Certo che è strano: una religione che teoricamente dovrebbe difendere gli ultimi e gli umili, che promette ai poveri nel regno dei cieli, che mette crune di aghi per impedire ai ricchi l’accesso al paradiso, si fa difendere dai ricchi e da coloro che disprezzano le dottrine sociali ufficialmente professate.
Nella vicenda dei preti pedofili a difesa di papa Ratzinger non sono scesi in campo i fedeli, ma il Wall Street Journal e in generale il gruppo Murdoch. Insomma l’ensemble editoriale più conservatore e selvaggiamente liberista del mondo intero.
Questo è di per sé assai più significativo della terribile vicenda sui cui crinali ci schiera, ci dice qualcosa riguardo all’enorme baratro che esiste fra la dottrina e la prassi, qualcosa attorno all’incapacità del cattolicesimo e delle sue gerarchie di affrancarsi dalla trinità reale a cui si appoggia: tradizione, reazione, capitalismo. Il potere uno e trino.
Viene spontaneo domandarsi perché un mondo completamente avulso da qualsiasi segno evangelico, anzi basato su un visione dell’uomo antitetica, abbia bisogno di difendere le gerarchie di una religione dalle disavventure della cronaca. Sa di strumentale, di santa alleanza perché nulla cambi. E intorno si sente il fumo di quell’oppio turibolare di cui parlava il marxismo, che i grandi teologi dell’ultimo secolo avevano in parte disperso, ma che è tornato ad addensarsi.
Sappiamo così che le posizioni elettorali della Cei non sono state una specie di incidente, che il do ut des si gioca anche al di fuori del campetto italiano. E se gli uomini sono una merce per gli uni, per i secondi lo sono anche le anime.
bah, certo il Papa è azionista di qualche banca e affine, il bussines è la grande religione contemporanea che tutti unisce ( quelli che hanno i soldi ovviamente e che possono pagarsi il ticket per il paradiso )E’ risaputo che tra cani non ci si morde.