E’ proprio vero che non tutto il male viene per nuocere: tre anni fa nessuno poteva supporre che il campo della farmacologia e della medicina fosse così orientato al profitto: quello stramiliardario delle multinazionali del settore,  quello spicciolo degli incassi per ogni ricovero Covid o per ogni dose di vaccino inferto contro, la ragione, infischiandosene della conseguenze, quello infame per il tradimento dell’opera di controllo, quello miserabile  della carriera o della visibilità  ottenuta mentendo. Mezzo secolo di neoliberismo di cui trentacinque anni privi di qualsiasi freno hanno avuto l’effetto di cancellare la scienza, facendone in molti casi un affare tra privati orientato unicamente al profitto e creando un’accumulazione finanziaria tale da essere un collante generale che lega tra di loro sanità, ricerca, informazione e distopie dei grandi feudatari del nostro mondo di carta. Tre anni passati a spulciare tra le varie ricerche e non soltanto per dovere di informazione riguardo alla psicopandemia , ma anche per problemi personali, mi hanno fatto scoprire un insospettabile panorama nel quale – ma faccio solo un esempio fra i tantissimi possibili  – non appena qualche ricerca indica un promettente utilizzo di principi attivi potenzialmente non gestibile solo dai colossi del settore, immediatamente questi studi si fermano e per una buona ragione: l’80 per cento  della ricerca medica e pagato da Big Pharma, che ovviamente vuole i suo compenso.

Anche se l’informazione a mainstream che dipende dagli stessi padroni non ne parla ormai è abbastanza chiaro della dichiarazioni di alti dirigenti di multinazionali come Pfizer, nonché dalle dichiarazioni di alcuni filantropi autori della narrazione pandemica si capisce bene come siano stati somministrati vaccini inutili che non prevedevano affatto la possibilità di fermare l’infezione, ma con un’incidenza mai riscontrata prima danno effetti collaterali gravi o mortali. E non basta perché un dirigente Pfizer ci ha fatto sapere che anche loro fanno il guadagno di funzione così caro a Fauci e ai laboratori per la guerra biologica: in poche parole fabbricano virus per poi produrre vaccini. Così  la vicenda del covid spalanca una finestra sull’abisso: quanti medicinali hanno conseguenze negative a lungo termine di cui non si parla? Quanti vengono somministrati inutilmente, anche quando la  ricerca indipendente dimostra che i livelli considerati pericolosi sono eccessivamente bassi e che in tantissimi casi basterebbero degli integratori? Sapete cosa viene risposto: che le conseguenze negative derivano solo dall’effetto nocebo, un argomento così stupido da farebbe vergognare un terapeuta della domenica, Del resto alcuni farmaci come le statine hanno un giro d’affari così rilevante che è semplicemente impensabile ridurre il loro uso che lascia un po’ di soldini appiccicati su tutti. E che dire dei farmaci inutili, ma che qualche studio truffaldino dichiara miracolosi? E infine chi ci dice che principi  attivi, efficaci e ben tollerati, ma di basso costo non arrivano mai al commercio semplicemente perché non permettono congrui profitti? La gestione della pandemia e i suoi misteri confermano che su questi elementi si può benissimo avere una congiura del silenzio a danno della salute generale. Del resti si pup fare profitto della malattia non della salute.

Ricordo che circa una quindicina di anni fa  in un dibattito su  “l’Unità” mi irritò molto il tono di alcuni secondo cui l’industria farmaceutica poiché faceva profitti era il diavolo  in persona : risposi che dopotutto alcuni farmaci avevano cambiato di molto l’aspettativa di vita e in alcuni casi la qualità della vita. Avevo ragione  e avevo torto, perché quei farmaci di cui parlavo erano stati creati in una stagione precedente alla fase del neoliberismo liberato dalla gabbia, quando ancora esistevano dei controlli, di carattere pubblico che già all’epoca del dibattito andavano silenziosamente scomparendo affievolendo. Piuttosto mi chiedo dove siano finiti i contestatori duri e puri  che adesso probabilmente accusano di complottismo o di negazionismo che ha dubbi peraltro confermati degli stessi protagonisti dimostrando così che la stupidità tira sempre dalla parte del vento e che quando non è più figo contestare qualcosa, allora se ne diventa fanatici.  Mi scuso per questa digressione:  ciò che intendevo sottolineare è che molti si illudono che una volta terminata – sempre che termini – la narrazione pandemica si potrà tornare a respirare. Non è così: starsene zitti per quieto vivere come fanno molti vaccinati che tuttavia alla fine hanno capito il gioco, non fa che eliminare gli scrupoli residui in campo sanitario e prepara una totale privatizzazione dello stesso e una sua totale riduzione a campo di profitto illimitato. E da questo non si riuscirà ad uscirne mai fuori, se si cerca sempre di evitare il conflitto. Tanto più che ora Big Pharma sta cercando nuovi campi di profitto visto che quelli da vaccino stanno diminuendo. Solo una forte e attenta resistenza, accompagnata però da una sconfitta occidentale nella sua pretesa di governare tutto e tutti potrà davvero spazzare via la cupola di potere che ci tiranneggia senza un tiranno.  Adesso deve essere chiaro il livello di menzogna a molte dimensioni che è stato applicato per creare la narrativa covid e  con essa lo smantellamento dello stato di diritto. ma non mi preoccupa il cretino che ancora non ha capito, mi preoccupa invece chi ha compreso e continua a tacere come se tutto fosse finito, mentre tace perché una cosa è certa: non si vive di quieto vivere

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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