Maroni ha fatto l’accordo con la Tunisia. Anzi no, non potendo tornare a mani vuote, ha finto di aver fatto l’accordo: ci vuole poco con il dominio dei media a fare il miracolo, anche se la menzogna è evidente, lo scacco clamoroso, l’impotenza del governo manifesta.
Cosa dice l’accordo ? Nulla. Maroni non ha fornito cifre e l’unica cosa che si sa è che l’Italia regalerà a Tunisi 6 motovedette e 4 pattugliatori, oltre a 100 fuoristrada per controllare gli eventuali imbarchi. Ma non subito, non adesso quando semmai servirebbero, ma in un indeterminato futuro, quando l’emergenza sarà finita da un pezzo.
Anzi questa donazione che servirà probabilmente a controllare i nostri pescherecci, è il prezzo pagato al governo tunisino per non rivelare che in realtà non c’è nessun accordo. Un prezzo alto, ma Maroni non poteva dire di aver fallito, visto che era lì non come ministro, non siede infatti alla Farnesina, ma come rappresentante della Lega.
Uno spot per far vedere che loro i problemi li risolvono, per non dover abbandonare Berlusconi senza creare scontento e disillusione nell’elettorato. Mica vogliamo rivelare che i tunisini ce l’hanno più duro?
Dei politici così straccioni li abbiamo in dotazione solo noi. Tra le palle che racconta Berlusconi e un ministro tentenna dove vogliamo andare? Ieri sera Paolo Mieli ha detto che l’acquisto della casa di Berlusconi a Lampedusa era solo un bluff. Per tutta risposta il servo sciocco Fitto si affannava a rispndere che era un problema di poco conto se il cavaliere avesse o non avesse acquistato la villa. Se un premier mente spudoratamente in questo modo, cosa c’è d’aspettarsi se non il tracollo della Nazione. I suoi pseudo ministri sono degni di lui e con dei fanfaroni chi volete che stipuli accordi? Anche Pulcinella non si fiderebbe di loro. E ancora rimangono dove sono condannandoci a un destino amaro.Cosa stiamo aspettando a fargli la valigia e sfrattarli in tutta fretta?