Anna Lombroso per il Simplicissimus
Chissà chi svolge l’attività di comunicazione del Movimento per la Vita del Veneto, che dopo 9 anni di attesa entra ufficialmente nelle corsie degli ospedali, grazie ad una convenzione siglata con la Usl 16 di Padova che l’autorizza per 5 anni a svolgere azioni per “promuovere la diffusione, la divulgazione e l’informazione sui diritti dei cittadini in ogni ambito, in particolare con riferimento alle questioni etiche e della vita”.
Chissà chi consiglia ai Pro Life la propaganda tramite veglie e maratone di preghiera anti eutanasia, banchetti per la raccolta di firme e la proposta di servizi quali la sepoltura obbligatoria dei “prodotti abortivi”, secondo la loro definizione, sportelli per la dissuasione a applicare una legge dello Stato.
Chissà. Sappiamo invece chi ha svolto l’ attività di lobby che ha favorito questo successo: nell’ottobre scorso questo blog, molto criminalizzato, aveva denunciato il ruolo svolto dalla consigliera del Pd, Laura Puppato, nonché la sua rivendicazione, nell’adozione di una legge regionale che, secondo una sua dichiarazione, garzie al suo illuminato intervento avrebbe riconosciuto “a tutte le associazioni pari opportunità di comunicazione, garantito il pieno rispetto della privacy e regolava modalità di promozione di idee e servizi da parte delle associazioni di volontariato” sui temi eticamente sensibili, prima di tutto l’aborto.
È grazie a quella legge che si è aperta la strada a questo oltraggio non solo alla laicità, alla dignità della persona e ai diritti, compreso quello più amaro e doloroso e difficile, ma anche a una legge dello Stato, secondo una pratica diventata sistema di governo, per un ceto politico che in forma bi partisan aspira a stravolgere l’edificio costituzionale, demolire il complesso di leggi e la loro amministrazione fino alla spavalda cancellazione morale e reale di sentenze.
È grazie a quella legge che il 14 agosto l’Usl 16 di Padova ha sottoscritto una convenzione di cinque anni che autorizza i volontari del Movimento ad aprire uno sportello di ascolto nel polo di Piove di Sacco, ma anche ad effettuare giri di propaganda e “persuasione” nei reparti, muniti di appositi distintivi di riconoscimento.
È grazie a quella legge che il direttore dell’Usl 16, ha autorizzato nell’ospedale di Piove di Sacco lo svolgimento delle attività dei volontari: accoglienza e ascolto delle pazienti; interventi a favore di maternità e genitorialità; ascolto, sostegno morale e psicologico; sensibilizzazione della comunità civile; promozione di iniziative formative, educative e informative. Inoltre l’Usl garantisce la copertura assicurativa agli antiabortisti, che «assicurano una presenza amichevole» all’interno dell’ospedale e si impegnano a: «segnalare eventuali disfunzioni nei servizi, partecipando a verifiche sulla qualità ed elaborando proposte per il loro miglioramento»; promuovere eventi propri e aziendali; chiedere l’autorizzazione per l’utilizzo di spazi; munirsi di contrassegni di riconoscimento.
«L’ospedale è un nodo strategico per intercettare donne con una maternità multiproblematica e dare loro un aiuto — spiega Luciana Pigazzi, presidente del MPV di Piove di Sacco —. Offriamo la possibilità di conoscerci, in modo che un domani nessuna dica di non aver trovato una mano tesa. Sono libere di accettare o meno un progetto di accompagnamento alla nascita del bimbo, ma per noi è importante esserci».
Suona beffardo che in pieno smantellamento del welfare, quando la nascita un bambino viene percepita come un atto rischioso e irresponsabile, quando le corsie straripano di pazienti e invece sono carenti di medici e infermieri, quando viene favorita quell’obiezione di coscienza che apre la porta alla pratiche illegali, in attesa di legittimare una privatizzazione totale e iniqua, che si promuova, con l’intromissione, nel delicatissimo rapporto medico-paziente, di associazioni non professionali e animate unicamente da motivi ideologici, l “intercettazione” di donne con una maternità “multiproblematica”, in modo da incrementare quei problemi condendoli con minacce, rimorsi e una condanna morale che annientino la possibilità di una scelta che, proprio perché tremenda, deve essere razionale, libera, non condizionata da pressioni esterne.
C’è qualcosa di oscenamente codardo nei maldestri tentativi che vengono periodicamente condotti di manomettere o restringere l’applicazione di una legge dello Stato, peraltro severa e ancora largamente inapplicata, e che rispondeva all’obbligo civile e morale di sanare il perpetrarsi di delitti contro le donne, consumati nella clandestinità e nella speculazione a volte mortale. Ma c’è qualcosa di ancora più infame e codardo nel dare credito alle motivazioni etiche e sensibili da quadri della politica che dovrebbero per appartenenza e tradizione rispettare criteri di libertà e laicità, obbligati per incarico di rappresentanza a tutelare i diritti sanciti dalla costituzione e garantiti da una legge dello Stato, ma che esplicitamente invece ubbidiscono all’esigenza di compiacere alleati di matrice confessionale o di fedele appartenenza alla teocrazia del mercato. Si, assoggettamento agli alleati e non lealtà nei confronti degli elettori, perché questo Paese disgraziato ha dimostrato di pensarla diversamente da loro in occasione di uno dei tanti referendum imposti per far regredire i diritti, perfino quello all’acqua, a prerogative da “consumare” in opaca e colpevole clandestinità o in sontuose strutture estere.
Occorre ripetere, ormai stancamente e ancora una volta, che l ’aborto è un evento drammatico nella vita di una donna. Di una donna adulta e di una ragazza, che non ha preso le necessarie e ormai ben conosciute precauzioni o che ha avuto un incidente tecnico o che ha subito un atto sessuale non desiderato, precauzioni che spettano a lei perché spesso madri poco avvedute, padri poco presenti e contesto sociale poco civilizzato non educano i maschi alla responsabilità. E che vengono criminalizzate come una per colpa o un reato da scontare rendendo artatamente macchinoso e bizantinamente cervellotico l’uso della RU486, sottoponendole a un iter consegnato ormai sempre più di frequente non a consulenti che aiutano, ma ad obiettori che giudicano implacabilmente. Mentre mai come al momento di compiere una scelta che è dolorosa e imposta sempre e comunque da motivazione legittime, sociali, economiche, sanitarie, il sostegno dovrebbe venire da soggetti pubblici, indipendenti, non condizionati da qualsiasi credenza, impegnati all’aiuto solidale e svincolati da ogni pregiudizio.
Occorre guardarsi da quei salva-vita senza amore e senza pietà.
non e’ la prima volta che vengo censurata con motivazioni appunto da talebani. Strano modo di rivendicare diritti togliendo ad altri la liberta’ d’espressione. Comunque mancano miei co
mmemti in risposta a Linda … per spiegarle che razza di donna sono…oh my god!!!! 😀
Cosa nn si fa’ per farmi passare da cretina…peccato Alberto che io nn lo sia nonostante nn abbia una laurea con Eco e sia CREDENTE…wowwww
strana razza sono. Tutto si fa per farmi passare da cretina,
peccato Albert
o xche’ cretina comun
mancano dei commenti che con fatica ho scritto dal cellulare ma che razza di donna sono ecc..quelli sono stati lasciati chiatamente. ma che razza donna sei tu linda straprotetta da questi del Simplicissimus…mah….per me siamo libere d’abortire Anna, una liberta’ che paghiamo a caro carissimo prezzo. L’unica cosa chr ci condiziona e’l’aspetto economico. Tutto il resto sono misere contestazioni, tabu’ da talebani laici.
Chiaro Linda, “sono stato frainteso” imparato dal B. funziona sempre. Che poi un giornalista del Fatto – giornale di partito dell’M5S, in quando edito da Chiarelettere che è sotto il controllo della Casaleggio&soci – abbia volutamente distorto le parole di un adepto lanciato in campagna elettorale, bè, c’è davvero dell’ironia nella volontà di gettare fumo negli occhi.
Ah, per i sapientoni: no, non voto PD, non sono mica cieco.
A differenza vostra, adepti del Guru, che vedete solo in casa d’altri e siete totalmetne ciechi al qualunquismo che vi pervade.
Tant’è che ancora non si capisce che posizione avete a proposito dell’aborto (o dell’iimmigrazione, della vivisezione, delleutanasia, ecc…) perchè alla fine è facile gridare alla ka$ta, ma poi…
Poi è facile dire “voi chi”; scrivete soloa rticoli a favore dell’M5S, direttamente o indirettamente fate il ripetitore del blog di Grillo, ma poi, direttamente interpellati: “ma noi siamo neutrali”.
Ah bè certo
Facciamo che ogni donna sia libera di agire secondo la sua coscienza, in ogni caso sara’ sempre sola davanti al suo dramma.
scusate, ma io credo che non esista un aborto buono o giusto e uno fatto per leggerezza, per scarso istinto alla meternità, per poca indole al sacrifcio che comporta. Si tratta sempre di un diritto crudele anche se necessario, cui ci si piega con sofferenza. Proprio per questo deve essere “goduto” in piena coscienza, senza subire condizionamenti, che in soggetti vulnerabili – e credo che quasi tutte lo siano in quel frangente – possono avere un effetto dirompente. E per questo non mi sento di dire che una donna è libera di farlo, non è libera affatto perchè lo fa sulla base di considerazioni magari esterne a quello che sente e desidera. Ma deve piegarsi a condizioni economiche, sociali, psicologiche, insomma al senso di responsabilità, che è solo suo in un contesto nel quale anche il compagno più affettuaso è figura secondaria.
Anzi mi esprimo meglio, ma che razza di “persona”sei?
Cara Roberta mi chiedo come ragioni? io piena di me stessa? hai letto questo in quello che ho scritto? oppure intendevo solo dire che tu oppure un altra e un altra ancora se decide di abortire sono affari suoi e solo suoi? il senso materno non appartiene a tutte le donne…solo perche’ nascono donne, ci sono tanti padri con il senso materno e sono uomini.
Il tema era che ogni donna decide liberamente se avere un figlio oppure no, io ho deciso di si, tu hai deciso di no, raccontando una storia che pensi sia piu’ “giusta” della mia…ma che razza di donna sei?
portare a termine anche 10 gravidanze nom e’ garanzia di senso materno. Vi sono donne che nn hanno figli ed hanno di gran lunga un senso materno ben equilibrato! giudicare una donna xche’ tiene il bambino lontano dal seno, sentirsi migliori x questo.. mi auguro di averti fraintesa lisa. E comunque il tema qui era un altro..
scusami linda ma cosa vuoi dirmi? i motivi di una interruzione di gravidanza sono diversi quanto sono diverse le donne una dall’altra, ma non stiamo ad inquisire qui. Se tu hai avuto la fortuna di avere quattro maternita’cosi ben vissute eureka!meglio per te, ma ricorda che le donne che hanno problemi post parto non sono meno
materne di te!!!! ma come si fa’ ad
essere cosi piene di se stesse da non vedere una cosa del genere! ne:
Per essere piu’ precisa la Fuksia mi scrive…quella è una vecchia dichiarazione in campagna elettorale messa FALSAMENTE in bocca a me dalla Signora – Giornalista del fatto – EX candidata RC con Ingroia …SANDRA AMURRI..
naturalmente ho chiesto scusa alla Fuksia per la mia intemperanza..
.noname cerca solo rogna…
Ho avuto uno scambio epistolare con Serenella Fuksia…mi ha informato che posso stare tranquilla, la 194 non si tocca, non ha mai ipotizzato una cosa del genere, anzi la vuole migliorare con i consultori ….garanzia della presenza di medici non obiettori nelle strutture pubbliche.
Come al solito i media di-sinformano.
x Roberta
ho messo al mondo 4 figli…quando rimanevo in cinta ero pazza di felicita’ alla terza settimana cominciavo a fantasticare gia come avrebbe avuti gli occhi, i capelli, se era maschio o femmina, i nove mesi volavano con l’ansia del parto e poi l’allattamento al seno durava molto molto a lungo, dopo il secondo figlio lasciai il lavoro perche’ volevo quattro figli due maschi e due femmine, quasi mi riusci in maniera perfetta ma l’ultimo invece che femmina usci un maschio, e cosi una femmina e tre maschi…il periodo dell’allattamento è stato il periodo piu’ bello della vita, me li stringevo al petto e gli davo la vita con il mio latte, era un ora di poesia amore calore dolcezza…l’istinto materno non è comune a tutte le donne, ho avuto amiche che mentre allattavano il figlio stavano a dieci centimetri di distanza e si preoccupavano se gli si rovinava il seno…smettevano dopo due tre mesi…passando al latte artificiale. Non avrei mai abortito un figlio mai…ma proprio per questo sono a favore dell’aborto, perche’ sappiamo che basta un rapporto sessuale anche senza amore, anche rubato, anche con una violenza…per rimanere incinta …di un figlio in-desiderato…se un figlio non è desiderato meglio abortire…senza fare gli ipocriti, i moralisti, i talebani…e ricordiamo la sofferenza di tante creature in tanti orfanotrofi quando non si poteva abortire, quante sofferenze in istituti religiosi, alcuni dei veri lager…
come le sue mi vengono i conati di vomito. una bella lezione di umanita’nn le guasterebbe! e nn faccia del vittimismo scrivendo che questo blog verrebbe criminalizzato, ho visto pagine bannate per aver pubblicato nudi d’autore ma certe bestialita’, non tema, non vengono bloccate!
io ne sono una testonianza. ho vercato io l’ufficio del movimento per la vita pur non essendo credente a quei tempi, ero sola disperata e avevo bisogno di parlare con qualcuno e in nome di quale legge se una donna vuole un sostegno del genere nn dovrebbe averlo? in nome della
sua cervice limitata che conosce a memoria umberto eco ma non sa non vuole percepire il dolore inimmaginabile di una esperienza del genere? nessuno mi ha lobotomizzato, ho ricevuto un sostegno psicologico notevole ma comunque poi ho scelto di abortire una scelta di un dolore dolore inenarrabile.
abortire e con dolori interiori chr forse la sua freddezza interiore nn proverenbbe. Io sono per uno stato laico ma quando la laicita’si trasforma in freddr amalisi politiche e sociali
mi creda lombroso se una donna vuole abortire abortisce movimento per la vita o no”
mi rifiuto di considerare un testo scritto in maniera delirante, disinformato e altamente talebano alla maniera laica. E’prob,abile che la lombroso nn abbia mai vissuto sulla pelle un aborto, forse certe crudelta’nn scriverebbe. nessuno qui vuole toccare la 194 sia chiaro! e per cio’che ho vissuto sono parecchi anni che i movimenti per la vita operano all’interno di parecchie strutture ospedaliere e mi debe ctedere lo
Gentile Anna, libertà e diritti mi piacciono, eccome.
Anche la libertà di sentir parlare chi non la pensa come me e mi propone il confronto. Praticandolo, ho imparato che spesso la verità la si incontra nel mezzo, ma per poterla cogliere è necessaria un’apertura mentale che viene a mancare in modo indirettamente proporzionale alle proprie solide convinzioni pregresse, soprattutto se sperimentate solo sulla pelle altrui.
Ho incontrato più talebanesimo in certi consessi progressisti, grpttesca immagine speculare del bigottismo clericale che dicono, a parole, di voler combattere (non a caso il PD è l’ultimo partito-chiesa).
Continuerò a leggerla perchè il confronto delle idee aiuta a corrompere il pregiudizio. Quindi continui pure la sua opera corruttrice, ma qualche volta ci si abbandoni anche lei.
A Linda rispondo che, ovviamente, condivido il valore ideale di certe battaglie, soprattutto se non indolori.
Su Emma Bonino avanzo però moltissime riserve, il curriculum della nostra andrebbe meglio esplorato per farsene un’idea più chiara. Non voglio insegnarle nulla, mi permetto però di consigliarle una ricerca più approfondita sulle referenze “atlantiche” della compagna Emma…
@Signora Marzia, è che preferisco l’odore di zolfo della libertà e dei diritti, che chiaramente non le piacciono – forse li trova licenziosi – a quella dell’incenso ipocrita e perbenista di chi vuole imporre una sua morale quale imprerativo etico pubblico.. Attenta a leggermi non vorrei corromperla
Sappiamo tutti che da tempo i “Talebani”, non solo quelli di Padova, hanno colonizzato il Pd. Ma molti dei suoi iscritti continuano a nascondere la testa sotto la sabbia. Intanto i 101 sappiamo cosa voteranno al Senato tra pochi giorni anche se l’ex craxiano segretario nazionale si illude che il Ps voterà compatto per la decadenza del condannato. Già oggi, l’ex presidente della Camera, l’aspirante sempre trombato giudice costituzionale, il più grande inciucista Pd-Pdl, ha dichiarato il suo primo cedimento ad allungare i tempi per la decisione!!!
X Marzia…
viva la laicita’… l’aborto è un evento doloroso ma a volte necessario,,,la Bonino ha avuto il coraggio di affrontare il problema dell’aborto in anni in cui la politica voleva ignorare quante donne morivano in mano alle mammane..non credo che abbia goduto a fare certe battaglie per ottenere quello che in stati piu’ civili dei nostri era per legge possibile.
Non credo che l’attività dei volontari del Movimento per la Vita consista nel sottoporre le abortenti (bella parola, vero?) alla visione traumatica di feti spappolati, come quelli pompati letteralmente via dagli uteri dalla mortifera Emma Bonino.
Una cara amica, di quelle autentiche, non una proiezione del mio subconscio per intenderci, ha trovato conforto ed accoglienza, dopo un aborto del quale si è amaramente pentita, nelle umanissime parole di un prete, capace di abbracciarla come il padre che non ha mai potuto avere. Credo l’abbia salvata dal suicidio, l’avesse incontrato prima, anziché solo amiche laiche e progressiste, ora avrebbe un bellissimo figlio di 9 anni.
Le è rimasta una vita da ricostruire, tra i pregiudizi e lo scetticismo di alcune delle amiche di cui sopra e tra i dubbi di un’amica come me, divenuti l’inizio di un profondo cambiamento che devo al suo immenso dolore.
Certo che l’idea di abortire terrorizza qualsiasi donna dotata di senno, ma siamo sicuri che tutto si risolve come strappare un molare?
La 194 non si tocca, siamo d’accordo, è una dolorosa necessità, ma tutto ciò che si può fare per mettere una donna di fronte ad una scelta così con il massimo della chiarezza su ciò che sta per fare, è altrettanto importante, piaccia o non piaccia.
Ok l’aborto, va bene l’eutanasia, avanti con l’incenerimento dei cadaveri anche senza preventivo consenso del morto, viva la laicità, ecc…
Ma lei, dottoressa Lombroso, prima di dormire sente mai un leggero odore di zolfo provenire da sotto le lenzuola?
Ma dai francesca ma come si fa a dire che la 194 è una sconfitta con tutte le donne che ogni giorno vengo accoppate in famiglia? non credi che queste donne subiscano anche ricatti di genere sessuale da mariti o compagni? vogliamo ritornare all’aborto clandestino? all’aborto a Londra dove i radicali spedivano le donne che volevano abortire’?
La Fucksia la sensibilita’ di donna la solidarieta’ non sa neanche dove sta di casa…..fidati…
E chiarisco… spesse volte, nelle parole di Serenella Fucksia vi è un sottotesto che non si coglie se non si interagisce direttamente con lei…….
Non ha le finezze del politicante….. e lascia spazio ad associazioni spontanee che si comprendono solo laddove vi è vissuto comune e comuni connotazioni … e quindi intimità..
Non è quello, però, il ruolo del politico……
Serenella Fucksia è persona di rara sensibilità…e spontaneità……
No. La 194 non si tocca.
Mai abortito, ma la 194 non si tocca,
«La legge 194 può considerarsi una sconfitta e non una vittoria per tutte le donne». Una dichiarazione choc pronunciata sabato a Osimo da Serenella Fuksia, capolista al Senato per la lista Grillo.
Io voto M5S,,,ma questa dichiarazione è semplicemente vergognosa e denota scarsa intelligenza e sensibilita’… ignoranza e poca conoscenza della storia delle donne…lo dico senza paura la tipa è una cretina.
noname, non mi va di rispondere a intrepidi anonimi, ma faccio un’eccezione: immagino che lei sia un inossidabile elettore del partito in questione. Allora mi chiedo se non si sente tradito da esponenti della sua organizzazione che vengono meno a impegno di rappresentanza dei cittadini che hanno votato un referendum, al rispetto di leggi dello Stato, alla lealtà nei confronti delle istanze di dignità delle donne, ai principi di laicità. Immagino che non si aspettasse al momento del voto che il suo partito avrebbe avuto un atteggiamento perfettamente coincidente con la destra. Io non mi ero illusa, quindi non sono disillusa, ma lei dovrebbe esserlo. E non mi illudo nemmeno sulle convinzioni del movimento 5 stelle che non ha certamente posizioni univoche. Quindi come dioce Francesca “voi chi”? magari firmando
Voi chi? Noname? Voi chi…….
Insomma, un’altra occasione per dare la colpa di tutto al PD. Ma intanto voi: http://www.informarexresistere.fr/2013/02/18/marche-la-grillina-che-attacca-la-legge-sullaborto/#axzz2LGAS2KBK