Il male minore. Ormai da anni se non da decenni questa è diventato il sentiero interrotto della politica: ogni cosa si sceglie non perché vi si intraveda un bene, ma semplicemente perché è meno dannosa di altre o tale viene spesso ingannevolmente ritenuta.
E anche oggi ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di male minore: meglio tacere sulla vicenda Napolitano, meglio un fuoco di sbarramento e dopo il silenzio per non essere costretti ad affrontare i nodi oscuri della repubblica, quella piaga della trattativa tra mafia e stato che non riesce né a rimarginarsi, né ad apparire così grave da richiedere cure radicali. Si meglio tacere, lasciar passare la buriana, dire che il presidente della Repubblica che per inciso è anche il presidente del Csm, è intoccabile, che le sua “suasion” morale quanto un cane in chiesa per alleggerire Mancino, è solo un equivoco, qualcosa costruito sul nulla. Anche perché attraverso Napolitano vengono custodite le vergogne della Repubblica che in fondo è il male minore. E poi le ombre sul presidente potrebbero mettere in crisi il suo governo Monti che è un altro male minore. Solo che facendo finta di considerare il Quirinale non solo al di sopra di ogni sospetto, ma anche di ogni giudizio per gli interventi sul caso Mancino e sulla “trattativa”, per proprietà transitiva anche la mafia finisce per godere di questo status di intoccabilità.
Forse anche questo è considerato un male minore e si preferisce tacere, nascondersi dietro il silenzio, non firmare l’ennesimo documento per il quale molti “intellettuali” hanno sempre la penna a portata di mano. Quando uno dei mali peggiori, viene considerato minore, significa che nessuna speranza, nessuna vera prospettiva potrà venire dall’ambito del silenzio. che un’epoca è davvero finita, anche se si tenta di non farlo sapere.
TADS, Napolitano si è adeguato alla linea del partito all’epoca dei fatti d’Ungheria – se a ragione o torto è tutto da vedere, certi “movimenti rivoluzionari” sono eterodiretti e l’abbiamo visto con le rivoluzioni colorate – e poco dopo ha avuto la folgorazione sulla via di Washington DC e la fondazione della corrente “migliorista”, filoatlantica e del tutto inginocchiata ai voleri degli USA. Tant’e vero che il creatore di dittatori e di golpe militari, Henry Kissinger, quello dietro campioni della democrazia come Pinochet, Suharto, Somoza e Papa Doc Duvalier, disse che Napolitano era il suo comunista preferito. Il che è tutto un programma.
la trattativa stato/mafia è emersa perchè qualcuno ha “sbagliato”, questo è lo Stato dei misteri, delle stragi impunite, dei morti illustri senza colpevoli, degli aerei abbattuti e di un quirinale che è peggio del vecchio KGB (Oscar Luigi Scalfaro tramava più di Rasputin). Napolitano ha brindato all’invasione di Praga e Budapest, nel suo DNA esiste una concezione della democrazia molto “personalizzata” (vedi monti e mancino). E’ il presidente più presenzialista del mondo, ogni giorno appare in tv come volesse tenere sotto controllo chissà cosa e lanciare messaggi occulti.
TADS
Napolitano ha spinto pubblicamente perché il Parlamento approvi la legge bavaglio. Questo è il male minore?
Questa è la MORTE DELLA REPUBBLICA!!!
Lo stato omertoso e corrotto nasconde i suoi misfatti!!!
C.