La vaccinazione di bambini e adolescenti un esempio da manuale di sciocchezzaio scientifico con cui la gente viene bombardata grazie ai media, mentre in realtà molti studi hanno confermato in  via definitiva che la vaccinazione non protegge dalle infezioni – cosa che gli scienziati seri e non i buffoni da televisione avevano previsto un anno fa – che la carica virale nelle infezioni è almeno la stessa, indipendentemente dalla frequenza con cui si vaccina. Ma se ai più giovani la vaccinazione non serve praticamente a nulla visto che il covid non procura loro alcun fastidio, in compenso la protezione contro le malattie sta diminuendo, come dimostrano gli esempi nei paesi altamente vaccinati. Il fatto che anche i bambini e gli adolescenti siano stati recentemente colpiti più gravemente dalle normali infezioni dell’apparato respiratorio oltre che dal Covid è una conseguenza del cambiamento selettivo del virus causato dalle vaccinazioni di massa.

Il virologo belga ed ex dipendente della Fondazione Gates e dell’alleanza per la vaccinazione GAVI, Geert Vanden Bossche, spiega in un nuovo articolo intitolato “Il peccato imperdonabile” come la campagna di vaccinazione di massa abbia iniziato a causare danni enormi sia ai vaccinati che ai non vaccinati. Lo scienziato cita uno degli studi che mostrano che non vi è alcuna differenza significativa nella carica virale tra gruppi di persone vaccinate e non vaccinate infettate dalla variante SARS-CoV-2 Delta. Quindi, se si considera che le persone vaccinate espellono e trasmettono tanti virus quanti sono le persone non vaccinate, come si può postulare che le persone non vaccinate siano suscettibili a malattie gravi mentre le persone vaccinate sono protette? Per quanto riguarda gli adolescenti vaccinati che sembrano essere più cagionevoli di quelli che non hanno fatto le punture Bossche propone una soluzione del problema che è stata studiata già mesi ma che rimane tra quelle sottoposte a censura:  il meccanismo di protezione naturale è fondamentalmente diverso da quello che protegge i vaccinati. Se sono presenti in concentrazione sufficiente, gli anticorpi antigene-specifici ad alta affinità tipici dei vaccini a mRna  sostituiscono facilmente gli anticorpi multispecifici a bassa affinità quando si legano allo stesso antigene. Si può quindi presumere che le persone vaccinate sperimentino una soppressione funzionale di lunga durata dei loro anticorpi innati protettivi che riconoscono il CoV 2 nelle sue varianti , in modo che debbano fare affidamento solo sui loro anticorpi S-specifici per proteggersi.

Poiché il meccanismo di difesa immunitaria nelle persone vaccinate è completamente diverso da quello delle persone non vaccinate, il mantra dei sostenitori della vaccinazione di massa, secondo cui la vaccinazione di bambini e adolescenti offre una migliore protezione contro malattie gravi, è un esempio da manuale di assurdità scientifica. Le estrapolazioni irrazionali e imperfette portano le persone a credere che dovrebbero far vaccinare i propri figli, anche se difficilmente si può immaginare un’invasione più disastrosa del sistema immunitario. Coerentemente con le proprietà funzionali intrinseche degli anticorpi multispecifici innati, i bambini e gli adolescenti sani non hanno nulla  da temere da nessuna variante Sars-CoV-2, ma divengono più suscettibili alle infezioni esclusivamente come risultato diretto di una soppressione funzionale della loro innata capacità immunitaria a causa di una rapida riesposizione all’antigene a causa della vaccinazione. E questo aumenta notevolmente la diffusione di varianti altamente infettive che sono in definitiva una conseguenza delle vaccinazioni di massa.

Insomma la vaccinazione di bambini e adolescenti disattiva la loro immunità innata e la sostituisce con anticorpi vaccinali S-specifici, che stanno diventando sempre più inutili poiché la loro capacità neutralizzante è sempre più erosa a causa dell’aumento della resistenza del Cov 2 agli anticorpi da vaccino – una tendenza che è stata chiaramente confermata dagli epidemiologi molecolari , ma di cui medici incoscienti e corrotti non tengono conto, pur non essendoci alcuna ricerca che smentisca la sostanza di queste osservazioni. Tutto questo naturalmente rallenta la formazione, specie tra i più giovani di un’immunità fi gregge che è poi lo specifico obiettivo di Big Pharma: quello di vendere vaccini da qui all’eternità, creando essa stella la malattia.