Ricordate il sottosegretario Giovanardi? Sono sicuro di sì, è l’uomo antidroga, quello che abbaia come un mastino ogni volta che uno comincia una parola con “dr”: si sa, i mastini vi fanno prendere un coccolone se passate davanti al cancelletto di una casa, salvo poi papparsi tutte le polpette avvelenate di eventuali ladri. Ma lui è fatto così, non ci possiamo fare  nulla.

Per questo il sottosegretario che ha apprezzato il pestaggio a morte di Stefano Cucchi, sostenendo che essendo drogato se l’era voluta, oggi ha applaudito il senatore Di Girolamo dopo l’addio al Senato: “per il lato umano”, ha detto poi mugolando.

Che meraviglia,  abbiamo appreso che Giovanardi è cieco e disumano con i consumatori di droga, ma è facile alla lacrima se appena uno è sospettato di far parte di una organizzazione volta al commercio internazionale di droga. Un sottosegretario la cui intelligenza è pari alla coerenza.

Comunque fa piacere scoprire che, a volte, dietro una faccia burbera e uno sguardo ottuso, si cela un animo tenero. Per questo Giovanardi meriterebbe di essere chiamato il miglior amico dell’ uomo. Solo bisognerebbe addestralo bene.