Fino a meno di un anno fa il nucleare italiano era gestito da un ministro che non sapeva nemmeno chi gli aveva comprato casa. E questo è certamente qualcosa di molto rassicurante riguardo alla sicurezza futura delle nostre centrali. Ma  l’incidente di Fukushima che, ora dopo ora, svela la sua gravità, invece di far riflettere, spinge chi vive già oggi sul progetto nucleare italiano, a reazioni scomposte.

Così a cominciare da Chicco Testa, per finire a politici e ministri della corte dei miracoli, la parola d’ordine, la password dell’ipocrisia e degli interessi nascosti, è di dare dello sciacallo a chi  teme che non tutto il bello del nucleare sia vero.

Semmai un certo sciacallaggio lo fanno loro, visto che chi si attiene al principio di precauzione senza essere foraggiato e stipendiato, vuole evitare possibili disastri collettivi. Però sono disposto ad accettare l’offesa. Si sa che gli sciacalli mangiano carogne e questa gente è il loro cibo ideale.