Quando qualcosa non funziona più qualsiasi input restituisce la medesima risposta: il computer va in tilt e ha la schermata fissa, la manopola dei programmi ne permette solo uno oppure nessuno, il telecomando non cambia canale. Ed è proprio questo che sta succedendo in occidente di fronte alla palese sconfitta dell’Ucraina, anzi per meglio dire della Nato: se i russi avanzano velocemente gli psicopatici di Washington e Bruxelles vanno nel panico e sono capaci di fare qualsiasi cosa, come dimostra l’affaire dei generali tedeschi o le dichiarazioni di guerra di Macron, ma se i russi avanzano lentamente, allora gli stessi psicopatici si ringalluzziscono e sono pronti ad ogni follia pur di non perdere l’illusione di fermare la Russia.

Se l’asino di Buridano morì di sete e di fame per non saper scegliere se mangiare o bere prima, l’impero si sfascerà per la ragione contraria ossia per l’incapacità di rinunciare a qualcosa e in definitiva per l’avidità che lo ha sempre contraddistinto, laddove il primato non è dell’intelletto, ma della volontà. Ciò che manca è la capacità di decidere  proprio nel senso etimologico della parola che significa tagliare via, dunque eliminare le scelte possibili per lasciarne una sola ed è proprio questo il momento più pericoloso. E’ vero che con la cacciata di Victoria Nuland l’amministrazione di Washington ha riconosciuto il fallimento dell’operazione ucraina, ma questo non significa mollare l’osso perché appunto c’è  la paralisi di qualsiasi decisione. L’esito della guerra è stato così imprevisto per questi idioti di neocon e i loro burattini politici che proprio non riescono a farsene una ragione e corrono come galline senza testa poiché almeno capiscono di non poter fermare la macchina da guerra della Russia che sta surclassando la Nato.

Del resto è terribile per i padroni essere trattati come loro hanno trattato tutti gli altri e così fumano di rabbia vedendo un video pubblicato ieri in cui i soldati russi  chiedono a Biden di inviare più carri armati M1 Abrams in Ucraina, promettendogli di dargli il 10% dei bonus che guadagneranno per la loro distruzione: questi carri che gli Usa hanno tentato di sottrarre allo sputtanamento universale, si sono rivelati ancor più vulnerabili dei Leopard dopo che per decenni sono stati vantati (e venduti ) come i migliori al mondo. Ma il fatto è che gli Usa non producono più carri armati e sono rimasti drammaticamente indietro  nella loro progettazione, non possono che inghiottire il rospo.  A questo punto l’unica strada rimasta, non sapendo decidere per la pace è quella di ricorrere  ad attacchi terroristici  all’interno della Russia, rischiando di provocare una reazione a catena che non sarà più possibile fermare.

Ma è l’unico modo che ora l’Occidente, in particolare la sua parte anglo-americana, ha per fare qualcosa che non sia quella di ordinare inutili assalti contro le difese russe: ovvero attaccare le infrastrutture civili e uccidere civili. Pertanto, il confine sottile tra atti di sabotaggio e terrorismo puro sarà sempre più sfumato. Il terrorismo è l’arma dei deboli, gli Stati Uniti e, soprattutto, il Regno Unito, che militarmente non è nemmeno un’entità, sono deboli e oltretutto appoggiando le atrocità di Gaza stanno spazzando via ogni residuo di moralità: la loro incapacità di combattere la Russia sul piano strategico non li induce alla pace, ma ad alzare la posta verso la guerra nucleare. Sono ormai difettosi, pronti per la discarica della storia. E solo dei perfetti imbecilli possono seguirli su questa strada.