Ieri un’altra forte scossa: l’Appennino preme sulla grande pianura, disgrega i borghi, deforma le strade sinuose che davano a Bassani l’impressione di essere librato nell’aria e mette a rischio una civiltà accumulatasi in un secolo e mezzo. Ma tutto questo avviene senza che i barbari di Roma se ne accorgano. Loro fanno parate, indicono giornate di lutto, cercano di mettere toppe con qualche spicciolo miserabile se messo a confronto con la catastrofe, non hanno capito proprio nulla.
E’ triste in una democrazia dovere dire “loro”. Eppure sono più che mai loro quando di fronte agli operai morti perché trascinati con il ricatto del lavoro dentro capannoni pericolanti, di fronte a quelli vivi che sorvegliano le fabbriche perché gli impianti non vengano trasferiti, ridono per aver affossato i diritti del lavoro. Sono loro, quella classe dirigente inconcludente, vissuta di prebende e di chiacchiere, astratta e distratta salvo che per i propri affari e privilegi, che non ha capito la gravità della situazione, che ancora pochi giorni fa, il 29 maggio, dichiarava per bocca di Catricalà ventriloquo del premier e suo assaggiatore di veleni che non avrebbe chiesto alcun aiuto all’Europa. Con l’unica eccezione del ministro dell’Ambiente Clini che ha capito come tutta un’area produttiva un modo di essere e di lavorare rischia di crollare assieme alle torri e ai capannoni.
Invece si afferma sempre di più una nuova barbarie per la quale anche gli aiuti che le persone si sentono di dare finiscono dentro il calderone delle avidità finanziarie. Il governo, con quella sensibilità da squalo che si ritrova non ha voluto nemmeno chiedere alle banche di rinunciare alle loro commissioni sulle donazioni per il terremoto e perfino gli sms da 2 euro fanno a finire non alle vittime del sisma, non alle aziende in difficoltà, ma attraverso la protezione civile al consorzio finanziario Etimos che poi non dona, ma presta a tasso agevolato dopo aver preso per sé il 10%.
Si sono proprio “loro”. Che in un impeto di solidarietà offrono gratuitamente giornate di lutto. Perché “loro” vogliono essere sempre di più lor signori.
Credo che la cosa peggiore sia che quando c’è stato da festeggiare, hanno festeggiato.
Ora tutti a piangere i morti del terremoto. Ma davvero ci reputano così idioti?
Napolitano? dovrebbe avere l’ultimo impeto di dignità, dimettersi e andarsene…. in pensione.
http://ioparloquantomipare.wordpress.com/2012/06/04/il-2-giugno-di-napolitano-piu-che-una-parata-un-clamoroso-autogol/
é facile essere cassandre in questo paese sfsatto da 50 anni di malgoverno. A firenze l’ arno si stancherà di fluire entro i propri argini e vorra vedere altri panorami, in altri posti d’ italia non mancheranno disastrose allivioni come di recente in veneto e alle 5 terre, qualche altro terremoto confermerà la dabbenaggine degli organi preposti al controllo idrogeologico e così via verso un ulteriore degrado in una terra divorata e dilapidata da crimin ali in doppiopetto
andiamo a vedere la rfeale professionalità d queste mille escresxcenze tumorali che sono in parlamento e capiremo molto velocemente come andrà a finire in emilia la gestione del territorio post terremoto. Incompetenti, accidiosi, ladri, ignoranti, parassiti, peccatori sociali, sepolcri imbuancati che vanno a messa e glielo mettono in …… Non c’ è speranza : il cancro è diventato solo metastasi
verrà il giorno che un procuratore della repubblica di turno vorrà vedere chiaro a chi siano arrivaii gli stanziamenti pro terremoto ed; allora vedremo il solito film che dovrebbe concludersi per alcuni con un nulla di fatto e per i peones con una facile galera. Le donazioni ai terremotati non devono passare nè attraverso la rai , telecom , ma portati direttamente senz a intermediari con stretto controllo sul loro uso. Utopia? forse.
Caro pino manfre’, non ce n’e’ alcun bisogno. Perche’ se anche noi tutti, popolo italiano, stiamo zitti e buoni e ci affidiamo al voto, lorsignori avranno sempre e comunque la fortuna di una misteriosa bomba che esplode al momento giusto per mettere l’esercito per strada.
Attenzione a non cadere nel tranello della provocazione!!!Nel momento in cui ci ribelleremo fisicamente ci imporranno misure atte a toglierci quel residuo di liberta’ rimasto, con la scusa del “terrorismo”. La speranza e’ la possibilita’ di cambiare democraticamente con il voto. Sempre che non decidano di rinviare le elezioni. Cerchiamo la consapevolezza!!
ormai l’unica reazione è lo schifo totale,io abito ai margini del disastro e ho la netta impressione che “loro” o non si rendono conto oppure se ne fottono allegramente (probabilmente le due cose assieme) nei prossimi giorni sembra che ci sarà una visita “illustre” di penna veloce,spero che la gente lo prenda a sassate,i detriti non mancano….
Non c’è limite al peggio. A quanto pare l’idea di Grillo di processare pubblicamente questi criminali non è liquidabile con “forcaiola”, ma rispecchia il giusto sdegno di un popolo che non riesce …non dico a comprendere, ma neppure ad accettare come vero il quadro che si trova davanti, una volta sollevati i veli omertosi di una informazione bugiarda e serva. Credo che il sentimento dei più assomigli a quello che si prova di fronte all’improvvisa perdita di un familiare, nelle prime ore: sembra un brutto sogno, ci si aspetta di risvegliarsi e rallegrarsi di scoprire che era solo un incubo.
Grande cordialdo ma sara’ la mia indole estremista io direi anche tribunale popolare per processare questi criminali (banchieri/finanzieri politici/camerieri e giornalisti/giullari) per crimini contro l’umanita’ (vedi bambini denutriti in Grecia) e tradimento dei loro popoli!
Via il governo degli squali e delle sanguisughe. Via Monti socio delle agenzie di tating e prono davanti alle banche, alle assicurazioni ed al Vaticano!