Contro ogni evidenza e contro ogni realtà: l’informazione dell’occidente è solo uno specchio di una narrazione a senso unico calata e ordinata anzi ordita dall’alto. L’inganno metodico e quotidiano oggi si impernia sul missile Tochka-U con una testata multipla lanciato sulla città città di Kramatorsk e che ha fatto almeno 30 vittime e naturalmente attribuito tout court ai russi. Un vero peccato che questi missili, un reperto dell’era sovietica, li abbiano soltanto gli ucraini, così come solo gli ucraini avevano i vecchi Buk che abbatterono l’aereo di linea malaisiano in volo sui cieli dell’Ucraina. Che si tratti di un Tochka-U lo dimostrano le foto della sezione di coda che sono inequivocabili. Ma chi se ne frega: l’importante è salvare la faccia degli amici nazisti e fare in modo che gli europei continuino ad odiare i russi abbastanza per permette ai governi venduti e incapaci di mandare in rovina il continente. Non importa quanto sia grande e quanto evidente la bugia: la tattica ormai collaudata  e è creare la prima impressione, se poi tra qualche giorno emergeranno dubbi, si potrà anche  ammettere che forse non era vero, tanto rimarrà comunque l’impronta emotiva del primo momento. In fondo l’obiettivo finale non è quello di coinvolgere le persone integre, intelligenti e attente, ma l’infinito serbatoio di mediocrità intellettuale e ipocrisia morale che l’impero della menzogna è riuscito a creare in quarant’anni di sprofondo culturale.