricchezza , io dico che bisogna canbiare l’istruzine e preparare nuovi docenti ,nelle amministrazioni publiche fare corsi di aggiornamento ad inpigati e a dirigenti,cosi quando un cittadino si reca ad un ufficio lì trova una persona preparata anche nella accoglienza con educazione e rispetto chè un periodo a questa parte si sono persi i valori.agiungo non facciamo la fine della cepu ente formativo negativo.
Errata corrige: incoronare Monti.
Perfino i sindacati hanno approfittato di tutte le tipologie di lavoro “flessibile” proposte dal grande esperto Ichino.
E’ abbastanza naturale che questi tecnici di destra non vadano tanto per il sottile.
Non per giustificarli, ma per evidenziare quanto un sistema malato, marcio abbia avuto, con questo governo, l’imprimatur dei professori e del Presidente della Repubblica.
Dal marciume dei puttanieri al marciume dei bocconiani.
E il centro sinistra zitto zitto…
Ed i grandi soloni del giornalismo quotidianamente pronti a coronare Monti salvatore…
E noi a camminare a testa bassa verso la Grecia.
….A meno che decidiamo di alzare la testa.
E non soltanto nei blog.
Incredibile? Credibilissimo, piuttosto: la Fornero ci ha abbondantemente abituato a performances anche più ignobili.
Va da sè che se fossimo in un Paese degno di questo nome, si sarebbe dovuta dimettere per la trentesima volta di fila come minimo. Ma scommettiamo che non molla il posto nemmeno a trascinarla con le catene?
OSSIGNUR!!!