Negli Usa un’equipe medica, guidata dallo specialista in medicina materno-fetale James Thorp, ha chiesto il divieto dei vaccini contro il covid in risposta ai nuovi preoccupanti segnali di farmacovigilanza provenienti dal Vaers riguardo all’uso dei sieri genici  nelle donne in età fertile. Si tratta di dati inquietanti e ancor più allarmanti se si pensa che il Vaers (Vaccine Adverse Event Reporting System) è un sistema statunitense di raccolta passiva di dati sulle reazioni avverse per cui i numeri di cui dispone non rappresentano che la punta dell’iceberg. Ora è già ampiamente noto  che i preparati genici a mRna sono associati ad un aumento delle irregolarità mestruali , aborti spontanei, anomalie cromosomiche fetali, igromi cistici fetali, malformazioni fetali, arresto cardiaco fetale, aritmie cardiache fetali, anomalie della malperfusione vascolare fetale, test di sorveglianza fetale anormali, modelli di crescita fetale anormali, trombosi placentare e fetale, se non altro al confronto con le vaccinazioni tradizionali e in particolare con quelle antinfluenzali.  Si tratta di un terreno scientificamente ed eticamente  segnato dalla corruzione perché è ben noto che gli studi clinici sui vaccini fatte dalle multinazionali del farmaco per ottenere l’approvazione di emergenza avevano escluso le donne incinte, eppure si è consigliato egualmente la vaccinazione con l’argomento che non c’erano prove che potesse essere pericolosa. Prove che non esistevano semplicemente perché nessuno le aveva cercate a eterna vergogna della pseudoscienza che qualcuno prima o poi dovrà in  qualche modo punire . Ad ogni modo  ecco la mappa più specifica di questa situazione:

  •  sanguinamento uterino anormale (irregolarità mestruali) è 1000 volte più comune
  • Gli aborti spontanei sono 50 volte più comuni
  • Le anomalie cromosomiche fetali sono 100 volte più comuni
  • Le malformazioni fetali sono 50 volte più comuni
  • Gli igromi cistici fetali (una grave malformazione) sono 90 volte più comuni
  • I disturbi cardiaci fetali sono 40 volte più comuni
  • Le aritmie cardiache fetali sono 50 volte più comuni
  • L’arresto cardiaco fetale è 200 volte più comune
  • L’errata perfusione vascolare fetale è 100 volte più comune
  • Le anomalie della crescita fetale sono 40 volte più comuni
  • I test di sorveglianza fetale anormale sono 20 volte più comuni
  • La trombosi fetale nella placenta è 70 volte più comune

il dottor James Thorpe sottolinea il fatto che tutti questi esiti indesiderati sono statisticamente significativi ovvero  c’è meno di 1 possibilità su 10.000 che essi si verifichino per caso  e senza alcuna relazione con l’iniezione di sieri genici come di solito si sente rispondere dai complici del vaccino. Spettava ai produttori di vaccini, alla FDA, al CDC, all’American College of Obstetrics and Gynecology, alla Society for Maternal-Fetal Medicine e all’American Board of Obstetrics and Gynecology raccogliere questi dati sulla sicurezza prima di utilizzare questi pericolosi pseudo vaccini  in gravidanza. e ancor prima sarebbe stato necessario fare studi approfonditi sugli animali. Insomma pur di vendere e di costruire intono ai vaccini un sistema autoritario le istituzioni di controllo hanno violato la regola d’oro della gravidanza: nessuna nuova sostanza, sia essa un integratore alimentare, un farmaco o un vaccino,  dovrebbe mai essere utilizzata in gravidanza a meno che non siano disponibili dati a lungo termine. Ora i vaccini COVID-19 stanno facendo sembrare i precedenti disastri ostetrici con dietilstilbesterolo (DES) e talidomide come robetta secondaria.