Ricordo e posso usare questa parola anche se sono passati appena due anni, che la gente evoluta, le gente che piace ai media che la modellano secondo gli stampi del potere, combatteva una quotidiana battaglia contro gli ogm e che adesso invece non vede l’ora di diventare ogm essa stessa, se non altro in via temporanea con l’inserimento nelle proprie cellule di ordini generici per la creazione di un pezzo di virus. Eh si perché mentre dilagano le famose intolleranze a tutto quello che era piacevolmente tollerato fino a pochi anni prima in un miscuglio di mode commerciali e di assurdi evolutivi , oggi si brama lo sciamare di una proteina tossica dentro le vene. E si tratta delle stesse persone che diffidavano dei farmaci, probabilmente anche delle stesse che dicevano “il mio corpo, la mia scelta” e che oggi impongono che la scelta sul proprio corpo sia dello stato. E tutto questo per una malattia con un tasso di mortalità dallo 0,03 allo 0,05 per cento, vale a dire inferiore e non di poco rispetto all’influenza con tutto che le cifre ufficiali sono state gonfiate a dismisura. Come è possibile che la gente si sia rimbambita al punto da ritenere che i vaccinati siano minacciati dai non vaccinati semplicemente perché glielo dice un potere di cui il giorno prima diffidava? Come si può accettare e credere in un assurdo logico così scoperto? Come è possibile che la maggioranza delle persone si faccia così facilmente ingannare o comunque ubbidisca pur sapendo perfettamente di essere quotidianamente ingannata? Perché ci si rifiuta di prendere atto della realtà dicendo che essa è frutto di un cospirazionismo , quando l’unica cospirazione visibile è quella di indurre le persone ad aver fede in misure assurde e che peraltro si sono rivelate più volte inutili?

Sono state fornite diverse spiegazioni che vanno dal contenuto sacrale dell’autorità che impedisce di concepire che essa sia in qualche modo malvagia e in mala fede, altri puntano invece si meccanismi mentali che vengono stimolati dagli elettrodi dei media unificati: se viene evocato un oggetto esterno su cui l’ansia può concentrarsi e viene fornita anche una strategia di azione contro l’oggetto pauroso, ad esempio il pericolo del virus, il pericolo del non vaccinato e via dicendo , allora le persone sono più disposte a seguire la narrazione. Anzi quando tutti concentrano la loro paura sullo stesso oggetto e sulla stessa strategia d’azione, si sviluppa una nuova relazione sociale tra le persone che stimola ancora di più a credere nella narrazione per quanto essa possa essere assurda e contraddittoria. Un altro degli effetti di tutto questo è che in tali frangenti la gente tende ad avere un campo di percezione molto limitato lo sforzo cognitivo ed emotivo viene esercitato su una piccola parte della realtà così che si arrivano a trascurare le cose che normalmente sono estremamente importanti per loro, la propria salute fisica e mentale, il benessere, la libertà individuale, il lavoro e persino i propri beni.

Ora tutto questo è certamente interessante soprattutto per la futura memoria,  ma a mio giudizio qualunque siano i meccanismi che ci stanno portando al servaggio essi sono frutto di un’ antropologia creata  in quarant’anni di neoliberismo trionfante: l’atomizzazione della società, l’ eradicazione della solidarietà, la scomparsa di teorie e idealità politiche, il tutto tenuto assieme da un collage di concettualità fittizie, di formule rituali e politicamente corrette nemmeno interconnesse decentemente, che sono andate via a sostituirsi alle idee di prima. La futilità di questo insieme senza radici e appena appiccicato alla vita è capace di simulare una dialettica vero falso e un un miraggio di opposizione, rappresenta un enorme vantaggio per il potere che non dovrà più nemmeno esercitare un egemonia culturale di cui peraltro non è più capace, ma un’egemonia psicologica. Non c’è da meravigliarsi dunque se al primo forte rullo di tamburi il castello di carte di convinzioni e convenzioni prefabbricate sia stato spazzato via. Niente più libertà, niente più democrazia, niente più autodeterminazione, niente lotta alla discriminazione, ma in compenso una produzione mai vita di ipocrisia e fanatismo. Poi c’è anche un altro fatto che spinge verso il conformismo orwelliano: la mancanza di prospettive ideali e politiche ormai dichiarate defunte sull’altare del pensiero unico paralizza l’azione e in qualche modo la rende anche inconcepibile. si può dimostrare, ma poi? Cosa si costruisce al posto del Leviatano di potere che si è impadronito delle nostre vite visto che gli unici riferimenti sono poi quelli che ci hanno portato a questo punto? La confusione è totale, il disorientamento completo tanto che il capitalismo nelle sue estreme conseguenze viene scambiato per marxismo il che denota una dozzinalità e un’ aterosclerosi di pensiero straordinaria.  In fondo il pensiero unico è riuscito in un capolavoro, non tanto quello di bloccare ogni opposizione, quando di togliere ad esse l’orizzonte necessario per camminare davvero e cambiare le cose. E’ facile manifestare contro qualcosa, molto più difficile farlo per qualcosa.

Ora resi ogm da miliardari impazziti che stanno riempiendo le loro casse fino a scoppiare, torturati da una classe politica subalterna e a libro paga, contristati da medici che dipendono completamente da Big Pharma, che da decenni vengono informati solo dalle case farmaceutiche, alle prese tutti i giorni con una menzogna tanto più pervasiva e tracotante quanto più è scoperta, la grande massa non ha idea di cosa fare ed è perciò portata inconsciamente a credere perché questo diminuisce il dolore della schiavitù- alla quale si sta offrendo. Ma vivere in un mondo fittizio è un po’ come morire.