Siamo abituati alle lettere aperte, specie a quelle che il potere mette definitivamente nella busta dell’oblio. Ma questa difficilmente potrà subire questa sorte perché è davvero una bomba: chiede alla BionTech di Magonza, l’associata della Pfizer, spiegazioni sul fatto che nei suoi documenti compare lo studio già in fase 1 di un vaccino a mRna contro il covid  fatto nel 2019, ovvero prima ancora che arrivasse il Covid o che si conoscesse il virus, come testimonia la tabella pubblicata all’inizio del post. In realtà già alla fine dell’ottobre scorso si era sentita la moglie del titolare della Biontech e cofondatrice dell’azienda rivelare le stesse cose, ma il video del congresso dove si è avuto questo imprudente autodafé è di fatto secretato e ne girano solo alcune versioni pirata. Ma adesso a dimostrarlo c’è un documento inoppugnabile della stessa BionTech che non si sa come è rimasto in rete. Forse per errore o forse perché qualcuno spera di essere scoperto. Qui il mio compito è facilitato perché non ho bisogno di altro che pubblicare la lettera aperta di un cittadino tedesco all’azienda per richiedere informazioni sulle cose impossibili che sono accadute.

“Sehr geehrte Damen und Herren,

oggi vi faccio alcune domande riguardo al rapporto annuale 2019 della vostra azienda online al seguente link: https://investors.biontech.de/static-files/5e4133c2-6e8f-4ca4-8a65-ffa97007d9eb. A pagina 6 potete  vedere a quali  farmaci,  e vaccini l’azienda stava lavorando e in quale fase si trovasse il singolo progetto. Un farmaco contro COVID 19 è elencato qui come agente immunoterapico basato sulla tecnologia dell’mRNA. E si può vedere che la fase di studio preclinico è già stata completata e i test di fase 1 sono in corso. Si può anche leggere che il farmaco/agente terapeutico/vaccino è indicato come BNT 162 (ovvero quasi il nome definitivo dato al vaccino ndr).  La nota aggiuntiva recita (asterisco) che questo farmaco è destinato al 2020.

 

E ora le mie domande

Come è stato possibile per la vostra azienda sviluppare una terapia che aveva già completato la fase di test preclinico alla fine del 2019, quando il virus è apparso solo a dicembre 2019?

Nella vostra relazione annuale si può  leggere che si tratta di un’immunoterapia basata sulla tecnologia mRNA. Puoi spiegarmi qual è la differenza tra immunoterapia e vaccinazione? Sono un po’ confuso qui, perché ho sempre pensato che le due cose non fossero sinonimi. E Inoltre, le immunoterapie sono  note per porre gravi sfide al sistema immunitario.

Quanto sono durate le singole fasi di studio e test?

Secondo le indicazioni ufficiali vigenti in Germania  ogni singola fase di test dovrebbe implicare almeno un anno: tuttavia dal momento che la fase preclinica era già completata e la fase uno era a metà strada si dovrebbe pensare che gli studi siano iniziati nel 2018 o addirittura 2017. In qualche modo devo sbagliarmi , perché come potreste aver già sviluppato qualcosa nel 2017/2018 contro una malattia che è apparsa per la prima volta a dicembre 2019? Dov’è che sbaglio ?

Inoltre se assumiamo sulla scorta della relazione annuale citata, che entro la fine del 2019 la fase preclinica fosse completa (1 anno) e la fase 1 dei test fosse completata a metà , ciò significherebbe che la fase 1 del test avrebbero dovuto essere completati a metà del 2020 e quindi la fase 2 sarebbe durata fino a metà del 2021 e solo allora potrebbe iniziare la fase tre con la somministrazione della sostanza a un numeroso campione di malati.

In effetti, sono solo un comune cittadino che semplicemente si preoccupa e vuole capire. Quindi sarebbe molto gentile da parte vostra se poteste rispondere alle mie domande e mostrarmi perché circolano così tante informazioni contrastanti e spiegare i miei errori di ragionamento. Devo assolutamente sbagliarmi, proprio non riesco a scoprire i miei errori da solo e quindi sarei molto grato se potessi ottenere da te fatti esplicativi e plausibili.”

Credo che non ci sia bisogno di aggiungere che la Biontech non ha risposto a nessuna delle domande le quali trattano due diversi temi uno più inquietante dell’altro ma strettamente correlati in relazione inversa: intanto gli studi su un vaccino sperimentale contro un virus che non c’era ancora, ma già chiamato Covid 19 cosa che ci riporta, insieme a tante altre considerazioni sulla BionThech, Pfizer e Bill Gates, all’idea di una pandemia preordinata. E poi la velocità assurda nella sperimentazione che di certo non potrebbe portare a una approvazione di emergenza e meno che mai in relazione a una sindrome influenzale. E’ assolutamente chiaro che si dovranno nascondere a tutti i costi queste tracce lasciate dai creatori pandemici che ne hanno lasciate a bizzeffe e che solo uno scomposto e ottuso chiasso mediatico può nascondere.