Comincia la fuga: l’amministratore delegato di Moderna, Stéphane Bancel ha cancellato il suo account Twitter, notizia che forse non sarebbe così interessante se non fosse che il boss del produttore di preparati a mRna più chiacchierato, si è anche disfatto, a cominciare dallo scorso anno, di oltre decine di migliaia di azioni dell’azienda che governa per un totale di 400 milioni di dollari. E questo è niente in confronto alle vendite azionarie del cofondatore di Moderna Noubar Afeyan che di recente ha venduto titoli per un miliardo e mezzo di dollari, senza dire che anche numerosi altri amministratori e membri del consiglio di amministrazione si sono “liberati” di molte migliaia di azioni. Certo potrebbe trattarsi di una forma di insider trading, ma visto che da ottobre il titolo è in caduta libera e che l’azienda ha perso il 60% del suo valore, sarebbe piuttosto il momento di comprare che di vendere a meno che non si conoscano fatti per i quali le azioni potrebbero scendere ancora più rapidamente.

La cosa ancora più strana è che la cancellazione dell’account Twitter, e con esso di tutte le cose dette in periodo pandemico, pare su suggerimento degli avvocati,  è avvenuta appena due giorni dopo che Moderna ha annunciato una nuova collaborazione con AstraZeneca e guarda caso per lavorare assieme su una nuova sostanza mRna – contro i “difetti cardiaci” guarda caso proprio quelli provocati dai vaccini delle due aziende. Se si triangola questo evento con il fatto che Pfizer ha cambiato le sue prospettive di profitto sostenendo che i nuovi dati potrebbero potrebbero mettere a repentaglio le vendite ci si trova di fronte a un deciso cambiamento di strategie nelle quali si intravvede un modello di business costruito sul riparare ai danni fatti dai cosiddetti vaccini dentro un circolo vizioso davvero esemplare per il neoliberismo. Ma la ” fuga” di Bancel potrebbe essere ancora più significativa sapendo che egli non è nuovo all’industria delle biotecnologie: fino al 2011 è stato amministratore delegato di “BioMerieux”, di proprietà del miliardario francese Alain Merieux il quale è stato un attore chiave nella costruzione del Wuhan Institute of Virology.  Si ha quasi l’impressione che anche il più spinto dei complottismi potrebbe essere umiliato dalla realtà.