Se l’inventore del test PCR, il premio Nobel Kary Mullis , non voleva espressamente che la sua invenzione fosse usata per la diagnosi, mentre i tamponi sono stati lo strumento principe della mistificazione pandemica, adesso tocca all’inventore della vaccinazione a mRna, Robert Malone, esprimere il più totale disaccordo con il modo in cui vengono ignorati i rischi per la sicurezza in relazione alla vaccinazione contro il Covid. In lunga un’intervista di tre ore con il podcast scientifico Dark Horse , Malone ha espresso preoccupazione per il fatto che, contrariamente a quanto affermano i produttori di vaccini le particelle di nanolipidi di mRNA non rimangono nel sito di puntura nella parte superiore del braccio , ma si distribuiscono in tutto il corpo. Sembra particolarmente esplosivo che Malone abbia confermato di aver informato lui stesso l’autorità di regolamentazione FDA sui rischi per la sicurezza anche riguardo all’effetto anche l’effetto citotossico della proteina spike che tuttavia è stato completamente ignorato.
Questa e altre critiche espresse nel corso dell’intervista sono particolarmente rilevanti perché è davvero difficile accusare Malone di essere un anti vaccinista tanto più che sia lui che sua moglie sono stati vaccinati con Moderna. Quindi la sua richiesta alla Food and drug administration di comunicare i rischi per la sicurezza in modo aperto e trasparente costituisce uno straordinario atto di accusa contro la gestione della cosiddetta emergenza pandemica. Malone ha espresso grande preoccupazione anche circa l’effetto della vaccinazione a mRna genetica sulla fertilità dei giovani e delle generazioni future. Ha criticato la censura delle dichiarazioni critiche sui social media e in un contesto accademico come una minaccia per la società.
Qui il video in cui c’è la sintesi dell’intervista https://alschner-klartext.b-cdn.net/wp-content/uploads/1623/13/mRNA.mp4?_=1 . Un documento che forse sarebbe bene diffondere il più possibile visto che su di esso calerà la più
“We rate the post False.”… We are the wooooorld, we are the cildreeeen, we are the ones who make a brighter day, so let’s start giviiiiing…
… I WANT YOU! AHAHAH…
Articolo meschino il tuo, forse è meglio se ti informi bene prima di scrivere puttanate facilmente smentibili:
https://www.politifact.com/factchecks/2021/jun/16/youtube-videos/no-sign-covid-19-vaccines-spike-protein-toxic-or-c/
Ecco qua, il nostro video smerdato da chi i fatti li verifica.
Commento misero il tuo. Ho visto il link di Politifact, non dimostra nulla che confuti il rischio che la proteina spike sia una tossina. Solo queste frasi:
1) – Cita la frase di tale dottor Offit da Filadelfia: Dove sono le prove?” ha detto Offit. “Nessuno sta dicendo che i vaccini sono privi di rischi. Nel momento in cui c’è un qualsiasi segnale ragionevole che le cose si verificano in un gruppo vaccinato e non in un gruppo non vaccinato, allora la FDA dà un’occhiata più da vicino”.
Ha detto tutto e niente. Dice che finchè non crepa e non si ammala un significativo gruppo di persone vaccinate allora le autorità pubbliche non devono muovere un dito. Alla faccia del principio di cautela! Alla faccia delle migliaia di decessi correlati al vaccino in via temporale, alla faccia delle migliaia di reazioni avverse anche gravi, alla faccia delle migliaia di VAERS non segnalate.
2) – “Le autorità sanitarie pubbliche statunitensi e gli esperti di vaccini dicono che non ci sono prove che la proteina spike sia tossica o citotossica.”
Dicono che le prove non ci sono .. lo dicono, ma non sanno provare il contrario, non sanno studiare le reazioni avverse, migliaia e anche gravi, a breve termine perchè andrebbero studiate seriamenente e oggettivamente.
Dall’altro canto, a partire dai due studi sperimentali effettuati dal salk Institute (non chiacchiere) e per continuare sulla letteratura scientifica che si sta rivelando sempre più corposa si evince tendenzialmente che è proprio la proteina Spike il problema principale, sia dei ceppi virali correnti che di quelle dei preparati genici sperimentali spacciati per vaccini.
Alla faccia del principio ippocrateico; primo non nuocere e del principio di precauzione sulla salute pubblica.
Il sito Politifact , come gran parte dei siti “factcheckers”, è solo un avvocato digitale delle BigPharma.
Facciano gli studi clinici che sono obbligate a fare sugli eventi avversi le stesse case farmaceutiche che hanno ottenuto solo permessi parziali e provvisori sulla distribuzione di questi prototipi henetici, invece di continuare una immonda e criminale sperimentazione di massa umana.
Vergognatevi, bastardi!
Ottimo, il documento video integrale andrebbe tradotto in italiano. Non mi riferisco al Simplicisismus, che ringrazio per la sollecitudine di fornire questi importanti testimonianze, ma ad eventuali giovani o gruppi di giovani che abbiano la sufficiente competenza linguistica e informatica per editare i sottotitoli in italiano … sarebbe molto importante sulla scena provinciale italica far circolare questo genere di video documento per rompere il muro di gomma informativo che genera lo scarto cognitivo di massa sulla questione.
E’ proprio sullo scarto cognitivo di massa che si gioca il margine di manovrabilità della manipolazione collettiva da parte del governo e delle oligarchie sociali interessate a sfruttare l’artefatto emergenzialismo Covid.
Complimenti ad Anonimo per il commento, pregevole sia nei concetti che nella forma. Grazie a Simplicissimus per il video e tutto l’articolo. Tra i pochi siti che fanno luce in questa lunga notte.
Effettivamente un problema di editing c’è. Ed è ricorrente.
Dato che la qualità dei pezzi si può ritenere decisamente alta, forse può convenire che qualcuno da fuori dia una mano.
Intelligenti pauca…
Sì, però, dai, IlSimplicissimus: e dacci un occhio prima di cliccare invio, e che diamine!
Gli ho scritto l’altro giorno facendogli notare i numerosi errori di battitura e ripetizioni di parole che a volte rendono “stonata” la lettura. Nessun risultato nè risposta. Ho due teorie…o lo fa intenzionalmente, una specie di segno distintivo, oppure nel raptus di scrivere e pubblicare quanto più possibile non ha tempo neppure di rileggere quanto scrive prima di pubblicare. Articoli per altro sempre validissimi.