Forse qualcuno dei lettori ricorda il sergente Garcia, il nemico giurato di Zorro, che nonostante avesse la disponibilità di soldati e di lancieri forniti dal governatore spagnolo, finiva sempre per essere messo nel sacco dal ribelle Don Diego della Vega. Non mi soffermo sui particolari sociologici di un personaggio nato in California dopo la prima guerra mondiale che in sostanza prendeva in giro l’Europa ormai sconfitta dal Golem americano sotto mentite spoglie e dove la ribellione alle ingiustizie contro il popolo viene incarnata da un miliardario, ma anche questo fa brodo, perché a distanza di un secolo l’incarnazione dell’America non è più Zorro, personaggio ormai appannato e surclassato dai supereroi narcisi, ma proprio il sergente Garcia: grande, corpulento, dalla spropositata dimensione dell’epa (o così mi pareva ahimè quando ero bambino), tardo di mente, eticamente inconsapevole e ipocritamente ingenuo. Egli comanda i suoi numerosi soldati a piedi e a cavallo che si dedicano con diligenza all’oppressione del popolo con l’unico strumento a cui può arrivare ossia gli editti e le supposte regole che non diventano mai legalità, ma strumenti invece di abuso.
Egli insomma rappresenta alla perfezione la società americana di oggi dove appunto la legge o è ignorata, aggirata, deformata per i propri interessi o diventa pretesto per la costruzione di una società della disuguaglianza, mentre i ricchi che governano di fatto le società occidentali proiettano il modesto filmetto dell’inclusività, specie se parte dal bacino. Ma fino ad ora questo sergente Garcia, adiposo e membruto con i suoi soldati, era riuscito in qualche modo a dare l’idea di poter tenere in riga chiunque e anche se alla fine era troppo grossolano e stupido per vincere le guerre e men che meno per vincere la pace, sapeva come tenere sotto gli stivali e le popolazioni civili. Poi l’ha incontrato Zorro che- sorpresa – non abita più in California la quale ormai sta implodendo sotto il peso di una realtà stanca di narrazioni fasulle – ma in quel luogo ai confini tra Europa ed Asia che si chiama Russia. Il sergente Garcia non pensava che qualcuno avesse davvero il coraggio di sfidare la sua potenza espressa dalla circonferenza ventrale e invece ha preso un pugno sullo stomaco quando ha esagerato nel fare violenza all’Ucraina è adesso è ancora intontito dalla gragnuola di colpi che si è preso mentre si apprestava a godere di una vittoria che riteneva certa. Due bei calci in culo e uno strappo sui pantaloni a forma di Z lo hanno convinto che forse è finito il tempo in cui poteva fare il poliziotto del mondo, ma senza giudici e senza legge, così che di fatto era invece il teppista del mondo.
Ormai può spadroneggiare solo all’osteria dove c’è uno che suona il piano col pisello, ma appena esce fuori assieme ai suoi scherani più assurdi, ovvero gli europei degenerati, deve ricordarsi di non essere più quello che detta legge senza che nessuno reagisca. Certo fa ancora il bullo se può, ma sempre più gente comincia ad accorgersi che le spade hanno bel po’ di ruggine sul filo e che la polvere da sparo è spesso bagnata, che insomma ci vorrà un bel po’ di tempo prima di poter avere un’armeria all’altezza delle ambizioni o delle illusioni. Sempre che il sistema corruttivo del complesso militare e industriale venga in qualche modo messo in crisi e sempre che il sistema scolastico Usa riesca ad esprimere le opportune competenze, cosa per la quale ci vorranno decenni, Certo il sergente Garcia è stato rappresentato nella serie televisiva degli anni ’50 come simpatico nella sua burbanza, ma doveva in qualche modo corrispondere all’idea che gli americani sono simpatici anche quando sono sbirri e anche quando bastonano. Ma adesso tutto sembra frutto piuttosto di disordine mentale, confusione e improvvisazione. Mi sa che Zorro metterà una bella Z anche nello studio ovale.
Simpaticissimo l’accostamento.
Comunque, il panzone è al ritorno della fiera e dopo l’abbuffata, nel vomito si troveranno i resti di Zelenski.
Bastardi balordi.
Si può vedere (!!) :
https://m.youtube.com/watch?v=kycmugMKtTw
La nato, per bocca del vice di stoltenberg, dice che l’ ucraina puo’ entrare nella nato se cede i territori alla russia. In pratica, la nato scarica l’ ucraina, o meglio inizia a costruire il percorso per arrivare a questo. Prevedibile ira dei vertici ucraini, podoljak dice che ciò sarebbe la morte della democrazia.
Per i vertici ucraini democrazia e’ la parola magica con cui coommendarsi agli occidentali, un vuoto abracadabra di cui ignorano il significato, il culo che offrono all’ occidente con infinito opportunismo, che democrazia c’e’ nel voler assurgere ad onori potere e gloria mandando al massacro un intero popolo, vietando per legge a questo di poter discutere su una possibile trattativa con la potenza nemica?
I dirigenti anno fatto l’ errore che fece anche Gheddafi, quando smise di essere il cattivo e cerco’ l’ accomodamento con l’ occidente risolvendosi a fidarsi di questo, tale fiducia gli costo’ carissima e lo porto alla morte. Non diversamente era andata a Saddam Hussein, che combatte l’ Iran per procura occidentale, e penso’ che prendersi il Kuwait sarebbe stato il premio concesso dai padroni di cui si era fidato.
La classe dirigente ucraina avrebbe avuto interesse a mantenersi equidistante tra est ed ovest, l’ ucraina crocevia dei commerci tra i due mondi avrebbe portato ricchezza e splendore, ma gli oligarchi che avevano allungato le mani sui beni collettivi con la caduta dell’ unione sovietica erano ora in concorrenza per ricchezza e potere, ogni fazione tentava di prevalere sulle altre commendandosi ora all’ oriente ora all’ occidente, con frequenti cambi di fronte da parte di ciascuno (la timoscenko tre volte il salto della quaglia)
Ciò poteva significare solo la subordinazione dell’ Ucraina agli opposti antagonismi, ed il risultato consiste nella distruzione di un popolo, morti distruzioni e svuotamento della nazione
Vedremo poi se il popolo ucraino avrà la forza di chiedere conto alla dirigenza politica del suo operare guerrafondaio, se sapra’ staccarsi dal nazionalismo (abbiamo tutti lo stesso interesse nazionale, gli interessi di classe sono vecchi e superati), cio’ che e’ stato la catena con cui e rimasto avvinghiato a chi lo indirizzava al massacro
Trattare?… e con chi?… forse con chi da oltre due secoli ha sistematicamente deliberatamente disatteso e violato… ogni patto ogni trattato ogni accordo ogni contratto sottoscritto?…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Anche sul Kuwait, Saddam ebbe assicurazioni dagli yankee che non sarebbero intervenuti e lui invase sicuro di vedersi rendere un grande favore. Il primo agosto 1990. Ricordo dove mi trovavo, cosa stavo facendo, perché fu un giorno unico. Mi ricordo anche i commenti quando ci fermammo a pranzo che riguardavano la reazione americana e tutto ciò che voleva dire per loro: Soldi, soldi, sempre e solo soldi. Del resto non gliene frega niente.
https://www.oggi.it/video/attualita/2014/03/25/yulia-tymoshenko-lintercettazione-choc-sparerei-a-putin-e-bombe-nucleari-sui-russi/
Come si fa a trattare con gente così.
Quelli che parlano di aggressione russa. Era il 2014 e i piani di questa criminale erano questi. E c’è da stare a chiedersi com’è che l anno messa da parte.
I dirigenti (nazisti) dell’Ucraina non c’entrano nulla nè con Gheddafi nè con Saddam Hussein che erano gli effettivi governanti dei loro paesi, mentre questi sono sempre stati solo dei burattini portati a dirigere il paese per volere dell’egemone anglosassone. Non ci sarà alcuna trattativa con loro anche perchè la Russia, che ormai è in ballo, non accetterà come vicino di casa un paese così grande manovrato dagli americani. L’Ucraina dovrà essere denazificata, smilitarizzata e posta in una condizione di neutralità.
I veri padroni dell’ Ucraina sono gli oligarchi, borghesia compradora che poco produce e molto svende ed intermedia con l’occidente (come oligarchi russi ad epoca Eltsin), sempre in lotta tra loro per maggiori quote di ricchezza e potere.
Basta scorrere il web, mainstream o meno, e si apprende tra i tanti, ad es di Rinat Akmetov, multimiliardario, padrone di acciaierie, es
Azovstal, già amico di Putin ed in seguito filo occidentale
Julia Timoschenko, principessa del gas, multimiliardaria, più volte filorussa e poi filo occidentale
Poroschenko, re del cioccolato, già capo del governo ucraino
Zelenski e’ ormai un oligarca anch’ esso, eletto col sostegno del ricchissimo Kolomoinskj per trovare accordo con la Russia, ed adesso ovviamente ultra Nato (Kolomoinskj ora finanzia dei battaglioni nazionalisti ucraini)
I fascisti al solito sono la manovalanza, per quanto pericolosa e capace di condizionare
Gheddafi credette che rinunciando al ruolo del cattivo (gli aveva consentito di spingere a più miti consigli i paesi occidentali quando nazionalizzò il petrolio), fine sostegno estremismo vari, soprattutto palestinese, allora per questo l’occidente gli avrebbe consentito di sviluppare la valuta africana, ma così torno’ allo stato che già si era mostrato poco efficace ad ottenere alcunché dall’ occidente, e l’esito lo conosciamo tutti.
Diversamente, Cuba, pur perdendo il sostegno dell’ Urss alla caduta del muro, mantenne inalterata la politica estera dimostrando che era possibile resistere all’ occidente, a maggior ragione potevano fare qualcosa di simile Gheddafi e Saddam
(Sempre che Saddam non avesse, foraggiato dagli Usa, già ‘attaccato l’Iran degli ayatollah, egli era ba’atista ma Theran non c’entrava nulla col feudalesimo islamico amico degli Usa, e quindi inviso al movimento ba’atista)
Sia Libia che Iran erano circondati da paesi del tutto ostili all’ imperialismo, altro che i pochi e mutevoli governi latinoamericani contrari ad un attacco Usa a Cuba
Quando non si fa una analisi dei meccanismi oggettivi e necessari del capitalismo e dell’ imperialismo, ma si fa riposare tutto sulla soggettività dei governi amici o nemici che siano, si possono fare errori come quelli di Saddam e Gheddafi. Castro non li fece (pur compiendone altri).
La trattativa richiamata da almeno 2 commentatori, con estrema evidenza testuale e quella che sarebbe convenuta alla ucraina nelle prime fasi della guerra, chiaro che adesso alla Russia non conviene
Giusto commento. Inoltre ve lo immaginate lo zar Putin che si rifà a Pietro il Grande, sedersi ad un tavolo col saltimbanchi Zelinsky, che al massima si fa e si rifà e basta.