Triste giornata per l’ecatombe di Haiti. Ma triste giornata anche per i terremotati abruzzesi comparse e vittime della sceneggiata dell’efficienza. Triste giornata anche l’Italia dove il sisma de L’Aquila ha stabilito un “modello”di intervento che dall’emergenza sta passando alla normalità. Costruzioni,opere, piani  affidati senza gara e senza controlli non solo dalla Protezione civile e dal divo Bertolaso, ma anche dai singoli dicasteri. Perché l’emergenza non manca mai. E così il ministro ad personam di Berlusconi., Angiolino Alfano, si accorto che le carceri sono affollate in maniera disumana: perciò  ha varato un progetto di nuovi istituti di pena la cui costruzione dovrà essere approntata in tutta fretta. Quindi con scelte totalmente a discrezione del ministro e del governo.
Ma anche la ministra Prestigiacomo si è accorta che gli stanziamenti per l’ambiente sono stati ridotti dei due terzi e quindi propone la nomina di commissari straordinari che potranno sostituire i poteri locali nell’affrontare i problemi. E udite udite, con compensi proporzionali all’entità delle opere da realizzare. Una vera garanzia per spendere male e di più.
Il terremoto è stata una grande occasione per l’affarismo di stato. La vera emergenza per la quale non abbiamo una protezione civile.