Una ricerca condotta dal Salk Institute, di cui si sono avute anticipazioni ad aprile, ora conferma definitivamente ciò che già era emerso nelle settimane scorse: la proteina spike quella che sporge dal virus e sembra la punta di una mazza medioevale, innesca danni al sistema vascolare a prescindere che sia parte di un virus o che sia invece un semplice frammento virale che vada nel flusso sanguigno. Ora non credo che ci voglia molto a comprendere quale sia il pericolo dei vaccini a mRna che stimolano le cellule umane a produrre tale proteina per far sì che il sistema immunitario la riconosca e dunque produca una certa immunità verso il Sars Cov 2: noi non sappiamo in che misura questo crei una immunità e quanto essa duri, ma di certo possiamo ritenere che questo sistema per difenderci dal coronavirus sia in qualche modo dannoso visto che ne imita le strutture che ci danneggiano.
Proteina Spike
Il team di ricercatori tra cui alcuni scienziati dell’università di San Diego ha creato uno pseudo virus o cellula circondata dalle proteine spike che non contenevano alcun virus effettivo s e hanno iniettato lo pseudo virus nei polmoni di animali scoprendo che il Sars Cov 2 non era necessario per creare danni e che a proteina spike era più sufficiente a causare l’infiammazione. L’esperimento è stato poi replicato in laboratorio utilizzando colture cellulari. Il gruppo di ricerca ha esposto cellule endoteliali sane che rivestono le arterie allo pseudo virus per trovare conferma a studi precedenti che avevano dimostrato come l’esposizione al virus Sars-CoV-2 provochi danni alle cellule legandosi all’enzima di conversione dell’angiotensina 2 (ACE2). Tuttavia, il team ha scoperto che le cellule rispondevano in modo simile anche se esposte allo pseudo virus. Quando la proteina S si è attaccata al recettore ACE2 ha interrotto la segnalazione ai mitocondri e ha causato danni e frammentazione. Le alterazioni della funzione mitocondriale sono state confermate come parte dell’inibizione della segnalazione ACE2 in laboratorio.
Reazioni avverse
Volendo sintetizzare lo studio dimostra in modo conclusivo che il covid 19 è una malattia vascolare, spiegando in maniera esatta come il virus SARS-CoV-2 danneggi e attacchi le cellule dei vasi sanguigni. “Molte persone la considerano una malattia respiratoria, ma in realtà è una malattia dei vasi sanguigni “, afferma il professore assistente di ricerca Uri Manor , che è co-autore senior dello studio. “Questo potrebbe spiegare perché alcune persone hanno ictus e perché alcune persone hanno problemi di altro tipo, ma tutti su base vascolare”. In un certo senso si potrebbe dire che i vaccini a mRna nel tentativo di proteggere dal virus non fanno altro che stimolare il corpo a produrre proteine nocive per il sistema cardiovascolare, che insomma sono una sorta di “vice virus” potenzialmente più pericoloso di quello vero. E questo probabilmente spiega la marea incredibile e del tutto inaspettata di reazioni avverse oltre che di decessi che si hanno dopo la vaccinazione, un’ondata di tale proporzioni da aver messo in crisi anche il database dell’Ema .e da causare un aumento esponenziale dei contagi che si sta cercando di nascondere con dei trucchetti.
Ma ciò che dovrebbe suscitare maggiore preoccupazione sono le conseguenze a medio e lungo termine di cui nulla è dato di sapere visto che le vaccinazioni di massa sono di fatto l’esperimento che dovrà dare una risposta: quale danno apporta ai vasi sanguigni l’autoproduzione di proteine spike indotta dai vaccini anche nel caso non si abbiano reazioni immediate? E quali potrebbero essere le conseguenze nel tempo? Della possibilità di effetti erano ben consapevoli le multinazionali produttrici di questi preparati tanto che Ruud Dobber, un membro del senior executive team di AstraZeneca in merito al fatto che la sua azienda ha richiesto l’immunità rispetto alle reazioni avverse ha detto alla Reuters: “Questa è una situazione unica in cui noi come azienda semplicemente non possiamo correre il rischio se in quattro anni il vaccino mostra effetti collaterali”. Infatti i rischi li corrono i vaccinati solo che loro, al contrario di Big Pharma , non hanno molto chiaro il livello di rischio a cui si espongono potrebbe essere superiore a quello di contrarre l’infezione
Manipolazioni
A dire la verità anticipazioni di questo studio sono apparse sull’informazione mainstream, sia pure in posizione nascosta, ma in maniera tale da costituire una evidente manipolazione: si è detto soltanto che lo studio del Salk dimostrava che il Covid era una malattia vascolare e non polmonare, ma ci si è ben guardati dall’affrontare il tema principale ossia il fatto che la proteina spike è dannosa di per sé sia che derivi dal virus, sia che venga prodotta dalle cellule umane su comando del codice mRna dei vaccini. Su questo nemmeno una parola perché ovviamente sarebbe un peccato mortale andare a toccare l’affare dei vaccini e con esso la nuova normalità da imporre.
Si è proprio questo il punto nodale della questione.
Per capire i vari vaccini e monitorarli vi consiglio questo sito: https://covid19.trackvaccines.org/vaccines/
Il vaccino cinese Sinovac è tradizionale a proteina, da quel che ho capito favorisce molto la produzione di varianti vaccino-resistenti (vedi per analogia sindrome di Marek nel pollame industriale)
Gli altri più famosi (AstrZan, Pfizer, Moderna, J&J e SputnikV, sono tutti preparati genici ad attività codificante: immettono materiale codificante nell’organismo ospite dell’intruglio genetico artificiale.
Lo Sputnik, AZen, J&J vanno nel nucleo al DNA per codificare la Spike.
Moderna e Pfizer presentano una stringa di mRNA codificante che fa svolgere il lavoro di fabbricazione nel citoplasma extranucleare.
Gli aspetti da tenere in considerazione sono parecchi e comportano una montagna di dubbi sulle conseguenze future dell’organismo inoculato, in particolare per la reiterazione periodica delle incoulazioni genetiche.
Quanto anticipato dal professor Shukarit Bhakdi trova conferma negli studi condotti dal Salk Institute: le spike prodotte nel citoplasma si estrinsecano dall’interno atrraverso la membrana (le membrane cellulari sono formate da fosfolipidi attraversate da proteine funzionali). La spike diventa una proteina che tappezza di “spine” la parete esterna specie delle cellule dell’endotelio vascolare: quindi avremo il lume dei vasi saguigni con pareti vascolari tappezzate di spike che fungeranno da rastrelli molecolari a capacità reattogena.
Inoltre ci sono da considerare gli effetti dipotenziamento della reattività al contatto col virus circolante e rischi di evoluzioni autoimmuni in quanto la spike presenta similitudini intrinseche con svariate altre proteine naturali fisiologicamente funzionali nel corpo umano.
C’è da stare in campana, scientificamente in campana.
Sul serio.
Tutti i vaccini sono uguali per come la penso io non lo farò mai e neanche mio figlio sono sicura che col tempo vedremo quanta gente avrà problemi di salute per aver fatto il vaccino
Buongiorno ! Domanda da ignorante: con i vaccini Russi o Cinesi avremmo la stessa situazione descritta da Simplicissimus per i vaccini Anglosassoni, o sono “costruiti” con principi diversi ? Grazie
A mio avviso il problema sono i vaccini tout court… e parecchi medici suggerivano di adottare cure Alternative ai vaccini , parecchio efficaci.
Quanto dici e’ giusto, Anonimo, vedi recenti aricoli del Simplicissimus, invermectina e quant’altro. Ho 65 anni e mi sono guardato bene dal farmi vaccinare, ma per lavoro viaggio spesso all’estero da una vita – periodo Covid a parte -. La mia domanda sulle differenze tra vaccini Anglosassoni, Russi e Cinesi, e’ basata sulla prospettiva che linee aeree possano imporre “asimmetricamente” l’obbligo della vaccinazione, anche se in teoria dovrebbe essere una scelta personale. Quindi, siccome non posso smettere di viaggiare, devo pensare a quale vaccino potrebbe essere meno rischioso.
Non sono un esperto virologo ma quello che so ed ho capito, se può esserti utile, è questo:
i vaccini occidentali, i vari AstraZeneca, Pfizer, Moderna ecc. producono la sequenza RNA in laboratorio e poi la iniettano nell’organismo in modo che siano le cellule a produrre loro artificialmente la proteina Spike (o Spinula in italiano) responsabile del coronavirus e stimolare di conseguenza la produzione di anticorpi da parte del sistema immunitario. Sono detti perciò ad “mRNA” cioè RNA messaggero.
Quello russo lo Sputnik V invece utilizza l’RNA in laboratorio per produrre frammenti a bassa carica virale della proteina sempre in laboratorio che poi viene iniettata nell’organismo per stimolare la risposta immunitaria in modo naturale. E’ detto perciò “proteico”.
Quest’ultimo quindi è un vaccino di tipo tradizionale, mentre i primi sono di un genere nuovo e sperimentale perchè prevedono di “programmare” dall’esterno il funzionamento della cellula umana con tutte le incognite ed i rischi che questo comporta.
Quello cinese, il Sinovac lo conosco poco ma è comunque anch’esso di tipo tradizionale come quello russo.
Grazie Robi ! Molto chiaro per me adesso
Quello cinese è tradizionale, quello russo, lo sputnik è genici, a doppio vettore di adenovirus umano.
Sì è vero è come dice anonimo, mi basavo su notizie ancora incomplete dell’anno scorso che poi non ho aggiornato. Anche il vaccino russo fa produrre la proteina alle cellule sebbene utilizzi un metodo diverso rispetto a quelli americani. L’unico tradizionale è quello cinese e quindi penso anche il meno pericoloso.
Complimenti per aver corredato l’articolo con i giusti link. In tal modo si evitano insulse e sommarie critiche e si cresce molto di credibilità. Grazie.
QUANTE PERSONE SONO IN GRADO DI CAPIRE QUESTI INTRINSECHI LEGAMI TRA PROTEINA SPIKE E RECETTORE DELL’ANGIOTENSINA 2 CHE REGOLA LA PRODUZIONE DEL COLESTEROLO FAVORENDO LA CRESCITA DEL COLESTEROLO CATTIVO DETTO #LDL per cui auguri a chi si è inoculato per il momento son riuscito a sfuggire
Già, già… è terribile!
Buon Pomeriggio.
Quarc