Si chiama Roberto de Mattei, un caso disperato di profonda ottusità e di disumanità, intrecciate in quel vincolo che Musil definì cosi bene come idiozia della sensibilità. Sì, perché quest’uomo è stato capace di affermare sul terremoto in Giappone: “Le grandi catastrofi sono una voce terribile ma paterna della bontà di Dio” e “sono talora esigenza della sua giustizia della quale sono giusti castighi”.
Chiunque, direbbe che si tratta di una delle tante cavolate che si sentono in giro, un’emersione di fango dal maelstrom della comunicazione. Invece Roberto de Mattei è vicepresidente del Cnr, una della massime istituzioni scientifiche del Paese. E questo è un bel problema. Un problema di cultura ma anche di immagine perché ci stiamo facendo ridere dietro anche dalla comunità mondiale della ricerca. Del resto il signore in questione è stato messo in quel posto da Fini, a dimostrazione che certe simpatie verso l’eresiarca del berlusconismo e i suoi uomini o donne, non hanno poi molto fondamento: si affonda sempre in un composto velenoso e infantile, costruito dentro l’odio ontologico verso ogni modernità.
Ora, dopo l’esplosione della polemica, gira una petizione per chiedere le dimissioni di De Mattei da un posto al quale mai avrebbe dovuto accedere e che ci disonora.
Però non c’è solo un ambiente scientifico timoroso e piegato alla politica che non si è da subito ribellato in massa all’ascesa di un simile personaggio, peraltro privo di ogni competenza scientifica. Tanto che tra le sue affermazioni mirabili c’è anche quella per cui Adamo ed Eva sono personaggi storici, e progenitori dell’umanità. La quale dunque deriva interamente da sentimenti e pratiche incestuose.
No, non c’è solo questo ridicolo. C’è anche il silenzio di una Chiesa che per prima dovrebbe essere interessata a fugare il dubbio che anche lei pensi che il terremoto giapponese (e perché noi anche quello de L’Aquila o dell’Iripinia o del Friuli), sia un castigo di Dio.
Invece nulla, si parla solo del nuovo libro del Papa, capolavoro di pastorale infingardaggine e nascondimento di qualsiasi verità accertata. Ma si tace sulle enormità che vengono dette e diffuse tramite Radio Maria, come le punizioni divine di De Mattei.
Si vede che anche la Chiesa, priva ormai di fede, si affida alla pancia e ai volgari speculatori di Medjugorie, al medioevo dell’etere. Tanto che a pensarci bene si può essere d’accordo sul fatto che i castighi di Dio esistono realmente. Sono i facondi esternatori di sciocchezze come De Mattei, i loro sponsor e chi sta in religioso silenzio.
Sono credente, Dio è amore e certo non castigo. Madjougorje è divenuta un caos, la radio è fascista, uno scenario raccapricciante per me. Siamo rimasti alle solite posizioni masochiste medievali.
Per quanto riguarda Fukushima, vi posso assicurare che – ovviamente – è tutta colpa di Prodi, che quelli della TEPCO sono dei maledetti comunisti (lo dice la sigla: TErrorismo Per il COmunismo), e che l’ ordine di far saltare tutto lo ha dato lo stesso Prodi quando era colonnello del KGB.
In più è risaputo che il terremoto non era un terremoto, ma un ruttino di Dio – come ha rivelato un alto dirigente della ricerca scientifica italiana – e che i comunisti sanno approfittare dei ruttini di Dio con estrema velocità e spietatezza.
Chiediamo al Consiglio Nazionale delle Ricerche le dimissioni del Prof. Roberto de Mattei, vicepresidente del CNR per l’evidente incompatibilità con l’incarico conferitogli avendo affermato che “il terremoto in Giappone è un castigo ed esigenza di giustizia divina per le colpe dell’umanità” che lo pongono al di fuori del pensiero razionale e dell’esperienza e comprensione del mondo mediata dal metodo scientifico.
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