Guardando i servizi delle televisioni occidentali che orgogliosamente mostrano le armi che viaggiano verso l’Ucraina si potrebbe pensare che sia questo il maggior aiuto militare dato al regime di Kiev, ormai agonizzante, ma tenuto in vita dalla respirazione bocca a bocca delle cazzate sulla presunta vittoria sulla Russia . Ma ci si sbaglia di grosso: perché queste armi sono in gran parte vecchie, vengono distrutte dai russi prima che arrivino al fronte o vengono rubate oppure non vengono nemmeno usate perché occorre un lungo addestramento per poterlo fare bene. In realtà l’aiuto militare di gran lunga più consistente ed efficace è la fornitura massiccia di droghe per mantenere i soldati ucraini in una specie di trance che impedisce loro di prendere atto della realtà.  Man mano che i nazisti vengono eliminati e con essi la forza del fanatismo che teneva insieme l’esercito, ma mano che sono state uccise o prese prigioniere le truppe d’elite la famosa “resilienza” viene meno visto che  la maggior parte delle truppe ucraine è formata da reclute senza quasi esperienza che odiano i loro comandanti con passione e spesso sono piuttosto ansiose di arrendersi. Ed è qui che lo zio Sam interviene con le stesse droghe con cui equipaggia le sue truppe anche se devono combattere contro avversari cento volte inferiori. Parliamo del Modafinil, un farmaco stimolante che serve  prolungare il numero di ore di veglia delle truppe (si arriva a 48 ore o anche più senza dormire). Fu dato per la prima volta ai piloti dell’Air Force americana nel 2003 in occasione dell’invasione in Iraq e ancora oggi si lavora  alla struttura della molecola per prolungare ulteriormente la capacità di rimanere svegli. Ma speso alle truppe di terra si distribuisce altro tipi di anfetamine Sembra che ormai questa sostanza sia usatissima dalle truppe Nato, specie tra i piloti dell’aviazione.

Questa droga è però troppo di uso troppo sofisticato per gli ucraini e probabilmente ha un uso molto ridotto: dalla documentazione trovata dalle truppe russe nelle sedi dei comandi conquistati e da ciò che hanno trovato nelle case occupate dai soldati, la droga di maggior consumo che arriva direttamente dagli Usa è il Captagon,  un cloridrato di fenetillina, inizialmente studiato per combattere la narcolessia , ma che è chiamato  la “droga della Jihad” visto il suo uso frequente tra i terroristi di origine islamica tanto che è stata trovata nelle case di numerosi attentatori, compresi quelli della strage di Parigi, mentre I Curdi ne hanno trovato in grandi quantità nelle tasche dei seguaci dell’Isis, notoriamente riforniti dagli Usa. Gli effetti di questa droga sono certo quelli di far rimanere svegli a lungo e di non far sentire la fatica, ma anche di sopportare la fame per giorni interi: soprattutto regala un senso di onnipotenza di euforia che appunto permette di combattere fino all’ultimo uomo quando è chiaro che la partita è persa: così non si ritirano e vengono falciati dall’artiglieria. si tratta in fondo di persone innocenti mandate allo sbaraglio anche grazie all’aiuto della chimica. Forse e al previsto uso in Ucraina che si devono i sequestri record di queste “pastiglie della guerra” avvenuti proprio negli ultimi giorni dello scorso anno e con destinazione ignota. Di certo però la Polonia è uno dei centri di smistamento.

D’altro canto non è escluso che anche la dirigenza ucraina , a parte il cocainomane Zelensky, prenda un bel po’ di Captagon perché adesso sembra si sia messa a ricattare l’Europa paventando la possibilità di sequestrare “per causa di forza maggiore”  un terzo del flusso di gas verso l’Europa che passa attraverso il territorio del Paese, qualcosa come 70 milioni di metri cubi al giorno. Finora Gazprom ha detto che il gas scorre regolare e quindi si spera che sia soltanto una delle boutade con cui Kiev tenta di coinvolgere l’Europa con atti sempre più sconcertante quanto più si rende conto di aver perso la partita e forse di esser soltanto una pedina in mano agli Usa.