
Forse Monti ritiene che il celebre detto tutti sono utili e nessuno indispensabile valga solo per gli altri, forse ha sentito risvegliarsi il mostro di un narcisismo patologico, forse tenta l’ennesimo bluff a uso interno. Ma non è questo che importa, la cosa sorprendente è che la minaccia sia stata presa sul serio dai media italiani i quali non sembrano averne afferrato l’inconsistenza e la vendono come efficace all’inclito pubblico.
Potremmo farci dunque due liberatorie risate sulla mancanza di qualsiasi lucidità di una classe dirigente in preda alla confusione, se non fosse che l’improvvida uscita del premier e i giuramenti sulla sua validità, non ci riportassero all’unico caso in cui questa sorta di provocazione potrebbe avere un senso: quello in cui le dimissioni riguardino non il leader liberamente scelto da un Paese, ma la creatura di quelli contro cui la minaccia viene esercitata. Solo in quel caso si potrebbe non ridere. Per passare immediatamente a piangere.
E tanto per non lasciare nel vago il discorso, la cosa avrebbe un suo valore solo se Monti fosse stato scelto e imposto dalla Merkel stessa, con l’assistenza di Bce, Bundesbank e circoli vari, la quale ovviamente si potrebbe attendere qualcosa in più dal “suo” uomo che da chiunque altro. La verità delle cose alle volte lampeggia nei pertugio dell”incastro non perfetto tra tra comico e bugia, nel silenzio della barzelletta non capita, nell’imbarazzo di chi parla di corda in casa dell’impiccato.
E lascio a voi decidere chi sia in questo caso l’impiccato.
Son professori e credono di stare sempre in cattedra e che gli altri siano alunni che non possono fare a meno del maestro……… Peccato che non passi loro in testa di essere cattivi maestri!!!!!!!
Credo che si illuda come fa la Fornero quando afferma che ciò che lei decide “””E’ democrazia”””. Ma sa quanto la sua “democrazia” assomigli alla dittatura?