Oggi permettetemi di lasciare un po’ da parte la cronaca per parlare dello smarrimento e dell’incredulità che prende tutti gli occidentali quando avvertono che il potere reale sta tramontando e ormai viene via via ceduto ad altre parti del mondo. Uno sgomento che arriva dopo quasi 5 secoli di dominio incontrastato, ma che non è affatto un unicum nella nostra storia: per circa 700 anni dopo la caduta dell’impero romano, che peraltro non riuscì mai a penetrare in Persia o nelle grandi pianure sarmatiche, il Mediterraneo fu dominato dagli arabi che vennero contrastati solo a partire dal 1200 soltanto da Venezia e Genova le quali permisero l’avventura predatoria delle crociate che ben poco avevano a che vedere con elementi autenticamente religiosi. Tuttavia non appena si formarono piccoli regni orientali ci fu l’invasione turca e si dovette arrivare a Lepanto per arginarne la spinta. Solo con la scoperta delle Americhe e lo sfruttamento delle sue immense risorse l’occidente ha avuto uno sviluppo scientifico, tecnologico e demografico che ha permesso il suo dominio planetario fin o a oggi.
Ora è evidente che questo vantaggio non esiste più eppure così come i romani ci misero circa un secolo a capire che l’impero era solo un ricordo, rifiutiamo in radice l’idea di non essere più i padroni del mondo e come in certe sindromi, per esempio quella detta di Napoleone ( vedi nota) provocata da un senso di inferiorità dovuta alla bassa statura, c’è un totale rifiuto della realtà se essa non obbedisce alle proprie aspettative, come stiamo vedendo con la guerra in Ucraina dove si è superato qualsiasi limite di grottesco pur di nascondere la sconfitta. Quando si studiava storia – ora non credo se lo si faccia più – eravamo abituati a discettare del sistema feudale, della lotta delle investiture, delle campagne militari, della religione, delle cattedrali, dei Franchi e dei Longobardi, degli generali bizantini castrati ( per non avere distrazioni), degli imperatori che si facevano incoronare a Roma capi del Sacro romano impero o andavano a Canossa, ma tutto questo si svolgeva su un territorio piccolissimo che comprendeva Francia, Benelux, una parte della Germania e l’Italia settentrionale, insomma il territorio segnato in verde nell’immagine di apertura. Tutto il resto era come se non esistesse, salvo la lontana Bisanzio con la quale tuttavia c’erano grandi attriti perché non era disposta a riconoscere la primazia occidentale. I barbari che per secoli si erano accalcati feroci, ma anche timorosi contro il limes romano avevano introiettato un’idea dell’impero universale che mantennero anche una volta divenuti padroni e sconvolto tutte le istituzioni e le forme romane. E continuarono a considerare i territori in cui erano finalmente dilagati come il centro del mondo attorno a cui doveva girare la Terra e il cielo. Poco importava che si trattasse un modesto territorio che al massimo avrebbe potuto essere una provincia dell’impero Sasanide o Mogol .
Nei secoli successivi non è che questo questo territorio si sia esteso più mdi tanto vi sono aggiunte la penisola iberica, le isole britanniche, i Balcani lasciati liberi dall’impero turco e la Scandinavia che tuttavia è scarsamente abitata, più i reperti sarmatici della guerre contro la Russia. Certo poi lo scettro è passato al di lì dell’Atlantico dove almeno c’erano vasti territori che con ancora più forza pretendevano sempre di essere l’impero universale, visto che tra l’altro gli americani hanno la spiacevole tendenza a considerarsi gli eredi diretti dell’impero romano con il quale non c’entrano nulla. E tuttavia se le Americhe avevano ingrandito di molto il territorio di quello che adesso chiameremmo occidente, dal punto di vista demografico le cose intorno alla seconda metà dell’Ottocento hanno cominciato a mettersi a mettersi male: all’inizio del secolo scorso la sola India ( che allora comprendeva anche Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka), aveva gli stessi abitanti dell’Europa (senza la Russia), del Nord America e dell’Australia, messi insieme. E tuttavia una lunga tradizione storico e culturale ha impedito a lungo al Regno Unito di percepire l’assurdità della situazione di avere una colonia che ha dieci volte gli abitanti delle isole britanniche, così come oggi gli Usa sembrano non comprendere che avendo una piccola, percentuale della popolazione mondiale senza più nessun significativo vantaggio tecnologico, non possono più fare il poliziotto o meglio ancora il gangster del mondo. Prima o poi dovremo dismettere l’idea di essere al centro del mondo e di realizzare di essere diventati la periferia. Noi già ci dovremmo essere abituati visto che lo siamo dalla seconda guerra mondiale e tuttavia ancora l’idea ci repelle a tal punto da fare di tutto per essere anche una periferia povera
Nota Questa della sindrome di Napoleone che può colpire uomini bassi è una cosa curiosa, anche perché Napoleone non era affatto basso: con 1,70 di statura era di 3 centimetri i più alto della media dei suoi tempi. Furono gli inglesi a creare questo mito del Napoleone basso perché si prestava ad ogni tipo di vignetta ed era comunque un modo per sminuire l’avversario. Ma Bonaparte era alto esattamente quanto l’attuale premier inglese Sunak e due centimetri più alto di Churchill che tuttavia vivono e hanno vissuto in epoche in cui la statura media è superiore di molti centimetri rispetto all’epoca napoleonica.
Questo post ha un grosso merito, mette in evidenza che c’ è una continuità tra la forma di dominio sociale, a base imperialista, che ha connotato l’ occidente per molti secoli
Ma al contempo questo post smentisce e contraddice la tesi di fondo dell intero blog, cioè che le società occidentali avessero avuto un assetto tutto sommato accettabile, fino all’ avvento del neoliberismo, il quale sarebbe apparso improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, come potrebbe essere un improvviso sbarco dei marziani
Invece , questo post riconosce una continuità storica del sistema di dominio occidentale, rispetto al quale il neoliberismo e l’ ultimo stadio di sviluppo, la fase senile di un unico continuum, il quale ha avuto come momento centrale di forza il capitalismo
Per cui, criticare solo il neoliberismo non ha senso, sarebbe come come criticare solo la vecchiaia di un serial killer, e voler salvare la parte centrale della sua vita
E già nel rapporto mercantile semplice che il denaro e’ una astrazione che fa le veci di un valore d’ uso, una astrazione da intendersi pro come reale
A partire da questo germe, necessariamente l’ astrazione va avanti, c’è chi tesaurizza, ma il tesoro oltre un certo limite deve essere impiegato se no perde valore ( nessuno ne richiederebbe quota parte, sarebbe in eccedenza allo scambio da cui nasce)
Il tesoro diviene capitale usuraio, ma il capitale usuraio richiesto dall ‘ artigiano per acquistare mezzi di produzione ( tipicamente nel medioevo) , prende il controllo dell’ ‘ artigiano insolvente, scopre di poter gestire esso stesso i mezzi di produzione
Con l’ età moderna , il denaro in quanto valore di scambio, si separa pienamente dal valore d’ uso ( il quale è merce, ed una merce particolare, la forza lavoro
L astrazione del denaro si e fatta sempre più astratta , divenendo in epoca moderna il vero e proprio capitale, che come sua controparte ha la forza lavoro, quella che valorizza il capitale stesso
(sfruttamento, lavoro comprato per quella sussistenza dell’operaio che lo svolge, ma appropriato per un tempo di lavoro maggiore, il plusvalore estorto all operaio
Ma , poiché la tecnologia e’ un costo, e riduce la proporzione degli operai ( forza lavoro) rispetto alle merci prodotte, il capitale non viene valorizzato a sufficienza , appunto riducendosi la base operaia da cui estrarre plusvalore
Il capitale diviene una astrazione che ha perso il nesso residuo con la base materiale, la forza lavoro, ossia la astrazione che e’ il capitale ha raggiunto lo stadio del capitale del tutto astratto fino al punto di divenire capitale fittizio,
A questo punto una astrazione totale, il capitale fittizio, ciononostante del tutto reale ( e Marx che parla di astrazione che si fa reale) comanda sulle persone in carne ed ossa, capitalisti compresi,
Il mondo diviene un mondo invertito, un esempio che a molti sarà grato, non si fanno le medicine per curare le malattie, ma si fanno le malattie per produrre le medicine ( o i vaccini)
Appunto , la astrazione che e il capitale, comanda sulla nostra concretezza
Inutile illudersi di tornare al capitalismo del benessere, questo sistema ha compiuto il suo ciclo storico e va sostituito con un ordine sociale nuovo, che inverta la inversione che e il capitalismo, rimettendo il mondo con i piedi per terra
Altro che ucraina , o brics e Cina ( anche la Cina produce debito e capitale fittizio, basta informarsi )
Magari fosse solo il neoliberismo….
Se uno scambia il film agorà x storia,può credere a tutto.
Anche che non furono i parabolani ( setta eretica), a uccidere la consigliera del prefetto oreste( cristiano).perché non potevano colpire direttamente lui.
Omicidio condannato da cirillo( dottore della chiesa)e le notizie del fatto le dobbiamo a sinesio ( cristiano e poi vescovo),allievo di ipazia.
Si può vedere (!) :
Tragedia implicita in esistenza… se no domini corri concreto rischio… esser dominato!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Lo sfascio della sanità pubblica …
https://infosannio.com/2023/09/16/al-pronto-soccorso-avremo-ancora-i-codici-rossi-o-i-codici-delle-carte-di-credito/
Si può obiettare :
Ad anonimo storico che dice Jorge non ti fingere anonimo
E chi si finge alcunche’…
Lo si vede lontano un miglio che certi commenti sono di Jorge,
I commenti tuoi poi, lo si vede a distanza di 200 miglia che sono tuoi
Anonimitaet
io vedo del fanatismo dietro tutte le guerre dell’ultimo millennio (e per ignoranza non posso dichiarare un tempo più lungo)
Questo fanatismo lo faccio risalire all’antico testamento, che ricordo a malapena, dove ad un certo punto questo magico comunicatore dichiara, in parole povere, ” vedi quanti popoli ci sono nel mondo…..vedi quante lingue diverse essi manifestano….ne sono più di quanti granelli di sabbia compongono le coste dei mari……ebbene sappi che un giorno riunirò tutti i popoli della terra in un unica nazione ed essa sarà il mio regno”
adesso mettiamoci nei panni di un gesuita o di un ebreo, fancazzisti, che nella vita hanno vissuto dentro una lugubre stanza senza vivere altra esperienza se non quella dettata da i libri “sacri”.
poi non possono esporsi se no gli crolla l’inganno ma comunque si capisce come mai gobbles era un gesuita, mattarella draghi conte kissinger brezinski e infiniti altri sono usciti tutti
da scuole gesuitiche e, guarda caso, messi in quei posti di potere…..chissà cosa è veramente successo a causa di questo delirio per il dominio del mondo “a tutti costi e in nome di ddio. (chiudo qui che è meglio
Condivido quasi tutto ad eccezione della affermazione che il prestigio scientifico si sia sviluppato dopo a scoperta delle americhe. Gran parte dello sviluppo scientifico e culturale lo dobbiamo agli arabi che lo diffusero molti secoli prima delle americhe. Grazie per avermi accettato nel gruppo. Buon lavoro.
ma perchè gli indiani che introdussero lo zero in matematica noo? (permetteva di fare operazioni come la somma o le moltiplicazioni mettendo i numeri in colonna e non tramite il pallottoliere)
Veramente giacomo veneto traduce dal greco a mont saint michel Aristotele 60anni prima che lo facesse Gerardo da Cremona a Toledo.
E la maggior parte delle traduzioni,per così dire,arabe,furono fatte da ebrei o cristiani che,in molti casi,finsero di essersi islamizzati.
I libri,gli arabi,li bruciavano.
Come disse Omar, che fece incendiare da un suo generale la biblioteca di Alessandria,perché se era scritto sul corano,gli altri libri erano superflui,se contro,inutili.
Su mito dell’andalusia sotto il dominio arabo,leggersi fanjul garcia,accademico di Spagna.
Così si capisce bene l’apporto alla cultura di costoro.
Prossimo alllo 0.che era indiano.
Buonanotte
ma come….non fu cirillo, che fecero poi santo, a far prima scuoiare viva per la strada ipazia e poi bruciare la biblioteca di alessandria, dove lei insegnava ??