Alcuni anni fa, vedendolo arrancare fra le stanze della casetta di Cogne, ho avuto una premonizione, un’intuizione gnostica: che il criminologo Francesco Bruno fosse, senza offesa, un imbecille. Non sono nuovo a questi fenomeni paranormali e quasi sempre ci prendo. Anche questa volta… leggo infatti che il professore ( pure questo è un fatto che si sottrae al piano razionale delle cose) ha fatto una straordinaria dichiarazione: “Partendo dall’idea che l’omosessualità è una patologia che deriva da un grave disordine e da una mentalità deviata e talvolta viziosa, ecco credo che si possa parlare, senza offesa, di omosessualità come lebbra etica.” Senza offesa, certo, è una collezione di castronerie da circolo della caccia che non hanno nulla a che fare nè con la scienza, nè con la coscienza. E nemmeno con la civiltà.
Qualcosa però a cui Bruno è abituato, tanto che bazzica un certo “Istituto di ricerca della coscienza”, a confronto del quale lo studio della lingua degli gnomi diventa una cosa seria. L’animatore e fondatore di questo centro, tale Umberto di Grazia, si definisce “Ricercatore psichico e sensitivo. Da più di trent’anni vive in prima persona fenomeni di confine della mente umana, che vanno dall’introspezione con retrocognizioni e precognizioni, alla telepatia, ai fenomeni PK, all’archeologia intuitiva ecc. In particolare, ha affinato il fenomeno dello sdoppiamento”. Insomma una persona che per un criminologo è come il cacio sui maccheroni e infatti Bruno ne ha grande stima: “Ho anche personalmente constatato la realizzazione di alcune premonizioni riguardanti avvenimenti delittuosi ed attentati terroristici successivamente accaduti. Ritengo che Umberto Di Grazia sia sicuramente tra le persone più serie e più dotate che io abbia mai conosciuto e svolgo con lui una collaborazione che, da episodica, tende a divenire sempre più sistematica.”
E’ per questo che mi sono permesso di esprimere la mia premonizione. E se posso, senza offesa, mi piacerebbe raccontare qualcosa che ho vissuto durante un episodio di sdoppiamento: il mio doppio è entrato in un studio telesivivo, ha visto un cretino qualunque, con qualche appoggio alle spalle, che finisce davanti alle telecamere, ci si abbarbica e alla fine è disposto a dire e fare qualunque cosa per sistemare stabilmente le chiappe come esperto. Sono soldi e soprattutto è una condizione che confuta la sensazione di nullità da cui si è pervasi. Strano vero? Accade come per le ascidie che nell’infanzia hanno un piccolo cervello che le aiuta a trovare uno scoglio, ma una volta sistemate lo perdono perché ormai è un organo inutile.
Per oggi basta con le premonizioni.Non vorrei suscitare troppo interesse nel professor Bruno: sapete da chi parla di lebbra etica, c’è da aspettarsi di tutto. Anche che sia un lebbroso.
GGM, anche io il canone non lo pago, conto però su di te per arance e sigarette. Possibilmente quelle acquistate alla Vucciria, all'angolo…
Sapevo che la malaria fosse causata dalla mosca tse-tse. Ma non immaginavo che la puntura di Vespa avesse questi effetti.Tutta colpa della colla vinilica delle poltrone usate in Rai.A proposito, mi hanno scritto, come fanno da vent'anni a questa parte. Dicono che c'è un grosso cane da pagare (lo chiamano canone).Io non gli do confidenza. Ho paura del contagio degli insetti. GGM
Ehhh cosa non si fa per una poltrona in prima fila! Ci si redime pure, giuro. Però tu la dovresti smettere di scrivere di chi non conosco (non amo le trasmissioni di Vespa, di qualsiasi argomento trattino) e farmi conseguentemente venire voglia di approfondire: sono approdata sul blog che tu citi poi sul suo blog personale e ho letto i post. Mi limito a un NO COMMENT perché poi da lì sono finita sul blog degi amici di Papa Ratizinger (che Bruno cita a proposito del suo cambio di opinioni circa il matrimonio, illuminato dalla chiarezza del Magisteron di Benedetto XVI), mi è partito l'embolo. Chiedo solamente una cortesia: se mai dovessi impazzire, essere impossessata dal demonio, se mai dovessi diventare un'assassina, vi prego, non chiamate lui, siate bravi, e chiamate il mio amico Giuliani che non ambisce ad ampliare la sua fama in salotti televisi. E non si permetterebbe mai di usare le parole che questo "signore" usa. Senza offesa per davvero!