“Sono interdetto…” Così Silvio ha accolto la sentenza di condanna a 4 anni per quella vicenda dei costi gonfiati dei film che erano in sostanza un sistema per evadere il fisco. Quattro anni più 10 milioni da risarcire all’erario e soprattutto l’interdizione dai pubblici uffici per tre anni. E quest’ultima parte della sentenza del processo Mediatrade , probabilmente già nell’aria, spiega in parte il ritiro dalla politica militante per limitarsi a fare il “padre nobile” (si fa per dire) del Pdl o di ciò che ne verrà fuori.
Berlusconi è dunque “interdetto” in tutti i sensi anche perché è la prima condanna rivelante dopo un quarto di secolo di battaglie contro la magistratura che hanno finito per assorbire tutto il senso di una presenza politica parossistica nelle sue promesse, nulla o pessima nei suoi fatti, disastrosa nei risultati e letale infine per l’antropologia di questo Paese. Insieme al potere politico, chiaramente in disfacimento, è caduta anche quella rete difensiva fatta di ricatti, di carriere, di compravendite , ma anche di una mentalità corriva verso il potere e di compromessi che per un incredibile numero di anni ne hanno assicurato una verginità giudiziaria fasulla, costruita sulle prescrizioni, ma che serviva da alibi per un elettorato disposto a difendere l’indifendibile pur di tenersi l’uomo della provvidenza.
E tuttavia altro che dieci milioni di balzelli evasi, altro che combine per moltiplicare il costo dei film da trasmettere in televisione: qui c’è stato un film durato vent’anni, un colossal con migliaia di attori e di comparse che è costato una bella fetta di Pil. Una gigantesca produzione di irrealtà sotto cui si è riparata una classe dirigente che definire mediocre è un complimento: un lungo interminabile pranzo di Babette, Ci vorrà una generazione per riparare ai danni fatti con il costo esorbitante del film Italia. Danni materiali, ma anche se non soprattutto morali e culturali. Certo ora gli innumerevoli commensali scaricano il Trimalcione dei banchetti, divenuto inviso fuori dei confini e giunto al termine della sua avventura, ma non per sazietà o per ravvedimento, solo per aggrapparsi a un altro uomo della provvidenza che garantisce più discrezione, ma non meno sostanza.
Pare di capire che persino il fedelissimo Confalonieri abbia preso un po’ le distanze sottolineando la propria assoluzione e la condanna di Berlusconi: il castello si va sbriciolando nonostante il grande potere che il cavaliere ancora conserva. Ma adesso occorre che sia il Paese intero a prendere le distanze non dall’uomo Berlusconi, ma da ciò che ha rappresentato, dalla mentalità dell’egoismo e dalla noncuranza sociale, dall’arroganza dei potentati alla disgregazione delle istituzioni, dall’assalto alla Costituzione alla corruzione diffusa. E dal facile schieramento pro o contro sul quale si è adagiati per tornare all’ideazione politica. Purtroppo ho la sensazione che il regista sia fuori gioco, ma il film Italia continui.
Verissimo ci vorranno anni x riparare tutto il marcio(e danno erariale) creato dal berlusconismo,oltre !lui” ci hanno mangiato in troppi alla mensa del popolo italiano,x tanti intendo:politici,faccendieri e procacciatori di veline,escort e quanto altro di simile! del popolino giusto qualche famiglia di attricette…..!!!!
Il Fallito: http://yorosco.blogspot.de/2012/10/il-fallito.html
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Per la prima volta un processo contro Berlusconi, nonostante tutte le leggi vergogna, gli avvocati portati in Parlamento perchè ogni giorno studiassero il sistema, lontani dalle Aule, per allungare o accorciare a piacere i tempi della prescrizione, nonostante una schiera di parlamentari appartenenti alla categoria dei “bischeri”, è giunto a sentenza.
Certo non sono scevri da responsabilità il presidente della Repubblica che firmava tranquillamente leggi che anche un analfabeta avrebbe ritenuto incostituzionali come regolarmente è avvenuto; le sedicenti opposizioni che abbaiavano alla luna ed il popolo italiano nella sua interezza che per 20 anni ha subito passivamente tutte le porcate e le leggi vergogna ad personam per tenere sotto scacco la magistratura.
Stasera molti tra noi ci vergogneremo un po’ meno di essere Italiani!.
Che si porti via la cirte degli ignoranti,dei cafoni senza arte ne parte, gli arrogantelli privi di dignita’ ,che si torni a respirare un po’ di democrazia…Sara’ dura ripulirci le vesti….da questo marciume….