Anna Lombroso per il Simplicissimus
“Le donne andrebbero tutte sterminate, non servono a nulla”. Si è sentita rispondere così dall’insegnante di storia lo scorso 8 marzo una studentessa del liceo scientifico di Palmi figlia di una imprenditrice la cui recente e inspiegabile scomparsa fa temere sia stata vittima di un assassinio. La ragazza aveva chiesto di poter assistere insieme ai compagni alla proiezione di un film sulla condizione della donna, iniziativa celebrativa promossa dalla direzione dell’istituto.
Va a sapere che cosa abbia infastidito la focosa educatrice. Problemi di corna? Si dice che sia un vizio universale che i traditi se la prendano più con i tentatori che con i fedifraghi. Concorrenza sleale in ambito professionale? Si sa che il mondo della buona scuola interessato prevalentemente da occupazione femminile, è diventato terreno di faide e di feroci competizioni tra un personale ricattato e umiliato. Insofferenza per una data diventata scialbo rituale?
Potrebbe anche darsi che se andassimo ad esplorare nel passato dell’intemperante pedagoga – pare impenitente e tuttora al suo posto – troveremmo invece desiderati sfracelli contro altri indesiderabili, altri inutili, perché in questo nostro terzo mondo interno si propaga una forma particolare di razzismo, quella di chi ha poco e quel poco ormai instabile e incerto, contro la minaccia molto propagandata di chi ha ancora meno, l’avversione di chi ha un “posto” e un superstite diritto, quello a conservarselo a tutti i costi, soggetto alle pretese e alla malevolenza di chi non l’ha mai avuto o l’ha perso insieme alle speranze, di chi vi ha rinunciato ubbidendo a intimidazioni e coercizioni “sociali”, in favore di mariti, figli, più “meritevoli” magari per appartenenza di genere.
Nella nostra civiltà autoaccreditatasi come superiore e progressiva, nella quale in perfetta sintesi una profuga incinta che nessuno vuole muore a Bardonecchia, e dove chi ancora gode di modeste garanzie è diventato un invidiato privilegiato al sicuro, circolano odio e risentimento per i “parassiti” che sottraggono risorse immeritate, cure, “promozioni” in liste arbitrarie, ben alimentati da una narrazione che continua a parlare di esodi epocali, di sovvenzioni generose, di posti in hotel stellati. Se c’è un’impresa che è riuscita perfettamente all’ideologia cui si ispira il ceto dirigente è il trionfo del risentimento, dell’inimicizia fino all’animosità, al livore e all’intolleranza, che hanno per oggetto chi rappresenterebbe un rischio o una “sottrazione”, purché più debole, più esposto, più vulnerabile, che pur sempre di tratta di istinti vigliacchi, autorizzati da principi fondati sulla sopraffazione, sulle sfruttamento, sulla prevaricazione.
E c’è una gara a cercare motivazioni della pena inflitta loro: sono incompatibili con la nostra democrazia, ci portano via risorse, beni, provvidenze e lavoro, vengono per delinquere e – lo dice chi deve tutelare la nostra sicurezza, tra loro si anniderebbero pericolosi figuri, hanno usi e tradizioni contrastanti con i nostri e ai quali non vogliono rinunciare, molestano le nostre donne. Quelle donne che pagano con la vita aver detto di no, aver troppo concesso a una passione aberrante che nulla ha a che fare con l’amore. Per certi delitti bestiali e senza ragione si cercano un senso un perché. quando a originarli è qualcosa di oscuro che non è pazzia, non è solo istinto criminale. È per lo più frutto di una visione degli altri come vite nude, quarti di bestiame, giocattoli rotti o schiavi troppo abusati, diventati inutili o maledetti quando non servono o non vogliono più servire.
E ci tocca sentire che all’origine di quei delitti ci sarebbe un amore malato, una gelosia insana certo ma a volte “motivata” da comportamenti licenziosi a da dissennate smanie di indipendenza, che ci sarebbe una sete di vendetta, distorta certo, ma che vuol farsi giustizia di crimini commessi contro una “nostra” donna, a conferma che dietro c’è sempre la rivalsa di un istinto proprietario, la difesa violenta della propria “roba”, proprio come il cittadino che viene via via legittimato a sparare al ladro disarmato.
Di questi tempi prende piede un raccomandato ritorno a un’arcadia di passioni e sentimenti. Peccato che si tratti di quelli “tristi”, quelli che suggeriscono chiusura, soggezione, ubbidienza: profughi come i negri da cortile di Malcom X talmente grati per la carità pelosa da abiurare speranze, diritti, giustizia che perfino la legge dello stato deve essere discriminatoria, cancellando i valori di una Carta costituzionale, tanto che nemmeno l’essere cacciati da dove si è venuti rispetta elementari principi di parità davanti ai tribunali.
O donne talmente appagate dai favori di un uomo – compagno o datore di lavoro, da doversi compiacere di necessarie e inevitabili discriminazioni, di assolvere con grazia e remissività compiti non riconosciuti, di piegarsi alle leggi del mercato anche grazie alle leggi dello Stato, che prescrivono sperequazioni e divari, tale deve essere la gioiosa soddisfazione di essere mogli e madri, figlie e sorelle. E, perché no? lavoratori riconoscenti per l’elargizione di un posto, tanto da subire i contratti/ricatti, l’alternativa tra salute e salario, le crescenti limitazioni di garanzie, comprese quelle della sicurezza, o cittadini talmente esauriti e demoralizzati da accogliere con gradimento l’immorale erogazione di mancette, in cambio di diritti.
È che ormai in tutti questi casi pare si tratti di problemi di ordine pubblico. Da governare con più repressione, più forze in campo, più sorveglianza e magari anche con più censura, ragionevolmente somministrati da chi ci vuole minoranza, da chi ci vuole profugo, da chi ci vuole donna, da chi ci vuole inferiore per sentirsi al sicuro, lui si, in alto sul suo fortino. Perché sono quelli i barbari che ci hanno invasi e conquistati.
la mitica giurisdizione italiana:
http://contropiano.org/news/politica-news/2018/03/24/tutti-contro-il-pm-zucca-perche-la-tortura-non-e-reato-0102206
Di recente in Francia ci sono stati notevoli scioperi, soprattutto nel setto re pubblico… I MITICI FACCHINI O CORRIERI DEL CENTRO ITALIA, NELÒ NOME DELL’INTERNAZIONALISMO PROLETARIO, SONO RIUSCITI A COORDINARE I LORO SCIOPERI PER FARE FRONTE COMUNE CONTRO IL TURBO CAPITALISMO DI RAPINA… CON I LAVORATORI FRANCESI, SI SONO COORDINATI I LAVORATORI PUBBLICA ITALIANI, SEMPRE IN NOME DEL MITICO INTERNAZIONALISMO PROLETARIO ?
Se non fossero riusciti a coordinarsi nel nome del mitico internazionalismo proletario PERCHE NON CI SONO RIUSCITI ?
FORSE PERCHE NON ESISTE ALCUN CONCRETO SENTIMENTO DI PROLETARIO ?
E se non esiste, chi lo può costruire e COME FAREBBE A COSTRUIRLO PRIMA DI UN LUSTRO ?
Il contesto UE, è propizio alla costruzione di detto internazionalismo…o è in contrasto con esso ?
Insomma, le classi subalterne italiane dovrebbero uscire dal proprio habitat nazionale, poiche incapaci di modificarlo in modo a loro congeniale, ma riuscirebbero a raggiungere scopi a loro congeniali fuori dall’habitat che naturalmente dovrebbe risultare loro più favorevole , almeno per motivi culturali.
La metafora è sempre quella, Non riuscendo a nuotare nella piscina di casa, si pensa di recarsi sulle rive dell’oceano per tentarne la traversata a nuoto.
Idee originali, non c’è che dire.
Sta storia di collaborare con l’estero l’ho già sentita… ah , si era quando ci avevano detto che entrando nella UE ci avrebbero aiutato a diventare come i paesi del nord e la GermaGna.
Bah, e po c’è qualche illuso che dieva aiutati che il ciel ti aiuta.
Aspettiamo fiduciosi aiuti stavolta più sepcifici da proletari del nord Europa e da quelli tedeschi.
Si sa che negli ultimi decenni ci sono stati fulgidi esempi di cosione tra proletari italiani e tedeschi.
Boh stavolta potremmo cercare aiuto dai proletari libici , che hanno subito i bombardamenti NATO, o dai proletari greci, che tanto supporto hanno ricevuto dai proletari europei negli ultimi decenni.
A me sta storia di rivolgersi all’estero, perche SI È IMPOTENTI IN PATRIA MI SUONA UN PO’ COME QUELLO CHE NON RIESCE A NUOTARE IN UNA PISCINA, MA VORREBBE FARE LA TRAVERSATA DELL’OCEANO A NUOTO.
Tassazione su sedi legali all’estero, che se diventano estere come si tassano ancora? Anonimo sogna lo stato che va contro il capitale, ciò non è reale infatti la realtà dice il contrario, è solo la costruzione di un rapporto di forza che mette le briglie al capitale ed al suo stato. Ma con la globalizzazione il capitale ha già sconfitto il vecchio movimento dei lavoratori ed i suoi partiti, quindi abbatterebbe di nuovo ogni tentativo di ricostruire qualcosa su di un eguale terreno, gli strumenti li ha già pronti.
Appunto, se non vengono gli immigrati andiamo noi li, ricatti all’infinito che impediscono di costruire lo stato regolatore, costituzionale, o magari sovietico, che per Anonimo dovrebbe risolvere i problemi.
A meno che la lotta di classe non si metta all’altezza del potere sovrannazionale del capitale, ma ciò significa uscire in qualche misura fuori da una lotta unicamente nazionale.
Senza costruire a un rapporto di forza di questo nuovo tipo, di per sè lo stato fa gli interessi del capitale, come si e visto in tutti i tentativi di ripristinare il passato. Inutile sognare il passato, la realtà e questa. per dire, non si può combattere l’esercito usa con i guerrieri indiani perchè cosi si è gia visto che si perde e siamo già oltre questo
Chi dice il contrario pensa che lo stato sia terzo, il che è smentito dalla storia di sempre. ed è l’inganno che depista dal mettesi alla vera altezza dei problemi. Non si lambicchi troppo la debole testa, basta interlocuzioni che provocano il suo sprofondare in trite allucinazioni provenienti del passato.. grazie comunque per quanto di istruttivo sui nuovi tempi ci ha regalato
“Tassazione su sedi legali all’estero, che se diventano estere come si tassano ancora? Anonimo sogna lo stato che va contro il capitale, ciò non è reale infatti la realtà dice il contrario, è solo la costruzione di un rapporto di forza che mette le briglie al capitale ed al suo stato.”
Si può tassare la vendita delle strutture delle aziende che delocalizzano le sedi legali, sottoporre la delocalizzazione di dette sedi legali, ad rigide ed onerose procedure.
Parola chiave: disincentivare, IN UN MODO O NELL’ALTRO!
I rapporti sono sicuramente di forza, difatti io chiamo in causa la z dello Stato-Nazione ( quello che secondo Costituzione detiene il monopolio della forza, in quanto sovrano, per dire…), determinato ed organizzato (no, non si tratterebbe degli affascinati e romantici , quanto eroici scioperetti categoriali, o della lotta di classe affidata ad immigrati e femministe ( buona fortuna!)…), a perseguire politiche laburiste, keynesiane, socialiste.
…io chiamo in causa la FORZA dello Stato-Nazione…
” significa uscire in qualche misura fuori da una lotta unicamente nazionale. ”
ecco io que3lla qualche misura, che abbia un minimo di TANGIBILITÀ, PROPRIO NON LA VEDO.
Allora…se le classi subalterne, NON riusciranno a rendersi classi in buona parte dominanti all’interno della propria Nazione, LA VEDO DURA, che riescano a influire in qualche misura nella politica di paesi esteri.
Il socialismo storicamente si è sviluppato sempre a livello nazionale, PER POI estendersi ai confini dei paesi socialisti.
Altro non è successo.
La rivoluzione di ottobre è -scoppiata Russia guidata da un leader russo.
E se è nata da un russo in territorio russo, significa CHE C’ERA UN SENTIMENTO NAZIONAL-POPOLARE, RELATIVO , PREVALENTE, IN QUELLA NAZIONE.
Stranamente Lenin, russo, non ha fatto scoppiare la rivoluzione comunista in Kazakistan o in Uzbekistan.
Chi è impotente dentro di se, è inutile che cerchi di prendere la potenza dagli altri…
“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”
diceva Gandhi…
Lei Jorge cosa si aspetterebbe, CHE I PROLETARI AUSTRIACI O CATALANI VENGANO A DARCI UNA MANO PER PORTARE IL SOCIALISMO IN ITALIA ?
Mao Tze Dong , stranamente, Non è andato a chiedere ai proletari giapponesi di aiutarlo nella rivoluzione comunista cinese.
Guardi se è per questo a me affascinerebbe ancora aspettare comodamente seduto ” i proletari della provvidenza ” di qualsiasi nazionalità ( che ovviamente si scarificheranno per il nostro socialismo…)…
dov’è che l’ho già sentita questa degli uomini della provvidenza ?
Secondo Lei ,Jorge, perche la Russia, attualmente, riesce ad imporre i suoi interessi all’estero e quindi avere eventuali margini autonomia per politiche sociali o laburiste all’interno ?
Perche in Russia sono tutto femministi pro immigrazione sregolata, forse ?
Le ricordo che la Russia un passato socialista ce l’ha avuto realmente, NON ci ha solamente elucubrato sopra.
Probabilmete Lei Jorge aspirerebbe ad un cambiamento socialista, per tramite qualche pranzetto di gala, possibilmente pagato da proletari stranieri, o anche da femministe.
Al di fuori dello stato, negli ultimi 10 anni ci sono stati solamente scioperetti settari di categoria, spesso di alcune ore, nemmeno di una giornata lavorativa…
che poderosa macchia di potere politico; già vedo le classi dominati italiane ed estere tremare.
che poderosa MACCHINA di potere politico;
“Senza costruire a un rapporto di forza di questo nuovo tipo, di per sè lo stato fa gli interessi del ”
Perche le classi subalterne riescano a far prevalere i propri interessi politici, DEVONO ESSERE COESE ED ORGANIZZATE, NON DEVONO ESSERE UNA BABILONIA, UNA ARCA DI NOÈ, NE TANTO MENO UN ARMATA BRANCALEONE.
Ci vuole in primis (!!!) COESIONE NAZIONALE, così come l’ho sempre descritta, sia pure sommariamente io.
La Nazione è la maggioranza numerica del popolo-nazione, con funziona di leadership… praticamente le classi subalterne che abbiano un sentimento di coesione più alcuni (!!) esponenti della “borghesia illuminata” o intellettuali che dir si voglia.
” non è assolutamente normale, non è stato mai così nella storia,e se in qualche area accadeva era perchè questa diveniva assolutamente periferica per motivi geopolitici, ma la crescita è per antonomasia una cosa che apre spazio a tutti, se la cintura di torino si industrializza, sarebbe assurdo pensare che a ciò debba corrispondere alla miseria per l’altra meta della città”
Quanto sopra è in contrasto con le sue disquisizioni a proposito di Imperialismo, ma con le vari fasi di turbo capitalismo in primis.
La storia ci insegna che sono sempre esistiti popolo sfruttati e popoli sfruttatori.
Un esempio, recente su tutti ?
L’ inghilterra e l’india fino al secondo dopo guerra.
Altro esempio ?
L’andamento dell’Italia , dopo l’ingresso nell’euro, dal 2001, cioè prima della crisi del 2008.
L’economia italiana sotto vari profili è peggiorata gradualmente, quella tedesca, a spese spesso di quella italiana, migliorava.
Per dire si potrebbe vedere l’adamento delle quote di mercato, in italia, della Fiat e della VW, prima e dopo l’euro.
La bilancia dei pagamenti, in buona parte , nello stesso periodo probabilmente ha avuto valori sfavorevoli per l’Italia nei confronti della Germania.
Sicuramente della Grecia per la Germania.
Voglio chiarire perchè talvolta insisto a contestare le tesi di anonimo, in realtà scorrendo che egli ha sctitto nei commenti al presente post ed anche
in
https://ilsimplicissimus2.com/2018/03/23/il-re-intronato/
uno dovrebbe concludere . vabbè, è un invasato, inutile sprecare tempo
credo pero che averlo spinto a rivelarsi per quello che è, consente una riflessione piu ampia,
Noi siamo di fronte da 10 12 anni ad una crisi del modo di produzione capitalistico, su cui ho gia detto e non mi dilungo, basti osservare questo, la globalizzazione impoverisce ampi strati in molti paesi prima al vertice, e gli stessi neoliberisti dicono, fa nulla, almeno sono usciti dalla povertà grandi masse in paesi prima arretratissimi
Ma cio è una ammmissione , da parte dei neliberisti, che invero dice molto, quando l’italia ha avuto il suo boom economico tra gli anni 50 e 60, crescevano tutti i paesi avanzati, e anche quelli arretrati (nuova frontiera di kennedy)
La crescita di alcuni paesi, significava crescita anche per gli altri paesi, la norma è questa, oggi sembra ci sia una coperta corta per cui la crescita della cina ad es, significa scoprire altre parti del mondo che perdono posizioni
Questo non è assolutamente normale, non è stato mai così nella storia,e se in qualche area accadeva era perchè questa diveniva assolutamente periferica per motivi geopolitici, ma la crescita è per antonomasia una cosa che apre spazio a tutti, se la cintura di torino si industrializza, sarebbe assurdo pensare che a ciò debba corrispondere alla miseria per l’altra meta della città
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E’ qui che si coglie il collasso della modernizzazione, come la si è sempre intesa, un fenomeno nuovo, su cui bisognerebbe riflettere, in assenza di questa riflessione sulla crisi, tanta gente non riesce a comprendere perchè il benessere non riparta, era gente abituata a passarsela poi non tanto male, e mi riferisco anche alla classe operaia.
Ecco allora che si da per scontato, che con politiche adatte, piu o meno espansive, o limitando l’ingordigia dei potenti, tutto serebbe di nuovo accettabile, purtroppo non è cosi’, è tramontato un mondo e lo si vede da questa coperta troppo strett , per cui la crecita di uno è la decrescita dell’altro, contro ogni logica ed ogni precedente storico
il progressivo collasso dei funzionamenti e delle prassi economiche e sociali precedenti, porta al progressivo collasso dell’architettura mentale della gente, che su quella base funzionale e pratica si era mentalmente strutturata (si trattava di un vero e proprio soggetto automatico, che aveva incorporato le categorie della prassi esistente. una vera seconda natura dell’uomo, oltre quella biologica)
Pertanto, nel passato, ogni difficoltà sistemica appariva resolvibile con la “tecnica”, in senso un po heideggeriano, Oggi niente si può “aggiuustare” con essa tecnica, infatti siamo al collasso della prassi e delle categorie della modernità, presunte naturali ma in realtà storiche. E’ per questo che progressivamente collassano le menti che su tali tali categorie storiche. attraverso la mediazione della tecnica, avevano strutturato la propria soggettività
Anonimo è un esempio, con caratteristiche particolarmente insopportabili, del collasso della modernità, che è un collasso concreto, economico, e di conseguenza anche mentale-categoriale,
La mente di Anonimo raccatta frammenti della defunta modernità , e li adopera senza più riferimento reale alcuno, come quando dopo un bombardamento bellico si recuperano parti di strutture distrutte per farne un uso improprio e del tutto improbabile.
Oltre che di ogni sotra di ciarpame, Anonimo parla di istanze moderne, di emancipazione, ma per usarle in senso contrario, Tipo prima gli italiani perchè l’ìitalia e stata fatta sul plusvalore estratto sui nostri nonni, come se questi non avessero colonizzato e sfruttato i popoli colorati , ed è solo un esempio (sono i discendenti di tali popoli colorati che ogi vengono in italia)
Al di la delle caratteristiche sui generis del personaggio, Anonimo è la rappresentazione chiara di cosa si può intendere per collasso della modernità, o anche del procedere verso la barbarie che ho spesso posto come esito possibile
Resta però il tema del collasso della, modernità , rispetto a cui anonimo può essere una sorta di riferimento ideal-tipico E’ per questo che ho trovato istruttiva la interlocuzione con lui ,che però non mi sembra il caso di continuare
La chiudo così: quanto ali immigrati, non solo se non vengono loro qui, vanno gli imprenditori a delocalizzare in terre lontane. Ma di fronte ad una tassazione che disincentivi le delocalizzazioni, gli imprenditori sposterebbero la loro sede legale in paesi terzi, e si prenderebbero gli incentivi del governo italiano per le imprese estere che investono in italia, una volta che la sede legale è via ne avrebbero il diritto (tipo fiat)
Questo per dire che il capitale e già internazionalizzato, quindi non sono le ubbie da internazionalismo proletario quelle che a volte io rappresento, è che sul terreno nazionale siamo perdenti, di fronte ad un nemico ormai mondializzato
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Ci rifletta la Lombroso, e lo dico con simpatia verso di lei, ma a come è possibile che i suoi post abbiano attirato nel tempo cos’ tanti soggetti spostati-irrazionali, non li cito perche ella li ricorda bene ?
Sostengo che c’entra il collasso del complessivo quadro della modernità (che ci riduceva a soggetti tautologici rispetto alla prassi ormai presa come naturale in forza della tecnica / .capitalismo come soggetto automatico pratico-categoriale-mentale) ), dico che é tale quadro della modernità che è in fase di collasso.
E’ per questo che a livello anche di movimenti di massa, come per i semplici Anonimo, si assiste all’uso “postmoderno” ovvero irrazionale slegato dal contesto, di elementi che avevano tutt’altro senso nel quadro della modernità, la barbarie è questa, è peggio del fascismo che aveva un suo progetto modernizzante ed egemonico ( Iri, corporazioni, imperialismo)
E’ cosa pericolosa, e non è un caso che il Simplicisimus non abbia commentatori altrettanto spostati, egli asseconda il collasso della modernità, e opportunista, pur non essendo corrivo, egli ad es usa concetti marxiani per giustificare le “pulsioni da collasso”. La lombroso rappresenta spesso nudi fatti e paga pegno, essi irritano chi ormai sprofonda nelle ubbie nebbiose da collasso della modernità
Esiste anche la possibilità che giunti a questo nodo storico, l’umanità si liberi delle costrizioni del fu soggetto automatico basato sulla tecnica, storico e non naturale, e dalla barbarie incipiente per il suo collasso. Si arriverebbe finalmente all’universalismo concreto, sarebbe la fine dell’astrazione come alienazione (rapporti mediati dal valore di scambio), quella in cui, e nel cui collasso, Anonimo (figura ideal tipica) sprofonda.
” di la delle caratteristiche sui generis del personaggio, Anonimo è la rappresentazione chiara di cosa si può intendere per collasso della modernità, o anche del procedere verso la barbarie che ho spesso posto come esito possibile”
Lei vive in un suo mondo fantastico con sogni o incubi annessi, in cui io sarei responsabile di ogni nefandezza possibile…e magari responsabile del decadimento è Lei e le sue vuote chiacchiere e velleità in sostanza astruse o strampalate.
lei teorizza teorizza , teorizza, ma la realtà è spesso diversa da quello che teorizza Lei che la guarda con il suo personale paio di occhiali.
A riguardo dell’immigrazione ,proprio non capisco perche un paese, di suo già più “scassato” di altri sotto il punto di vista economico , debba farsi carico di straordinari flussi immigratori, che peraltro di recente non ha causato… la Libia per dire è stata bombardata in primis da Francia e Inghilterra, che rispetto a noi hanno disponibilità ad accogliere l’attuale immigrazione , BEN INFERIORE, pur avendo economie più in salute della NOSTRA.
Tanto per fare un esempio si può pensare agli immigrati che volevano trasferirsi dal confine di Ventimiglia in Francia.
Se dovessimo prendere le responsabilità di ogni guerra dello stato italiano dovremmo risarcire anche il meridione ( che in buona parte mi sembra stato già risarcimento, magari a causa dei meridionali stessi malamente…), e lo stato della chiesa, magari dell’istria.
Io , ne penso buona parte delle classi subalterne, non mi sento responsabile, di quale che sia misero colonialismo da straccioni, E NON PENSO DI DOVERNE PAGARE IL CONTO, NE PENSO CHE MIO PADRE ORMAI MORTO, O MIO NONNO LO DEBBANO FARE.
La mia famiglia e penso quella di buona parte delle classi subalterne non ha responsabilità, ne dirette ne indirette, di un colonialismo passato, che rispetto a quello di altri paese è colonialismo da operetta, salvo forse il periodo fascista, in cui sono aumentate le violenza imperialiste.
Per me la Nazione italiana, fatta in gran parte dalle classi subalterne , ha ben pochi conti ( o nessuno…) da saldare con gli immigrati.
Chi è pro immigrazione incontrollata o molto permissiva è persona irresponsabile, razzista verso i propri connazionali, e sarà debitore delle future barbarie o di natura turbo capitalista ( tipo dumping sociale e salariale…) o fascista, in reazione al primo tipo di deriva…
sarà responsabile della barbarie prossima ventura, poiché NON socialista, ma sinistrato globalista …
penso che una mentalità pragmaticamente socialista, dopo gli ultimi 30 anni in itaGlia, semplicemente a conti fatti non si possa nemmeno ipotizzare…
Qua abbiamo la sinistra ( ma COSA SIGNIFICA IN REALTÀ ??) sinistrata… femminismi, immigrazionismi, clericalismi feudal-medievali-predicanti, balirismi.
La “sinistra” di cui sopra NON POTRÀ MAI COSTRUIRE IN CONCRETO UN PARTITO O MOVIMENTO SOCIALISTÀ.
Si guardi, a chi in concreto ha costruito il socialismo nel mondo…
Mao Tze Dong, Lenin, Fidel Castro, Che Guevara… per fare inomi più noti… beh erano circondati da taluni sinistrati , di cui sopra, ITALIAN STYLE ?
Ragionavano ( e blateravano…) in modo molto simile a detto sinistrume ?
Da quel che so io, NO.
Se senza socialismo ( pragmatico…) si andrà alla barbarie, BEH, CON I SINISTRATI ITALIANI, SI ANDRÀ ALLA BARBARIE, POICHE MOLTO ASSOMIGLIANO, NELLA SOSTANZA AI SOCIAL DEMOCRATICI TEDESCHI DEL 1° DOPO GUERRA.
Su sta storia del ineluttabile declino del saggio di profitto, ripeto che con discreti risultati si possono , nel breve medio periodo implementare politiche keynesiane ..alle quali dovrebbe seguire pragmatiche politiche socialiste… visto l’ambiente sgangherato stato della “sinistra” italiana penso che ne la prima, ne la seconda possibilità saranno praticabili… femministe troppo concentrate ad osservarsi il loro specialissimo femminile ombelico lagnando, immigrazionisti troppo impegnati a combattere razzismi presunti e fascismi ( avendone un concezione retrograda…) dopo 70 dalla caduta del fascismo … e clero, come al solito impegnato a predicare bene , ma razzolare NON altrettanto bene.
Sta sinistra è in uno stato di profondo caos, e ha ben poco di socialista.
Sarà, purtroppo, barbarie.
“Ma di fronte ad una tassazione che disincentivi le delocalizzazioni, gli imprenditori sposterebbero la loro sede legale in paesi terzi, e si prenderebbero gli incentivi del governo italiano per le imprese estere che investono in italia, una volta che la sede legale è via ne avrebbero il diritto (tipo fiat)”
Questo in un contesto di politiche turbo capitalistiche, quella che già con un approccio keynesiano ( o anche socialista…) si devono o dovrebbero contrastare in ogni modo.
Uno Stato ( socialista o simile…) potrebbe porre condizioni disincentivanti anche per lo spostamento della sede legale.. a politiche turbo capitalistiche della corporation di turno, si opporrebbe secondo COSTITUZIONE UNO STATO REGOLATORE DELL’ECONOMIA, ANCHE ATTIVAMENTE REGOLATORE DELL’ECONOMIA , SE PROPRIO SERVISSE, RICOSTRUENDO LE NECESSARIE IMPRESE PUBBLICHE.
Certo,tutto ciò non sarebbe possibile se si fosse assorti dotte elucubrazioni mentali rispetto alla responsabilità degli italiani a riguardo della colonizzazione dell’universo mondo.
ma lei è fuori di testa, io contesto questa cosa del plusvalore e lei la attribuisce a me, sia pure come risarcimento agli immigrati. io ho dimostrato che su questo terreno ogni calcolo e assurdo, è lei a fate calcoli di questo tipo io li escludo in un senso ed in un altro. lo dico nel suo interesse, si curi.. non voglio disarticolare la sua fragile mente continuando ad interlocuire con Lei
“è peggio del fascismo che aveva un suo progetto modernizzante ed egemonico ( Iri, corporazioni, imperialismo)”
il fascismo per quanto sotto vari aspetti biasimevole, aveva un progetto , in parte pragmatico, peché se ne fregava dell’ineluttabile ( al quale avrebbe opposto un “credere, obbedire, combattere”, e non un “oddio, ormai siamo in balia dellla terribile caduta tendenziale del saggio di profitto”…) caduta tendenziale del saggio di profitto.
voglio anche chiarire, che anche il marxismo second’internazionalista, su cui si basava anche il pci e la socialdemocrazia tedesca ad es di Brandt, faceva parte del “soggetto automatico”, era il tentativo della classe operaia chiusa nei limiti sindacali ed incapace di mettersi sul piano politico, di gestire l’accumulazione capitalistica meglio dei capitalisti (una tecnica per farlo funzionare meglio, tecnica in senso heideggeriano)
Analoga cosa per il keynesismo, infrantosi sulla scelta di pianificare infine l’economia, data la stagflazione conseguente al deficit spending, una scelta di classe ,che il keynesismo, tecniva in senso heideggeriano, assolutamente non poteva far venire fuori
Fuori dal “soggetto automatico”, era ed è invece il marxismo che rifiuta il “valore”, come sostrato dello scambio economico, ma anche come medium capace di collegare le menti individuali in una unica mente sociale, o collettiva, appunto il soggetto automatico ( descritto mirabilimente da hehel con l’espressione “un io che è noi,un noi che è io, siamo pervenuti al concetto dell’autocoscienza etc..)
Hegel descrive l la gabbia d’acciaio, di cui parlava in altro contesto Max Weber, oggi tale gabbia si rompe per la crisi definitiva del capitalismo, ed erompono i “soggetti animali”, capaci però di usare i frammenti della modernità collassata (la gabbia) per costruire fantasie atomizzate e primitive, l’abisso della barbarie, cui spesso mi sono riferito, è appunto questo
se gli investimenti propedeutici alla produzione , non possono essere ripagati nella durata del ciclo (la concorrenza impone ben prima nuovi investimenti), allora il profitto è insufficiente alla riproduzione del sistema ed esso collassa,. puoi fare piou impioanti, ma allora piu profitti per ripagarli, il risultato non cambia. Il capitalismo ha raggiunto la sua barra interna, i dati sono negli istituti di statistica di tutti i governi mondiali
come si capisce di sopra sono jorge he ha dimenticato di scrivere il nome
ero jorge, per errore ho postato senza nome risultando anonimo
il nuovo femminismo che avanza ?
https://comedonchisciotte.org/forum-cdc#/discussion/99386/casellati-al-senato-godono-previti-ghedini-e-la-destra-cattolica
anonimo questo potrebbe essere un post ad personam per lei,, che purtroppo non ci sorprende mai; sempre lo stesso vittimismo sempre lo stesso razzismo,, Ma non si annoia mai di se stesso?
Beh…
quando si tenta di fare del vittimismo, al lupo travestito da agnello, si , di frequente mi sento infastidito…
se lo si fa quasi a mo’ di propaganda piagnona, tentando anche di denigrare chi critica certe lacune del discorso, allora potrebbe essere proprio la volontà di argomentare ad personam, sentendosi probabilmente incapaci di controbattere a delle critiche relativamente puntuali.
Non si riesce a mantenere un dialogo finalizzato a chiarire l’entità e la portata reale, di certi problemi, e la butta sugli argomenti ad personam.
In fin dei conti sembra non ci sia la volontà di descrivere con buona precisione la realtà ( anche tramite il confronto dialettico…), ma quella di fare propaganda, quella che ad esempio, si sostanzia di argomenti fallaci tipo argomenti ad personam.
“Ma non si annoia mai di se stesso?”
No , io di tentare di portare chiarimenti su lacune che sembrano finalizzate a veicolare discorsi parziali-propagandistici, non mi stanco più di tanto…
è inutile lagnarsi delle cose che non,
se poi, consciamente o meno si contribuisce a diffondere mezze verità nel migliore dei casi, magari anche con fare saccente, denigratorio o altezzoso.
Pure la propaganda, è una forma di barbarie, penso lo avesse saputo anche Rosa Luxemburg, ai suoi tempi.
…lagnarsi delle cose che non VANNO…
A me sembra che in itaGlia sia molto comune la pratica del “solidariziamo” ( possibilmente con talune categorie preferenzialmente favorite…) e partite.
Come tante altre cose, in itaGlia, solidarietà a soprattutto a chiacchiere.
Aldilà della preferenza per il partito, in tema legge elettorale “porcata”, si può leggere:
http://www.studiolegalemarcomori.it/legge-elettorale-disattiva-la-democrazia-regala-paese-al-potere-economico/
Si può leggere:
https://it.wikipedia.org/wiki/Violenza_contro_gli_uomini
Un estratto dal link
“Italia
Secondo un’indagine dell’Università degli Studi di Siena del 2011, il numero di vittime maschili di violenza di genere in Italia sarebbe di cinque milioni all’anno[117].
Una ricerca effettuata del 2015 nell’ambito del progetto dell’Unione europea Daphne III[118] sulla violenza nelle dinamiche di coppia, realizzata analizzando un campione di giovani tra i 14 e i 17 anni, riporta che i ragazzi che hanno subito una forma di violenza sessuale sono tra il 9% ed il 25%.
Secondo un’indagine del 2016 da parte di studi di settore, in Italia 3.8 milioni di uomini hanno subito abusi e molestie. Si calcola che la percentuale si attesti intorno al 18.7 % della popolazione maschile italiana.[119] “
Sarebbe bene che i maschi italiani si dessero una , questa volta si, svegliata rivoluzionari e cominciassero a denunciare in ogni luogo le violenze subite soprattutto dalle donne così da riportare in un ambito più realistico ed equilibrato i lagnistei femmnisti.
“Prof di barbarie”
imprecare contro dei soggetti sociali ( il motivo dell’imprecazione “PRUDENTEMENTE” non è spiegato…), che magari ne hanno combinati parecchi di danni, non è barbarie ( sicuramente NON lo è , Ne lo deve essere a priori…), è spirito critico, e il non lasiciarsi lobotomizzare il cervello da certa meschina propaganda.
E, laddove non fosse spirito critico , può essere reazione INDIGNATA.
“È che ormai in tutti questi casi pare si tratti di problemi di ordine pubblico. Da governare con più repressione, più forze in campo, più sorveglianza e magari anche con più censura, ragionevolmente somministrati da chi ci vuole minoranza, da chi ci vuole profugo, da chi ci vuole donna, da chi ci vuole inferiore per sentirsi al sicuro, lui si, in alto sul suo fortino.”
Non preoccupiamoci, il mirabolante coraggio delle femministe ci difenderà tutti(proprio tutti?)…
come ci ha difeso negli ultimi 30 anni almeno.
“cancellando i valori di una Carta costituzionale, tanto che nemmeno l’essere cacciati da dove si è venuti rispetta elementari principi di parità davanti ai tribunali”
Non si capisce perche la Costituzione dovrebbe riguardare prevalentemente gli eserciti di riserva e non gli italiani che “l’hanno redatta” e spesso difesa nei fatti…
fosse per gli immigrati, probabilmente avremmo una Costituzione “africana”, non troppo egualitaria o solidale ( di fatto una Costituzione solidale in itaGlia non c’è mai stata, anche quanto a uguaglianza sostanziale ci sono parecchi problemi, per i connazionali italiani in primis…), e neanche troppo femminista ( questo forse sarebbe un bene…).
Lotta di classe, ormai anacronistica semmai meglio seguire la novella lotta di classe escogitata dal femminismo, la lotta di classe per organo sessuale.
Mi pare fosse Rosa Luxemburg a dire : socialismo o barbarie… da certe prospettive itaGliane….SARÀ BARBARIE, troppi sono gli ismi deviati che si frappongo al n di una società socialista.
“non l’ha mai avuto o l’ha perso insieme alle speranze, di chi vi ha rinunciato ubbidendo a intimidazioni e coercizioni “sociali”, in favore di mariti, figli, più “meritevoli” magari per appartenenza di genere.”
Si, si, potrebbe essere pure che abbia conosciuto la vera natura di buona parte del mondo femminile itaGliano invece, e perciò gli i scappata detta imprecazione chissà, io penso che possa essere valida anche questa ipotesi.
Ovviamente come accenna la Lombroso, la donna in caso di tradimento dovrebbe prendersela con il maschio , che per (deviato?) spirito femminista le donne sono esenti da qualsiasi critica o astio in qualsiasi caso.. e comunque, diciamolo, alla fine è sempre colpa del maschio o almeno generalmente, in ogni caso è lui il primo colpevole, non essendo femmina.
Poi la Lombroso dice pure che “c’è qualcuno che ci vuole dividere”… che potrebbe essere pure certo femminismo deviato e “razzista”.