C’è uno spot della Rai che pubblicizza una trasmissione sulla futura arcadia dell’Agenda 2030, sul nuovo mondo senza Co2 in cui si vede una una piantina semi appassita che ritorna a crescere e a diventare verde man mano che l’anidride carbonica cala anche grazie alla distruzione del lavoro (ma questo non viene ovviamente detto) . Ciò dà la misura della seconda mistificazione contemporanea, parallela a quella pandemica di cui peraltro vuole essere la continuazione, perché in realtà tutto il mondo vegetale è favorito dalla maggiore quantità di anidride carbonica in atmosfera tanto che gli ultimi dati satellitari danno una crescita del 9 per cento della superficie fogliare complessiva sul pianeta. Ora non mi piace essere pignolo, ma quando vengono spacciate immagini di questo genere in barba alle cognizioni più elementari, oppure si dicono per pura e caprina ignoranza è fin troppo chiaro che non siamo di fronte a un impianto progettuale concreto e men che che meno sincero, ma alla fondazione di una abborracciata mitologia spicciola, piena di frasi fatte e formule magiche per favorire trasformazioni industriali e sociali necessarie agli assetti di potere. Parole come sostenibile, responsabile, etico vengono buttate lì dalla pubblicità commerciale e dalla propaganda, ma sono in realtà prive di qualsiasi significato concreto quando non nascondo intenti truffaldini. Possiamo fare l’esempio di Draghi che dopo essersi insediato con un discorso tutto gretino e volto alla cosiddetta transizione ecologica , la prima cosa che ha fatto è stato di dare via libera alle trivelle, O quello se si vuole uguale e contrario di Biden che vuole chiudere un oleodotto come copertina patinata della sua amministrazione, moltiplicando per sette però il costo energetico e ambientale del trasporto di petrolio. Non è un caso che tutto sia orientato alla Co2 e non per esempio al problema assai più grave delle scorie di ogni genere che stanno attentando alla vita degli oceani quando invece il problema ambientale è enormemente più complesso rispetto al mercato delle vacche dell’anidride carbonica: ovvero ne produci quanta ne vuoi purché paghi il che non sempre costituisce un ostacolo. Così la giornata della Terra rischia di essere l’ennesima intollerabile ipocrisia.
Chi legge questo blog sa bene che considero i temi ambientali un punto chiave del discorso politico, come dimostrazione dell’insostenibilità del neo liberismo e delle sue assurde ricette di crescita infinita sulle quali adesso le elite fanno marcia indietro cercando di escludere i più architettando una nuova ingegneria politica anti democratica e dedita allo sfruttamento mantenendo per sé il criterio di .profitto infinito Ed è per questo che grazie a facili simbologie, il discorso si va riducendo a uno sciocco allarmismo sulla Co2 che è davvero l’ultimo dei problemi perché si tratta di un gas – assieme al vapore acqueo di gran lunga il maggiore fattore serra, per chi magari non lo sapesse – che entra pienamente nel ciclo vitale della biomassa planetaria e può essere facilmente smaltito: in effetti nel giro di 5 – 7 anni essa viene totalmente cambiata, vale a dire viene assorbita dalla biomassa vegetale e riemessa. Insomma ce la prendiamo con l’unico gas naturale, mentre quasi nulla viene detto sull’iperproduzione di beni inutili e sui molti veleni che si depositano al suolo rendendolo sterile o vengono smaltiti negli oceani , comprese le scorie radioattive. E del resto è ben noto che molti di questi falsi amici dell’ambiente puntano al nucleare proprio perché non ha emissione di gas serra, ma in realtà perché è la più centralizzata e dunque “padronale” delle tecnologie di produzione energetica, mentre le rinnovabili funzionano se sono diffuse e senza grandi multinazionali dietro le spalle. Non capisco come ci si possa far abbindolare da un potere che fino all’altro ieri se ne fregava totalmente dell’ambiente e ora, all’improvviso, sembra una beghina di Pachamama, riuscendo persino a costruire l’immagine arcaica di una vergine ecologica che va in giro a ripetere slogan scritti dai suoi spin doctor. E questo quando sappiamo che nel periodo romano e nell’altro medioevo il clima era più caldo quello attuale.
Qui però bisogna però fare un passo indietro e cominciare a decostruire la confusione che esiste tra l’aumento tendenziale delle temperature che c’è stato negli ultimi decenni e il “riscaldamento globale” che è invece una ipotesi via via trasformatasi in ideologia la quale si regge semplicemente sulla estensione lineare nel tempo degli aumenti termici che sarebbero unicamente basati sui gas serra di origine antropica: un’operazione irragionevole e in gran parte scorretta. E bisogna anche separare la scienza da ciò che i media ne fanno trasparire: asserire che la grande maggioranza delle ricerche è favorevole alle ipotesi del riscaldamento globale catastrofico e all’emergenza Co2, è semplicemente un falso perché la grande maggioranza degli studi climatologici semplicemente non entra nella questione. E ci sono importanti gruppi di ricerca che non aderiscono affatto a questa visione delle cose, ma, come dire, vengono completamente silenziati, mentre molti altri evitano di contrastare apertamente la visione ormai ufficiale delle cose per paura di perdere finanziamenti e di mettere a rischio carriere. Valga per tutti l’appello sottoscritto da 500 scienziati e ricercatori del settore nel quale si mette in guardia sui rischi di strumentalizzazione di una campagna allarmistica, che tende ad attribuire in modo troppo scontato e pretestuoso al fattore umano la responsabilità, non dell’inquinamento di parti importanti del pianeta, fatto di per sé innegabile, ma dei prossimi catastrofici cambiamenti climatici. Tutto questo nasce in origine dalla saldatura tra l’aumento effettivo delle temperature, dovuto soprattutto a una lunga serie di massimi solari che adesso sono finiti e già se ne avvertono le conseguenze ( vedi qui )e l’incipiente catastrofismo nato negli anni ’70 col Club di Roma, finanziato dalla Fondazione Rockefeller nell’ambito del maltusianesimo di fondo della cultura anglosassone, vedi Il “salutare massacro” secondo i ricchi
Per il resto credo che sarebbe utile leggere questi due post il primo – Ideologia Co2 – che riguarda l’apporto reale di anidride carbonica dovuto alle attività antropiche e dunque anche le minime percentuali di riscaldamento attribuibile alle attività umane e il secondo – Clima all’anidride – che invece concerne il ruolo della Co2 sul clima che è molto più complesso di quanto non si voglia far credere. Ma si sa che quando il potere sostiene non la scienza ma delle ideologie come questa o come quella vaccinale si è talmente sommersi dalle parole d’ordine che qualsiasi fesseria passa facilmente: così, tanto per fare un esempio, sentiamo orrendevolezze di cui non si riesce nemmeno più a cogliere l’assurdità, tipo quella che sarebbero i peti delle mucche a provocare il riscaldamento terrestre. Un vero peccato che i bovini o comunque i ruminanti fossero molti più di quelli di oggi, prima delle fasi glaciali del Pleistocene. Viviamo in un periodo in cui anche i peti mentono.
Meraviglioso….. semplicemente meraviglioso articolo..
Viviamo in un periodo in cui anche i peti mentono.
Buon articolo.
“la prima cosa che ha fatto è stato di dare via libera alle trivelle”
Ma è per “”ecologizzarti meglio” bambino mio ( toh…che strana assonanza con la favola di cappuccetto rosso…).