Ogni truffa, anche la più volgare, ha i suoi pretesti. E così anche il premier imbroglione, il ladro di democrazia che si riempie la bocca di volontà popolare, ma tenta di impedirne l’espressione attraverso i referendum, ne ha uno. Il più inquietante e il più grossolano.
Il pretesto è l’emotività che ha suscitato la vicenda di Fukushima oltre che l’incompetenza tecnica dei più: questo, secondo l’unto e gli untori, rende inopportuna la consultazione popolare sul nucleare. Sarebbe facile fare dell’ironia sull’emotività che suscitano nel governo gli affari dell’atomo e sulla competenza che può avere la corte dei cialtroni in fatto di nucleare, compresi i Chicchi Testa e i Veronesi. Dire una beata mazza è già fargli un complimento.
Ma non è questo il punto: è che non esiste democrazia se si richiedono competenze specifiche e una impossibile neutralità. Anzi non esiste nemmeno la politica che è fatta anche di emozione, di speranze e di visioni del mondo. Del resto anche le normali elezioni comporterebbero una serie di competenze praticamente impossibili in una sola persona e dunque sarebbero quanto mai inopportune. E’ il tipico argomento dell’autoritarismo.
Paradossalmente proprio l’uomo che ha fatto di se stesso un feticcio offerto agli umori più rozzi e irragionevoli, ora che l’emotività non seconda i suoi affari la rinnega. Ho scritto paradossalmente, ma in realtà questo è l’esito naturale del populismo che prima sfrutta i bassi istinti, lasciandoli fermentare così come sono, senza elaborazione e senza ragioni, anzi facendo di essi l’unica ragione possibile. E poi li rinnega per mantenersi al potere, difendendosi dietro un’ ambigua e peraltro impossibile oggettività. L’Ungheria insegna.
Ho scritto emozione, ma anche questo è sbagliato: l’emozione, anche quella politica non ha nulla a che fare con l’istinto, la pancia che borbotta: è intrisa di idee, di prospettive, di ideali, magari anche ingenui, ma che fanno del sentire e del reagire, anche una categoria politica. Tutto questo non ha nulla a che fare con l’istinto immediato che riflette solo se stesso. Ecco perché la democrazia può essere emozione, mentre il berlusconismo è solo umore e rumore.
Stentiamo a renderci conto di una cosa. Gli uomini di questo ultimo scorcio di secolo ragionano solo di pancia. Non a caso ci si appella sempre alla pancia della Nazione ogni qualvolta si vuole fare del populismo becero. Hanno ucciso emozioni. Private le persone di qualsiasi speranza. Creato un esercito di poveri e diseredati, pieni di debiti, incapaci di reagire e buoni solo a vendersi al migliore offerente.Esiste una diseguaglianza eccessiva. Lo stato sociale disciolto nell’acido e l’unico a guidare l’esercito dei nauseabondi ricchi è solo uno:l’azionista di maggioranza di questo paese.Non avete idea di come si stiano svolgendo le amministrative. A chi conviene d’altronde parlarne? In una realtà come la mia le persone non vanno a votare per idealità, ma a chi dà loro in cambio qualcosa. E se così non fosse gli speculatori o i condannati non sarebbero scesi in campo
per allungare le mani sulla città.Una città che non ha nessun sbocco, se non gestire in comune i soldi pubblici, quelli del piano regolatore,della bonifica o delle discariche con varianti d’ogni tipo o meglio ancora se attratti con qualche progetto fasullo dalla Comunità Europea. Tanto chi controlla quaggiù come stanno realmente le cose? Siamo allo sbando totale. Le ideologie non riempiono pancia e in una terra vicina all’Africa più di quanto sembri, dove si specula sull’accoglienza agli extracomunitari figurarsi chi si frega di cambiare qualcosa. Qualcosa è stato stravolto dentro le vite di poveri ingenui, quelli che sono scambiati per pazzi, illusi, o scemi. Ti ridono in faccia tutto al più e deridendoti ti dicono ma chi ce la fa fare. Non vedi che puzziamo di fame? Pensate che serva parlare di democrazia, diritti negati bisogno di affermare la propria dignità? Quella si è persa nelle fauci di chissà quale balena digerita ed eliminata sotto forma d’escrementi. Così non arriveremo a capo di nulla. Infatti è il nulla che avanza.
I rumori intestinali del premier stanno facendo amplificare i miei. Stamattina leggendo le impunite affermazioni sulla “strategia” politica per far passare il nucleare di Berluscono, ho avuto un attacco di gastrite….
oh, se borbotta….