Tutto prima o poi finisce, ma è anche vero che è molto difficile capire per tempo quando qualcosa è al tramonto, quando le logiche che sorreggono un mondo cominciano a cedere: anche quando i segnali si fanno chiari e le prove si accumulano se ne hanno le prove c’è una forte resistenza a vedere con chiarezza e lucidità le cose . Così è accaduto all’Europa che si è talmente immedesimata nella sua dimensione di colonia militarmente occupata dalla seconda guerra mondiale, che alla fine ha pensato che nessun parte del mondo potesse o dovesse sfuggire a questa condizione. Dopo la stagione del dopoguerra in cui la costruzione di un’unione continentale era pensata come politicamente autonoma e rivolta alle politiche sociali, una volta caduto il muro di Berlino si è trovata fra le zanne di Washington senza alcuna possibilità di gioco di sponda, ma invece di combattere per rappresentare un’altra versione di occidente si è arresa subito, tanto più che le quinte colonne del neoliberismo e dell’imperialismo avevano ormai occupato praticamente tutte le posizioni di rilievo e sbraitavano da tutte le postazioni dell’informazione.
Del resto non si era alla fine della storia? Non era il sistema della disuguaglianza che aveva vinto per sempre? E non era evidente che le forze socialiste stavano rapidamente entrando dentro questa sistema rimediando ai loro peccati diventando degli oltranzisti della nuova fede? Perciò adesso sembra davvero impossibile che tutto questo stia crollando, che sia davanti a un paradiso perduto, nonostante che anni di impoverimento strisciante, di sempre maggiore precarietà, di caduta della vita civile e infine di due anni di pandemia puramente narrativa, di vaccini obbligatori con le loro reazioni avverse, di criminale divieto di cura non avessero già messo a nudo la situazione e l’intima corruzione di una società che svende il proprio consenso per pochi spicci E sembra impossibile che l’Europa abbia favorito in tutti i modi lo scoppio di un conflitto sul suo stesso territorio e che per fare questo abbia posto le premesse del proprio suicidio economico forse pensando che il resto del mondo avrebbe dato il proprio assenso all’operazione anche se obtorto collo e invece non ha fatto altro che porre le premesse per la distruzione del potere imperiale a cui si è accodata. Nel momento stesso in cui si è costretta la Russia ad intervenire si è come rotto un incantesimo che fino ad ora aveva impedito di smascherare la “bolla” occidentale che è economica, che è politica, che è sociale, che è civile e in qualche modo anche militare. Il consenso universale contro Mosca non si è per nulla coagulato e oggi solo l’anglosfera e il resto degli europei ha posto sanzioni contro la Russia che sono poi sanzioni auto punitive. La mossa geniale della vendita di energia in rubli o comunque su banche fuori dalla giurisdizione occidentale dove i soldi possono essere sequestrati e rubati, è stato anche l’inizio della fine del regime di dollarizzazione del mondo che in sostanza ha permesso fino ad ora all’impero di sopravvivere.
Forse mezzo secolo fa sarebbe stato quasi ovvio comprendere che è difficile porre sanzioni al più grande paese produttore di energia e di minerali essenziali dicendo che se non accetta di piegarsi sarà punito con il rifiuto di comprare le cose di cui i ricattatori hanno bisogno: una cosa assurda ma che è parsa praticabile agli idioti che detengono il potere, adusi a pensare che l’economia finanziaria e immateriale sia tutto. E intanto in Occidente si stanno accumulando molte idee, sistemi e istituzioni morte. Il green new deal (uno schema escogitato da persone che non conoscono né la fisica né l’aritmetica) arrostisce sul carbone, il Great Reset, il Build Back Better (qualunque cosa sia) e “l’ordine internazionale basato su regole” stanno intasando la via del futuro senza più avere alcun senso , ma continuando ad essere l’ostinato grido di battaglia della cupola economica che a tutti i costi vuole sopravvivere al proprio fallimento: bisognerebbe sgorgare queste strozzature, ma si aspetta come ipnotizzati che la gigantesca piramide del debito dollaro/euro/yen inizi a crollare. Nel frattempo il mondo sta anche aspettando con il fiato sospeso che un sacco di utili idioti e inutili esseri umani scompaiano dalla vista: la caduta del pomposo buffone di Boris Johnson è stato soltanto l’inizio, ma adesso tocca a Scholz, a Macron, alla von der Leyen con i suoi vaccini della vergogna, a Draghi che ha seguito a ruota Johnson e a Zelensky. Per Biden il discorso è un po’ diverso essendo la dimostrazione vivente ( si fa per dire) che non importa chi sia il presidente Usa, che può anche essere lo scemo del villaggio, anzi che non c’è più bisogno di un presidente, bastano i poteri grigi, la mano invisibile che toglie ai poveri per dare ai ricchi.
Tutto prima o poi finisce. Ma la questione è in questo caso un’altra: vogliamo rimanere sotto le macerie o vogliamo cominciare a scansarci ?
A proposito di macerie… noi dobbiamo ancora toglierci di dosso quelle… di muro di Berlino che ci è improvvidamente caduto addosso nell’89…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Era libertà condizionata da invisibili sbarre… solo ora ce ne stiamo rendendo completamente conto…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
EH …
https://twitter.com/EmeiMarkus/status/1547533332304596992
tutto perfetto, ma lo Yen in realtà ha dei fondamentali diversi. Da un lato il debito nipponico è tutto in mani nipponiche (lo stato deve ai propri cittadini, non all’estero), dall’altro hanno una bilancia commerciale sana (come lo era stata la germania pre-tafazzi) : importano molta energia e materie prime, ma riescono ad aggiungerci molto valore producendo alta tecnologia, per cui il Giappone non collasserà economicamente (militarmente deve stare molto attento a non tirare troppo la corda, e si spera abbia imparato le lezioni)
Senti, mani nipponiche, tu sei quello che ha apertamente riconosciuto che questo e’ un sito acchiappaclicchete, si’?
musil.. che bella letteratura, la crisi del mondo mittel-europeo……
Dopo la stagione del dopoguerra in cui la costruzione di un’unione continentale era pensata come politicamente autonoma e rivolta alle politiche sociali…….
Ecco l’ennesima illusione piccolo borghese ,una volta il capitalismo ci voleva bene !! L’unione europea è stata voluta dagli Usa, che gia col piano marschall stabilivano di finanziare alcune rami industriali in un paese ed altri rami negli altri, cos da evitare “du plicazioni”, . Gli Usa organizzavano una geografia economica funzionale concentrazione dei capitali ( è un processo inseparabile dal ca pitalismo), ed al maggior ruolo della valuta statunitense. Una unione europeo che distrusse settori agricoli ed artigianali, abbasso i salari in germania francia Inghilterra ad opera di noi italiani (i cinesi di allora). Tantè che le forze sindacali e di sinistra, gli amici del popolo sovranisti ante litteram, erano ferocemente contrari all'”euroa dei mono poli”
Qualcosa di simile a quello che è avvenuto su più larga scala con la globalizzazione
Ma la soluzione era in avanti ( enon tornare ai ceti premoderni, come anche oggi vuoli il Simlicissimus)
Infatti, di li a poco l’aumento del lavoro nell’industria moderna, la correlata scolarizzazione di massa, provocarono il maggio francese, il 68 o peraio in italia ( mano noto ma anche in germania etc). Dipese da queste rivendicazioni, sul terreno più avanzato creato dal capitale, l’arrivo di quei miglioramenti sociali che il simplicissimus attribuisce alla Unione economica Euro pea.( piccolo borghese che non crede alla lotta di classe perché si sente piccolo si, ma comunque borghese)
Anche oggi, alla crisi della globalizzazione, bisogna porsi sul terreno avanzato creato dallo stesso ca pitale, ed arrivare ad una maggiore socializzazione
Esempio semplice Huber aspropria i tassisti ?, Bisogna socializzare l’intera piattaforma Huber e gestirla per soddisfare i bisogni, ed altrettanto altri tami verso che lavora su Huber
Invece che questo (socialismo) il Simplicissimus, con la sua logica piccolo borghese (magari faccio un unesem pio -in forma di favoletta- ma per esemplificare il problema epocale) Egli vorrebbe tornare ai tassisti padroncini individuali, che pero in quanto piccoli devono comunque lavorare troppo per guadagnare poco, e non possono comprarsi dei tass’i comodi e moderni praticando un prezzo molto basso a noi utenti ( il loro autosfruttamento non ripaga il costo della tecnica, il tassi moderno, prima che debbano comprarne uno nuovo,.
A meno che…per evitare questo peso eccessivo della tecnica , al posto di tass’ moderni non si torni ai tassi Fiat 500 (scomodità sudore) , che invece il Simplicissimus ci ha spiegato di rimpiangere in un recente post sulla canea delle vacanze estive – tutti negli stessi giorni – tutti ad ammorbare il prossimo con i panini al salame fetidi di estate –
La tecnica – Fuori dal suo uso capitalistico, non va rifiutata, rifiuto necessario se si rimpiange – da piccolo borghesi, – le attività individuali del tempo che fu ( tanto poi il capitale i piccoli borghesi li coopta, ma per la grande maggioranza resta l’inferno ( gia ci siamo). Il socalismo è l’unica via di uscita
Senti, zio di Diego Fusaro, ma stai parlando di Uber o di Humbert Humbert
Perfetta descrizione di una Babele mentale dell’Occidente dove il vero regista e’ un Al 9000 paranoico e distruttivo.
Resta l’impotenza cosi’ ben descritta da R. Musill, alla viglia della 1a guerra mondiale, con il suo L’uomo senza qualita’.