Fino a meno di un anno fa il nucleare italiano era gestito da un ministro che non sapeva nemmeno chi gli aveva comprato casa. E questo è certamente qualcosa di molto rassicurante riguardo alla sicurezza futura delle nostre centrali. Ma l’incidente di Fukushima che, ora dopo ora, svela la sua gravità, invece di far riflettere, spinge chi vive già oggi sul progetto nucleare italiano, a reazioni scomposte.
Così a cominciare da Chicco Testa, per finire a politici e ministri della corte dei miracoli, la parola d’ordine, la password dell’ipocrisia e degli interessi nascosti, è di dare dello sciacallo a chi teme che non tutto il bello del nucleare sia vero.
Semmai un certo sciacallaggio lo fanno loro, visto che chi si attiene al principio di precauzione senza essere foraggiato e stipendiato, vuole evitare possibili disastri collettivi. Però sono disposto ad accettare l’offesa. Si sa che gli sciacalli mangiano carogne e questa gente è il loro cibo ideale.
resta comunque una questione difficile da percorrere secondo me l’Unione Europea deve gestire la situazione più dei singoli stati
Ad ogni modo un bel blog spero avrai modo di ricambiare la visita sul nostro
http://vongolemerluzzi.wordpress.com/
E’ troppo…ci sono momenti come questi in cui avrei voglia di smettere di vedere e pensare…per sentirmi un pelo meglio..fare una pausa…scendere per qualche minuto da questo folle, insulso, stupido mondo umano inetto
Siamo al sicuro. non le vogliamo in Italia ma se scoppiano in Francia..?
@mauro. La luce dei festini e le sue mignottone le paghiamo anche adesso noi e solo noi. Ragion per cui….
..bravo te! così fà che collegarsi direttamente e poi noi gli paghiamo in bolletta la luce che consuma per le luci psycho dei festini …
Nonostante gli italiani abbiano detto no al nucleare. Nonostante che la centrale di fukushima sia esplosa per un evento catastrofico, ma che non mancherà di avere delle ripercussioni serie, questa classe di inetti parla ancora di nucleare, tagliando i finanziamenti sulle energie rinnovabili. La cosa sconcertante è che Zaia, non vuole centrali nucleari nel proprio territorio. I Siciliani hanno annunciato che marceranno su Roma se si pensa lontanamente di costruirle da loro. L’unica cosa che si può fare è posizionarli ad Arcore.. Dato che sono così sicure, il premier può tranquillamente sistemarle sotto casa sua