
Rottama oggi, rottama domani, alla fine si rottama anche la dignità istituzionale, ci si arrende al privato nella cosa pubblica. Ed è molto singolare che uno scafato come Renzi non si sia reso conto che andare a parlare con Berlusconi ad Arcore non sarebbe stata una mossa molto furba.
Pazienza gli errori si fanno, capita a tutti. Ma quello che un po’ mi ha impressionato e deluso è stata l’intervista a Renzi dopo il pellegrinaggio nell’epicentro del bunga bunga politics: “Sicuramente come sindaco io incontro a Palazzo Vecchio e non a casa mia. Ma, in questo caso, ho messo da parte i formalismi e sono andato oltre l’ideologia”.
Ideologia? Che cavolo c’entra l’ideologia con la correttezza istituzionale? Delle due l’una: o qui parliamo di un’ideologia che ha come suo cuore la confusione tra pubblico e privato, tra affari di Stato e affari personali, tra regole e arbitrio, l’unico senso possibile della frase e allora Renzi si sarebbe dovuto tenere ben lontano da Arcore. Oppure ci troviamo di fronte a un politico emergente in gran confusione, che spara termini a casaccio senza sapere cosa significhino.
E francamente non vorrei che si rottamasse che quel po’ d’intelligenza rimasta. Perchè polli va bene, ma anche polli di Renzi, sarebbe davvero troppo.
Il signore di Arcore, nella sua magnificenza, ha decretato che Renzi gli assomiglia, sarà dunque il rottamatore il “giovin delfino” ???
Dice il vecchio proverbio:chi si assomiglia si piglia….
Si è comportato come un bamboccio, tutto ringalluzzito perchè è stato invitato a casa del capo. Si deve essere sentito importante; largo ai giovani va bene, ma non ai bimbetti.
eheheh vero!
Più che lardo al ladro
Tanto van i polli al lardo che ci lascian lo zampino?