Nadia Somma per il Simplicissimus
“Berlusconi è come il virus dell’influenza, gli italiani per guarire bisogna che lo prendano” Montanelli lo disse anni fa ma oggi temo che l’analogia del berlusconismo col virus influenzale non renda la gravità della malattia del corpo sociale e politico italiano. Più esatta è l’analogia col virus dell’aids, un virus tutto sommato debole, incapace di sopravvivere a lungo al di fuori di un corpo, ma letale nella decomposizione delle difese immunitarie. Il virus del berlusconismo si è propagato nel corpo sociale italiano decomponendo le difese immunitarie della coscienza e del pensiero in modo da annullare la capacità di pensare e di distinguere tra libertà e assenza di scrupoli, tra violazione della legge e persecuzioni della magistratura, tra espressione di sessualità, desiderio e uso di corpi altrui, tra relazione e prostituzione, tra l’essere sudditi e cittadini, tra incarico politico e autoritarismo, tra diritti e privilegi, tra tutela dei più deboli e parassitismo. Insomma molti, ancora troppi, non sanno più decodificare e leggere gli avvenimenti.
Siamo precipitati in un caos indistinto dove ogni cosa è assimilabile a qualunque altra, nulla è come sembra, e ogni cosa si trasforma nel suo opposto. Il berlusconismo in effetti non è portatore nemmeno di una ideologia come lo fu il fascismo, ma solo della capacità di decomporre ogni cosa: le istituzioni, la politica, la società italiana, una decomposizione che è stata fatta ad arte con l’uso delle parole e delle immagini. Basta pensare alla parola libertà il cui significato è stato violentato e poi svuotato. L’abbiamo sentita utilizzata oscenamente tante volte al punto che abbiamo pudore a invocarla, il nulla del berlusconismo ci ha scippato anche di quella parola ma speriamo non del suo significato.
Un esempio di arte nel decomporre e rendere indistinti gli avvenimenti è stata data ieri dal Giornale che ha mostrato l’immagine di Vendola nudo pubblicando una foto vecchia di una trentina di anni che ritrae il presidente della regione Puglia mentre corre in spiaggia insieme a due amici con questa equazione: Vendola nudo come Berlusconi, Vendola non va giudicato per le sue scelte sessuali così come non va giudicato Berlusconi, se non condannate Vendola nemmeno Berlusconi deve essere condannato. Vendola all’epoca della corsa in spiaggia non aveva nessun incarico politico, ma se anche corresse in spiaggia nudo oggi, in compagnia di due amici, c’è una macroscopica differenza con chi investito da un incarico pubblico apra la propria casa a chiunque, anche a persone legate a narcotrafficanti, violi la legge sulla prostituzione minorile e poi con il privilegio del proprio incarico faccia pressioni sulla questura affinché questa non svolga il suo lavoro. Si c’è una differenza enorme tra libertà e arbitrio, tra diritto alla privacy e senso di responsabilità.
Domenica un milione di persone, donne e uomini, in moltissime città italiane e anche all’estero, hanno manifestato in piazza chiedendo le dimissioni di Berlusconi; oggi il gip di Milano, ha disposto il rinvio a giudizio di Berlusconi, l’udienza è stata fissata il 6 aprile. Il berlusconismo non lo potevamo conoscere e quindi non l’abbiamo potuto evitare ma la coscienza civile, la capacità di pensare, l’azione giudiziaria che impone il rispetto delle leggi, sono i nostri farmaci salvavita.
Speriamo bene!!:-)
si nadia abbiamo la cura, tra heidegger e battiato, fatta di sensi alti e valori e anche di un bel po’ di amore. per la libertà e i diritti. sono ottimista