Ma come funzionano certe teste? Credo che la maggior parte delle menti umane sia un po’ come quei software che sono un coacervo di righe di programmazione  aggiunte nel tempo da persone diverse nel quale è impossibile mettere ordine; non c’è che accettarne le bizzarre riposte che simulano intelligenza laddove c’è solo confusione. L’altro giorno stavo cercando un  sito dove acquistare a prezzo conveniente un integratore ancora semisconosciuto, ma che sta mettendo in crisi l’Aspirina sostituendone alcuni usi in campo circolatorio e  che teoricamente potrebbe persino rivelarsi utile ad evitare qualcuna delle possibili complicazioni di aggregazione piastrinica del covid.  Siccome le marche che vendono questa sostanza  sono parecchie e le specifiche diverse  sono andato come al solito a leggermi le recensioni che oltretutto sono divertenti e in qualche caso persino utili. Una di queste assegnava il minimo del punteggio perché sosteneva con forte indignazione che la capsula in cui è contenuto il preparato presenta tracce di cellulosa microcristallina che non sarebbe consentita nell’uso per l’infanzia. Ora a parte che questo divieto è di pura fantasia, la cellulosa microcristallina rilevabile dalla presenza, in etichetta, della sigla E460i, è un preparato del tutto innocuo che in ogni caso è naturalmente presente in molte verdure. Si tratta  tecnicamente di un carboidrato, ma siccome non viene assorbito non apporta calorie e al massimo fa l’effetto delle fibre. Tanto che essa in quantità ovviamente molto più alta viene usata per le diete proprio per questa caratteristica. Questo è quanto dice la scienza ufficiale.

Ora a parte che un bambino difficilmente avrebbe bisogno di integratori di questo tipo e che un milligrammo di cellulosa microcristallina è quanto se ne assume più o meno con un insalatina, dal resto della recensione nella sua bizzarra completezza si deduce che l’odiatore della cellulosa si è fatto vaccinare assieme ai figli adolescenti. Dunque abbiamo un tizio che crede nella scienza a tal punto da far iniettare ai propri figli un preparato genetico sperimentale nella speranza di evitare una malattia che in età giovanile nemmeno si avverte e comunque non costituisce alcun pericolo. Ma se si tratta della cellulosa in tracce di una capsula diventa immediatamente un contestatore della scienza ufficiale e rifugge da questo terribile pericolo per l’infanzia. E’ del tutto evidente che viviamo dentro una totale confusione, con spezzoni di idee che non trovano collegamento tra di loro, si accavallano e si ammassano in maniera casuale trasportate dalle impressioni e dalle suggestioni come in un flusso ritmato:  tutto sembra funzionare quando qualcosa, ad esempio l’annuncio di una pandemia, manda in tilt questi sistemi, creati dai programmatori del neoliberismo per rendere le persone più deboli di fronte agli eventi, incapaci di comprendere i propri interessi e di calcolare i rischi reali. Totem e tabù vengono rimescolati modi più bizzarri e assurdi in una sorta di pensiero neo selvaggio.