Anna Lombroso per il Simplicissimus
E chi sosteneva che fosse per dimostrare una comune volontà di affrontare i tempi sanitari e quelli ambientali, e chi per ricordare il colore dei vecchi passaporti, e chi pensava che evocasse il semaforo del via libera.
Adesso invece sappiamo che Gp, sigla di Green pass, sta per Gran Premio, guiderdone concesso ai possessori che hanno aderito entusiasticamente al tesseramento. E ancora più significativo ora che c’è il Super Gran Premio, generosamente elargito dal multiforme presidente del Consiglio in veste di padre equanime, anzi di Babbo Natale, è ovvio, che ha motivato così il “rafforzamento” delle necessarie misure “profilattiche” in vista delle festività: “Per i vaccinati sarà un Natale normale, vogliamo prevenire per preservare…Vogliamo essere molto prudenti. Da un lato per evitare i rischi, dall’altro per conservare la normalità che ci siamo conquistati durante quest’anno e restare aperti”.
La linea di “fermezza” del Governo, sia pure con qualche lamentela della Lamorgese che pretende risorse aggiuntive per gli straordinari delle forze dell’ordine impegnate in complesse ma necessarie operazioni di investigazione e controllo dell’attività anarco-insurrezionalista dei fomentatori della destabilizzazione, è stata così tradotta dalla solerte stampa: “Ha voluto adottare un vero e proprio cambio di passo: non si può più chiedere pari sacrificio a chi si è vaccinato e a chi ha scelto di non farlo”.
Non so a voi ma a me già la parola sacrificio fa salire il sangue alla testa.
Pensate all’impiego “confessionale” che ne ha fatto la religione declinandola anche nella forma più elementare in veste di fioretto propedeutico a una edificante ricompensa. Pensate all’uso passato e vigente dei vertici istituzionali che richiedono abnegazione e rinuncia come qualità professionale ai servitori dello Stato da premiare con medaglie preferibilmente alla memoria. Pensate alle privazioni obbligate cui ci ha costretto l’austerità per punirci di aver vissuto al di sopra dei nostri mezzi, comprese conquiste del lavoro e godimento dei diritti fondamentali. Pensate all’abuso padronale che se ne fa per ratificare che è doverosa l’abiura di prerogative e dignità per ricompensare datori di lavoro che si prodigano per lo sviluppo della società. Pensate anche a quello patriarcale, che pretende che sia la donna a immolarsi per la famiglia, rinnegando talento, aspettative e volontà di affermazione personale.
Non a caso e in tutti i casi sopraelencati, è prassi consolidata che il sacrificio venga richiesto a chi sta in basso, ceti, generi, posti di lavoro, territori periferici, già penalizzati dalla lotteria naturale o sociale, obbligati a bruttezze aggiuntive al brutto e a stenti supplementari rispetto all’abituale miseria, perché – è una tesi molto in auge tra economisti e sociologi – un po’ se lo meritano, non possedendo le qualità per stare nel mercato e le ambizioni per concorrere al successo, ma anche perché la povertà è triste e umiliante, ma pare lo sia di più se si presenta come perdita di beni e privilegi.
Convinzione questa che spiega il successo delle tutele crescenti applicate solo alle alte gerarchie, la salvaguardia di pensioni e emolumenti d’oro compresi quelli ai rappresentanti eletti a fronte della obbligatoria decurtazione di salari già minimi e aiuti per soggetti vulnerabili in occasione di crisi ed emergenze sociali. E mica vorrete accanirvi contro gente che non è abituata alle privazioni, i cui usi di mondo non prevedono l’abdicazione a uno status con relativi benefici, la cui voce è abbastanza sonora da arrivare fin su disturbando i manovratori, spesso imparentati o affini o empatici, e il cui malanimo potrebbe avere effetti disturbanti l’armonia che deve connotare il mondo di sopra.
Eppure, è strano ma è così, un esteso segmento di cittadini è fiero di esibire l’attestato dell’ingiusto sacrificio compiuto in forma di due e tre dosi, che certifica – ma è un falso – il loro contributo alla ragione sociale dell’immunità di gregge che possiede dunque un alto valore aggiunto morale, quello di essere prestati per difendere altri dal contagio.
Nemmeno sto ad osservare che altrettanto impegno e senso di responsabilità doveva essere dimostrato impedendo il sacco della sanità, il deterioramento delle condizioni ambientali non estranee alla circolazione e alla pericolosità di patologie respiratorie e cardiache, la trasformazione della medicina di base convertita in sistema burocratico- amministrativo, penso invece all’accertata limitata efficace dei prodotti in uso, al fatto che non impediscono né di contagiare né di essere infettati, al loro termine di scadenza più ridotto del latte della Centrale.
E penso anche alla dimostrazione di irresponsabilità delle autorità che non hanno avuto – e per fortuna – la faccia di tolla di imporre esplicitamente l’obbligo ricorrendo invece alla sua coercizione surrettizia con il lasciapassare, che proseguono nella somministrazione di notizie contraddittorie, statistiche farlocche, a sostegno della campagna acquisti di vaccini come unica destinazione delle risorse della spesa sanitaria.
Così per un insano potere virtuale sostitutivo in molti pensano di esprimere loro senso civico e di responsabilità ostentando l’obbedienza al diktat vaccinale sancito dal patentino, quando sarebbe legittima e comprensibile una scelta informata e consapevole, dettata dal timore di ammalarsi. Ma così verrebbe meno il senso del sacrificio compiuto che possiede la qualità di esigere come compensazione la punizione di chi si è sottratto, auspicata in forme più o meno cruente da pesonale sanitario, filosofie e pensatori, informatori e opinionisti e soprattutto dai decisori che interpretano così la loro missione pedagogica.
E vagli a dire che se le loro abnegazione è risarcita con la pizza al chiuso vicino al forno a legna di Bonci, dei canederli in baita e della zumba in palestra, chi ha preso un’altra decisione altrettanto informata e consapevole sconta la sua scelta con l’estromissione dal contesto sociale, paga il prezzo di ricatti e intimidazioni sul lavoro e del linciaggio del tribunale popolare di gente che si appaga delle licenza elargite che non risparmia loro mascherina, distanziamento, ostensione die propri dati sensibili, in cambio dell’opportunità di imputare il danno ai disertori.
“L’auspicio è che i non vaccinati possano tornare a essere parte della società come tutti noi”, ha proclamato il più cinico tra i gaulaiter che ci potevano capitare nel lager comunitario, che ha travalicato i confini amministrativi per imporre un nuovo ordine repressivo, concedendo agli obbedienti il merito e il riconoscimento di appartenenza, negato da quasi due anni ai cittadini di serie B, quelli esposti al rischio del grande male in posti di lavoro insicuri a prescindere, in mezzi pubblici insalubri a prescindere, ai giovani emigrati al nord subito indicati come untori sconsiderati quando hanno voluto tornare a casa, ai runner, a chi non voleva spezzare antichi vincoli affettivi che hanno condannato all’isolamento anziani e invalidi.
Devo deludere Draghi, a me come a tanti non piace far parte della sua cerchia, regolata da principi di fidelizzazione, conformismo, mercificazione delle persone, obbedienza cieca indotta intimorendo e ricattando. Di che società parla il presidente? Forse di quella dei Magnaccioni?
Ecco, mancava la dotta disquisizione vintage di sara, comprata al mercatino dell’usato della psicanalisi e venduta come assiomatica disamina, in realtà di un valore che riguarda esclusivamente l’ofelimità soggettiva, non certo l’utilità sociale…
PS: si ricordi bene, cara signora, che i peggiori misogini sono le femminucce come lei…
La misoginia che traspare in certi commenti maschili è una distorsione patologica di uno schema di difesa, quindi funziona come uno scudo che apparentemente aiuta l’uomo a nascondere insicurezze, fragilità o problemi riguardanti la propria mascolinità, portandoli al desiderio di essere crudeli con le donne intelligenti come compensazione delle proprie presunte debolezze. Le critiche verbali vivisezionano la professionalità di queste ultime e funzionano come una dimostrazione (anche a se stessi) di potere o come affermazione di un ruolo maschile “forte e spavaldo”, identificato, secondo l’uomo misogino, da atteggiamenti costantemente aggressivi e prevaricanti. Questo atteggiamento è ovviamente aggravato da determinate credenze e convinzioni che governano la vita interiore dell’uomo misogino: l’ideale di donna deve essere limitato all’essere madre e moglie amorevole, sessualmente sempre disponibile e subordinata all’uomo, il cui ruolo e potere non deve essere mai messo in discussione. Qualsiasi donna che non si attiene a questo falso ideale, provoca l’odio e il disprezzo dell’uomo misogino.
Oggigiorno ce ne sono troppi che fingono di essere o di fare quello che deve apparire al di sopra di ogni sospetto per gli altri. Tra questi,
anche per le vaccinazioni, ci sono numerosi politici che predicano bene, ma razzolano male.
http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2021/11/placebo-o-siero-sperimentale-per-i.html#more
https://disquisendo.wordpress.com/2021/11/26/8520258-2/
Si può leggere (!!) :
https://www.iltempo.it/attualita/2021/11/26/news/parlamentari-contro-super-green-pass-appello-lettera-sergio-mattarella-intervento-gravemente-incostituzionale-29587925/
Negli Stati Uniti e in Germania, funzionari di alto livello hanno usato il termine pandemia dei non vaccinati, suggerendo che le persone che sono state vaccinate non sono rilevanti nell’epidemiologia di COVID-19. L’uso di questa frase da parte dei funzionari potrebbe aver incoraggiato uno scienziato ad affermare che “i non vaccinati minacciano i vaccinati per il COVID-19”.1 Ma questa visione è troppo semplice.
Vi sono prove crescenti che gli individui vaccinati continuano ad avere un ruolo rilevante nella trasmissione. In Massachusetts, USA, sono stati rilevati un totale di 469 nuovi casi di COVID-19 durante vari eventi nel luglio 2021 e 346 (74%) di questi casi riguardavano persone completamente o parzialmente vaccinate, di cui 274 (79%) erano sintomatici. I valori di soglia del ciclo erano similmente bassi tra le persone completamente vaccinate (mediana 22,8) e le persone non vaccinate, non completamente vaccinate o il cui stato di vaccinazione era sconosciuto (mediana 21,5), indicando un’elevata carica virale anche tra le persone che erano completamente vaccinati.2 Negli Stati Uniti, entro il 30 aprile 2021 sono stati segnalati un totale di 10 262 casi di COVID-19 nelle persone vaccinate, di cui 2725 (26,6%) erano asintomatici, 995 (9,7%) erano ricoverati in ospedale , e 160 (1,6%) sono morti.3 In Germania, il 55,4% dei casi sintomatici di COVID-19 in pazienti di età pari o superiore a 60 anni riguardava individui completamente vaccinati,4 e questa percentuale aumenta ogni settimana. A Münster, in Germania, si sono verificati nuovi casi di COVID-19 in almeno 85 (22%) delle 380 persone completamente vaccinate o che si erano riprese dal COVID-19 e che frequentavano una discoteca.5 Le persone vaccinate hanno un rischio inferiore di malattie gravi, ma sono ancora una parte rilevante della pandemia. È quindi sbagliato e pericoloso parlare di pandemia dei non vaccinati. Storicamente, sia gli Stati Uniti che la Germania hanno generato esperienze negative stigmatizzando parti della popolazione per il colore della pelle o la religione. Invito i funzionari di alto livello e gli scienziati a fermare la stigmatizzazione inappropriata delle persone non vaccinate, che includono i nostri pazienti, colleghi e altri concittadini, e a fare uno sforzo maggiore per riunire la società.
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Dichiaro di non avere interessi concorrenti.
https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(21)02243-1/fulltext#%20
Comunque l’articolo che avevo letto di sfuggita è apprezzabile.
@GATTO
La Lombroso è tendenzialmente un femminista piccolo borghese ben inserita nelle dinamiche del Capitalismo italiano, che essendo nata da italo ebreo ( a suo dire, nei suoi articoli…), che ha fatto la resistenza,sembra voler giocare a fare la partigiana, pensandosi una sagace eroina, da quel che capisco…
I suo velleitarismo eroico , però lo predica e vorrebbe inverarlo, con metodi del secolo scorso non accorgendosi, neppure adesso, dei pesanti cambiamenti a livello sociale e tecnologico; forse non capisce, o fa finta di Non capire, che l’autoritarismo negli ultitmi 30 anni ( da quando ha avuto pieno consolidamento il femminismo frignone, arrivista, avido e sessista 2.0 , coincidenza…) , è se possibile peggiorato, per certi aspetti, rispetto ai tempi del fascismo , ad esempio; capita di frequente a mio avviso, che faccia degli errori di valutazione della situazione moderna, l’ho notato in 10 anni e più di letture di questo blog ( ecco, se la rapportiamo all’itaGliano/a medio la Lombroso sembra perspicace, e per certi versi politicamente apprezzabile, però…).
Vede colpevoli del degrado attuale un po’ dappertutto, ma, ad esempio analizza poco, le responsabilità della propria categoria professionale ( dalla quale, lei potrà anche sentirsi lontanissima…) : i “pennivendoli” …eehemm, i giornalisti, che , specie se del main stream, hanno contribuito Pesantemente ad imbesuire sempre più gli italiani( che già di loro non sono poi delle scienze infuse, o degli esempi morali …), con la loro propaganda o le fregnacce che propalano, con gran sicumera…
Montanelli diceva che fare il giornalista è sempre meglio che lavorare, alludendo fosse anche indirettamente, ad un forma di parassitismo sociale…eh, ce ne sono parecchi in giro , di giornalisti…
e.c.: …si sbatte, sin dai primi mesi di vita, la prole frignante negli appositi falansteri…
“Pensate anche a quello patriarcale, che pretende che sia la donna a immolarsi per la famiglia, rinnegando talento, aspettative e volontà di affermazione personale.”: la Lombroso ci casca sempre! E’ la donna stessa che lo dovrebbe pretendere. Ovviamente io parlo di DONNE, merce rara al giorno d’oggi, non di FEMMINE, né di QUOTE ROSA: come vi siete ridotte! Non si capisce poi come la donna riesca ad affermare i propri talenti aspettative e volontà, solo alla condizione di uscire di casa: per andare dove? In Giunta assieme alla Minetti? In Parlamento assieme alla Fornero e alla Lomorgese? Sulla Luna assieme a Laika per fare la sua gloriosa fine per il progresso dell’umanità? Invece, donare il proprio amore a tempo pieno alle creature a cui ha dato la vita, quello è immolarsi inutilmente. Ergo, per ambire ad AVERE quello che non SARETE mai, si sbatte, sin dai primi mesi di vita, la prole frignante, per andare ad imitare nei trivi maschili le peggior “doti” a disposizione dei maschi Alfa più beceri, condizione nemmeno più evitabile perché se non si lavora almeno in due, non sbarchi il lunario. Bel progresso non c’è che dire! E invece di accettarlo obtorto collo, c’è ancora chi non ne ha abbastanza: pazzesco!
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Musica:
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Deforma del fisco tendenzialmente regressiva ( esattamente i contrario di ciò che era necessario!) , per i redditi medio bassi mentre si riducono le tasse ai prenditori ( quelli che da sempre chignono per Non pagarle…), altro “”regalo”” del Draghistan… l’iniquità fiscale, alla facci dei boccaloni che sproloquiavano contro il bonus Renzi…
https://www.quotidiano.net/economia/irpef-riforma-bonus-renzi-1.7076506
Si può leggere (!) :
https://visionetv.it/noi-e-voi-il-viscido-apartheid-paternalista-di-draghi/
Si può leggere :
https://visionetv.it/se-la-popolazione-aumenta-addio-transizione-pero-non-aumenta-cosa-stanno-cercando-di-dirci/
ooops , ma costoro non dicevano ( i media nostrani ) che con la terza si era risolto tutto ?
Si , a prenderci in giro siamo campioni !
Mo aspettiamo e speriamo che chiudano i voli da noi !
https://www.jpost.com/breaking-news/south-african-variant-of-concern-discovered-in-israel-687074