Di solito non apprezzo molto la versificazione. Ma questa volta faccio uno strappo alla regola per le parole di un’amica ungherese, che mi sembrano significative.
Agi Berta per il Simplicissimus
Noi dell’est siamo
una massa amorfa,
senza lingua
e senza identità.
La biancheria dei profughi
appena qualche decennio fa
esposta in una mostra
a Trieste a testimoniare
la nostra miseria.
Poi la festa:
benché stiamo qui
da mille anni, di recente
bandiere colorate
annunciavano la lieta novella:
benvenuti in Europa!
Grande festa
per uno spostamento
mai avvenuto.
Brindisi, marce militari,
abbracci e baci,
un bello e allegro funerale
per un mondo sepolto,
senza autopsia però!
Ora, la biancheria delle
nuove puttane bionde,
delle tenere badanti
dei rumeni arrabbiati
o degli aspiranti suicidi in nero
è perfettamente allineata.
Benvenuti in Europa!