Anna Lombroso per il Simplicissimus
“Sono onesta e non mi dimetto. Non sono una cittadina infallibile ma una cittadina onesta”.
Si fa scudo delle 38 medaglie e del sostegno di tanti che l’invitano a continuare. E’ proprio offesa.
Berlusconi e non solo fanno scuola: ha un piglio sprezzante e scandalizzato, la Idem, invita a non disturbare la ministra, che anche da vogatrice aveva ben altro da fare, fa infatti parlare il suo Ghedini personale, che mette in campo il ravvedimento operoso e denuncia l’immancabile montatura mediatica. E poi in Germania “nessuno si sarebbe dimesso per una cosa simile”.
Non fosse già cittadina italiana dovremmo dare la cittadinanza onoraria alla Ministra delle Pari Opportunità. E al contempo denunciarla per abuso di titolo, come caso esemplare ed emblematico di sfruttamento di opportunità dispari, di occasioni disuguali, di possibilità differente e discriminante, neanche la sua palestra fosse una cappella votiva, una chiesetta meta di pellegrinaggi e nemmeno l’esibizione di meriti sportivi potesse esimere dal rispetto delle leggi, dall’osservanza delle regole, come finora spettava solo a magnati della televisione. La verità, e ne abbiamo di casi sotto agli occhi, è che appena si approda al potere – e si direbbe non ci sia strada virtuosa per arrivarci – si cade preda della certezza inaffondabile di aver meritato l’incarico e la funzione che si è chiamati a svolgere, incontrastabili, inviolabili e inconfutabili come un dogma, come una “santità”, come un imperio.
In effetti non si comprende come si permettano i sudditi di mettere in dubbio “insapute” cristalline, distrazioni veniali, per non dire di disinteressi che denunciano una vezzosa superiorità, un distacco comprensibile e originato dall’affaccendarsi nobile e dallo spendersi per la fama, la gloria e il bene del Paese.
Si, la signora Idem ha adottato gli usi e le consuetudini del paese ospite, magari limitando la sua rivendicata onestà alle competizioni sportive: non si sarà certo dopata, non avrà magari puntato alle scommesse clandestine, non avrà stordito con una micidiale pagaia una concorrente. Ma poi ha approfittato di quella leggiadra, unanime e aerea confusione creativa, tra condoni, scudi e ravvedimenti operosi, che equipara generosamente atti illegali, infrazioni criminose e maleducate inopportunità.
Nelle more di semplificazioni, gestioni delle emergenze, fare e disfare, ho perso il conto delle misure a beneficio di cittadini e imprese che non sono in condizione di pagare le tasse, ma ricordo bene invece che la busta paga di gennaio dei terremotati emiliani era stata disinvoltamente svuotata a fini fiscali, ricordo quanti affittuari si accingano ad occupare case vuote, perché vengono cacciati dai loro alloggi di enti crudeli e avidi, per non parlare dei sucidi tramite mutuo capestro.
Non è sportivo, signora ministra, approfittare dell’handicap di una condizione di privilegio esaltata da meriti olimpionici, non è “opportuno”, signora ministra, beneficiare di uno status che la rende impari in quanto superiore ai cittadini, non è leale, signora ministra, vincere seguendo la corrente delle disuguaglianze che travolge quelli più esposti, più deboli, gli ultimi, donne e bambini magari, cui non spettano scialuppe e salvagente.
E non è nemmeno ”tedesco”: in Germania hanno scaricato prontamente un presidente gradito alla Cancelliera per aver scopiazzato la tesi di laurea. Mentre qui le tesi taroccate hanno piena cittadinanza, come le campionesse disinvolte, i sottosegretari che comprano a prezzi d’occasione case terremotate al Colosseo, luogo topico della retorica dell’insaputa a lei così gradita. E dire che l’unica ricaduta accettabile dell’essere un protettorato commissariato dal suo Paese, potrebbe essere proprio una certa teutonica intolleranza calvinista nei confronti di comportamenti moralemente poco “opportuni”.
x Janos Boka
i tedeschi all’interno della loro nazione sono calvinisti, all’esterno molto meno…da quel che si può constatare…
x Janos Boka,
no,no…
il calvinismo tedesco per come lo intendi tu ( da quel che si capisce , nella sostanza l’austerity impostaci a livello macro economico,ed in fine micro economico, dalla Germania…) è un ipocrisia, mentre non lo è a livello di morale individuale…
tant’è che in Germania anche per meno che illeciti edilizi , un ministro dell’interno se non sbaglio si è dimesso !!
x anonimo
Anche peggio, allora. Perché si parte da una generalizzazione stereotipata (tutti i tedeschi sono “calvinisti”) – che è una falsità frutto della nostra pigrizia mentale – e con un furbo sillogismo si attribuisce anche all’interessata questa generalizzazione (è tedesca, quindi è “calvinista”). A questo punto, il gioco di prestigio. Si da per scontata la sua colpevolezza (ma non vivevamo in uno stato di diritto?) e il gran finale viene da sé: grande indignazione di autrice e affezionati lettori. La cosa paradossale è che si pretende di parlare di onestà.
Sono femministe. Rubano, e poi fanno le vittime quando vengono scoperte con la mano nella marmellata
x Janos Boka
il Calvinismo germanico come dici tu, compreso quello eventuale dellaministra, è in effetti un’ ipocrisia…questo si dice ne post, a grandi linee…
E pure un’intervista “zerbino” da Conchita De Gregorio non si nega mai a queste rampanti ministre piddine mainstream, tutte casa, palestra (che l’è uguale, grazie al suo commercialista, già questo particolare ci fa capire come siano impari le opportunità tra una precaria di azienda in dismissione e una canoista mediatica con gli amici giusti), merendina Ferrero in bella mostra, e una comparsata in qualche infotaiment di grido. Vincere Olimpiadi e gare mondiali pagaiando per qualche centinaio di metri è una bazzecola rispetto a ciò che tante anonime italiane e italiani sono costretti a sobbarcarsi per raggiungere il traguardo della minestra a cena (una minestra non fa una ministra).
Chissà chi sarà la prossima graziata, magari quella tale Caterina Marini, naturalmente renziana, che ha insultato razzisticamente i migranti della sua natìa Prato, roba da essere decorata sul campo dal buon Borghezio…
Il bello della diretta è che si incacchia pure…ostrega!!!
Ma come! Sono mesi che attaccate il calvinismo germanico e la teutonica intolleranza e adesso diventano “ricaduta moralmente accettabile”. Forse il nostro problema è la lingua italiana che ci permette di dire tutto e il contrario di tutto senza che ci dobbiamo vergognare per la nostra spudorata incoerenza. Una lingua perfetta per un popolo di ipocriti.
Articolo eccellente.
In Germania non solo l’ex ministro della Difesa Zu Guttemberg si è dimesso e non solo l’ex ministra Schavan si è dimessa entrambi per avere scopiazzato o fatto scrivere da qualche “pagato” la propria tesi di dottorato.
Ci sono anche altri parlamentari del partito FDP (liberali) tra cui anche parlamentari europei come la Koch-Merin, ai quali è stato tolto il titolo di “dottore” per lo stesso motivo.
Mi dispiace dirlo da italiano, ma abbiamo proprio un’altra linea di condotta: abituati ormai da alcuni cialtroni che una volta arrivati in alto credono di poter permettersi tutto e da galoppini portaborse e trombettieri che aspirano a tanto (ma che ancora non sono arrivati così in alto) ormai crediamo che tutto ciò sia normale o “umano”.
Che schifo ! o per dirla in tedesco “Was für ein Mist!”
L’ha ribloggato su Fabio Argiolas.
capionessa d’oro ma con faccia di bronzo
buon articolo, soprattutto nel riferimento al calvinismo anche germanico, che certo sembra non avere avuto alcuna influenza sulla tedesca “itagglianizzata”…
Tropo severo paragone con il Coso