Alle volte quando si dice la coincidenza: la Fiat annuncia investimenti a Mirafiori proprio nel momento in cui deve chiedere una proroga della cassa integrazione in via di scadenza. E prima che la Fiom sia riammessa al tavolo delle trattative in modo da doversela vedere solo con i sindacati bianchi che ormai paiono Fantozzi davanti al direttore maga galattico. Anzi per la verità un qualche “quanto è buono lei” è già uscito dalle bocche flautate degli adepti di Bonanni, mentre dalle cervici dei politici sprizza soddisfazione.
L’impegno annunciato è la costruzione di un Suv Maserati e, forse, di un’ Alfa Romeo di fascia alta, ma, com’è già accaduto nel recente passato, nulla di concreto e di sostanzioso è stato rivelato su questo piano così poco definito da determinare subito un crollo in borsa. Il fatto è che per una piccola produzione come quella annunciata, certamente basata su pianali importati di origine jeep (orrore) e motori Maserati, ci si chiede che senso abbia costruire la Quattroporte e la Ghibli tra Modena e Grugliasco e il Suv a Mirafiori. Non è che ci si appresta a chiudere uno stabilimento fingendo d’investire e semplicemente spostando la produzione? Ci si chiede anche di quale misteriosa Alfa si tratti nel momento stesso in cui Marchionne sta trattando con il sindacato che detiene parte delle azioni Chrysler un possibile scambio: la riduzione dei prezzi dei titoli necessari a Fiat per arrivare alla maggioranza in cambio della costruzione delle auto del biscione a Detroit.
La vaghezza del piano, la solita mancata risposta alle domande e le solite mancate domande dei media, la sua incoerenza, affiorante da tutte le parti , lascia pensare che si tratti dell’ennesimo ballon d’essai del manager col maglioncino che intanto incassa la proroga della Cig e può tenere sulla corda i sindacati investendo in gratuite prospettive. Certo ormai non fa più le cose in grande come con il “Piano Italia”, qui siamo ad annunci più modesti, ma non meno sospetti. Buoni magari anche per sostenere gli amici di sempre nel caso di una campagna elettorale. Una spinta non fa mai male, come per le Fiat.
@Teo: è semplice guarda dove è finito il suo predecessore Chiamparino e troverai la risposta….
Asono le prospettive di vendita su suv che posaono essere nicchie di mercato e quindi di produzioni medio piccole che puo’prevedere al massimo una rioccupazione piccola e altamente addestrata. Ma i sindacati non capiscono le forze speciali ma solo la manovalanza. Sono uno scandalo denunciateli
Vorrei tanto capire perché Fassino è così indecentemente servile con Marchionne! Va bene che il PD è arrivato pure a fare le larghe intese con il PDL, ma qui non si tratta di compromesso o di opportunismo, ma di sudditanza sciocca e ingiustificata. Viene quasi da rimpiangere i tempi di Agnelli e Romiti, che almeno qualche buona automobile ogni tanto la sapevano costruire. Oggi invece l’Alfa Romeo produce due modelli, la Mito e la Giulietta (in pratica due Fiat travestite), mentre la BMW ne produce più di 20, serie 1, 3, 4, 5, 6, 7, X1, X3, X5, X6, ecc.
Banale banale, forse, il mio commentuccio …………….. ma io una ricca spinta giù da un burrone gliela darei, subito. A lui ed ad suoi accoliti di qualsiasi natura politica, provenienza e credo.