La cosa curiosa, anzi ridicola è che si mormora di chissà quali segreti dietro l’avventura di WikiLeaks. Certo il segreto sta nelle gole profonde, ma non certo nelle tecnologie che sono ben conosciute.
Volete scaricare Rubberhose il sistema crittografico utilizzato dal sito per proteggere le proprie informazioni? Ecco il link http://iq.org/~proff/marutukku.org/dist/
Vi consiglio la versione più recente la 0.8.3
Volete sapere come funziona e come montarla sul vostro sistema Linux? Andate qui http://iq.org/~proff/marutukku.org/
Vi piacerebbe utilizzare uno degli strumenti che possono essere usati per “sniffare” qualche sito? Ecco a voi Strobe, scritto in linguaggio C nel 1995 dallo stesso Assange http://hpux.connect.org.uk/hppd/hpux/Networking/Admin/strobe-1.06/
Lo potete scaricare e trovare tutte le istruzioni di montaggio. Tra l’altro potrebbe anche servire per evitare intrusioni.
Questo per dire che la tecnologia informatica è la più democratica che sia apparsa dall’invenzione della scrittura in poi: non richiede che investimenti minimi, un po’ di cervello e un po’ di applicazione. Non stupisce dunque che le formiche possano sconfiggere gli elefanti.
Mi piace molto il vostro sito. Eccellente il contenuto. Si prega di continuare tale distacco cotent profonda.
Certo Anna, hai ragione, ma nel post volevo mettere in rilievo che la “rete” è democratica per definizione anche nei suoi “mezzi di produzione”. E’così che i giganti possono essere messi in crisi anche da piccoli gruppi o da singoli.
grazie delle informazioni di “servizio”. Ma proprio la trasparenza e la facilità di accesso rendono palese che alla fonte era stata probabilmente effettuata una “ripulitura” delle informazioni più spinose per l’amministrazione Usa. Non sono dietrologica, non amo il complottismo e la decidificazione aberrante che l’accompagna, ma non posso non sospettare che molte delle rivelazioni abbiano il carattere di avvertimenti trasversali