Non c’è forse migliore sintesi della confusione, della superficialità e della mistificazione contemporanea che questo: Il Museo dei Diritti Umani di Winnipeg riapre ai visitatori, ma solo a quelli vaccinati, benché si sappia benissimo che i vaccinati diffondono l’infezione come e forse anche più dei vaccinati. Una discriminazione dunque odiosa e senza ragione, come del resto quasi tutto nella dittatura pandemica, salvo gli enormi profitti con cui vengono comperati i ceti politici. Del resto è ben noto che il Canada, come tutti i Paesi direttamente collegati alle logiche imperiali  si serve dei diritti i diritti umani come pretesto per esercitare pressioni indebiti o giustificare interventi armati o sanzioni, ma quanto a rispettarli dentro e fuori è tutt’altra musica. Francamente non riesco a capire come ci sia gente che riesce a vivere dentro questa ipocrisia così densa: forse non è abbastanza intelligente da accorgersene.