La velocità e la portata totalitaria delle misure anti-russe, l’intensità della censura propagandistica che ha catturato l’Occidente non può sorprendere del tutto dopo ciò che è accaduto con la pandemia, ma porta quella lezione ad un altro livello, perché qui non esiste un problema sanitario che può essere usato per spacciare come provvedimento umanitario la repressione della libertà e di qualunque dissenso anche dall’assurdo, ma esiste un regime di guerra senza che una guerra sia stata dichiarata: ovvero viene pienamente allo scoperto quell’ordine nuovo del capitalismo che è stato preparato a lungo e che oggi si mostra in tutta la sua realtà con democrazie completamente svuotate di sostanza e un’antropologia degradata completamente sottratta a una dimensione sociale e dunque incapace di reagire. Tutto questo è arrivato lentamente, si è insinuato dentro di noi come un ospite temporaneo man mano che le speranza di un tempo venivano demolite e invece è diventata un’ usucapione. Subito dopo la caduta del muro di Berlino, le persone di buona volontà si erano scioccamente innamorate dell’annunciata ” fine della storia ” e del glorioso trionfo sempiterno della “democrazia liberale”, mentre in altre parti del mondo, anche quello vicino dei Balcani, si stava preparando qualcosa di oscuro e sinistro che veniva nascosto da omelie politicamente corrette che invocavano “diritti umani”, “democrazia”, ”integrazione europea” e “pace”, insomma un meccanismo retorico diplomatico e mediatico per legittimare il diritto dell’Occidente di definire ciò che è buono e ciò che non lo è e di imporre gli interessi delle proprie elite ovunque possibile.
Si trattava e si tratta di una versione modernizzata del ” fardello” dell’uomo bianco – in qualche modo già tematizzato da Max Weber grande sistematore ideologico del capitalismo – che poteva essere ampiamente usato come terreno di coltura per il globalismo, la visione nella quale l’ elite quasi interamente anglosassone- distrutta ogni forma di governo rappresentativo – diventava una nuova classe feudale. Il mix di retorica e cinismo si rivelò vincente durante tutta la vicenda jugoslava, visto che tutto il peggio , poteva essere efficacemente nascosto con il meglio: si distruggeva e si bombardava per la democrazia dopotutto. E tutto questo agli ingenui e ai disinformati appariva come una forza per il bene e a coloro che si sentivano disorientati per il crollo dell’Urss appariva come un’ occasione imperdibile per una resa senza condizioni che non apparisse come tale. E’ stato proprio sulle ceneri della Jugoslavia che si sono formati i cardini dell’universo declamatorio nel quale siamo vissuti fino a qualche tempo fa: la Nato indispensabile, la bontà dell’Europa, il ruolo filantropico dell’occidente. Cosa permette a qualche squallido idiota che gli Usa in quanto democrazia hanno diritto all’imperialismo, cioè alla violenza. Un assetto di discorso pubblico che per funzionare davvero aveva assoluto bisogno di essere tenuto assieme da un universo di menzogne: e anche qui la Jugoslavia ha fatto da grande laboratorio visto chegli incessanti raid aerei contro la popolazione civile furono attuati dietro il pretesto di usare la violenza come “prevenzione del genocidio” in Kossovo di cui nessuna prova è mai stata presentata nei 23 anni successivi. E’ in quel periodo che è stata messa a punto la conquista totale dei media come momento strategico indispensabile.
La Jugoslavia è stata anche il tassello inziale di quella corsa ad est che la Nato ha intrapreso e che oggi ci ha portato alla guerra in Ucraina l’unico modo che la Russia avesse per difendere la sua sicurezza. Anche qui l’occidente che ha permesso al suo governo fantoccio di ispirazione nazista di bombardare per anni le popolazioni civili del Donbass senza che gli attuali umanisti di giornata avessero nulla da dire e anche di esprimere la minaccia nucleare, per poi alla reazione della vittima designata, mettere in campo tutta la nota retorica del bene, della democrazia eccetera eccetera che ha così magnificamente espresso in Siria, in Iraq in Afghanistan, in Sira, in Libia, in Yemen, in Somalia, in Venezuela. Servendosi ovviamente di una spaventosa dose di bugie quotidiane e di una ipocrisia senza limiti. Ma questa volta si è sentito il bisogno di accompagnare la persuasione del luogo comune alla minaccia esplicita o velata contro qualsiasi possibile dissenso. Il che ovviamente avvilisce tutte le persone dotate di intelligenza e onestà intellettuale oppresse dalle scimmiette del potere, nel frattempo diventati scimmioni come quelli del manifesto della prima guerra mondiale che ho messo in apertura del post. e’ davvero avvilente, ma in qualche modo ci fa anche comprendere che la fede nella retorica del potere non è più sufficiente: non può più essere una scelta, deve essere un obbligo.
Libertà… se trascuri vuol dire che no interessa… e ti potrà essere elegantemente legalmente… sfilata!…usucapita…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Sottotitoli in italiano :
Si può leggere :
https://comedonchisciotte.org/io-non-ci-sto-litalia-che-resiste-si-e-messa-in-cammino-seguendo-le-orme-del-giurista-paolo-sceusa/
I nostri politici per non ammettere il fallimento, lo prolungano ritenendosi autorizati dal pericolo guerra. A maggior ragione dovrebberoandarsene, ma ci tengono alla pensione. Peccato che un missile russo, se insistono, li rottamerà per sempre, spedendoli direttamente all’inferno. Si accettano scommesse.
I profughi ucraini, per entrare il possesso di green pass li tengono isolati al confine dove li vaccinano almeno 4 volte volte previ consoni intervalli di sei mesi fra un’inoculazione e l’altra, altrimenti crolla tutta la narrazione?I no vax ucraini, li rimandano indietro o li consegnano ai russi, ne facciano quel che vogliono? Bannato il termine mosca, si riferisca anche all”insetto… Ultrafollia dell’occidente.Purtroppo il vaccino brucia le cellule cerebrali e gli italiani son dentro per 80%. Quersto sarà l’incubo futuro, se vi sarà un futuro.