In mezzo alle sciocchezze isteriche dei leader dell’occidente che avvertono di essere galline e non faine come dice un proverbio basso tedesco, ci sono due notizie che prendono campo e che sono sinergiche, la prima è la scoperta di un documento del 2022 che rivela quali fossero i punti essenziali della pace tra Ucraina e Russia contrattati nella primavera di quell’anno. Essi – come rivela anche il Wall Street Journal con una faccia tosta da esposizione – non erano affatto punitivi per Kiev, ma secondo le stesse fonti ucraine, molto favorevoli: il Paese avrebbe conservato la sua sovranità e avrebbe potuto persino diventare membro dell’Ue. L’unica restrizione era quella di non aderire alla Nato e di porre alcuni limiti alle dimensioni delle sue forze armate. Quelle condizioni erano molto migliori di qualsiasi cosa l’Ucraina sarà in grado di ottenere in un negoziato futuro.

L’idea che quel trattato di pace fosse molto punitivo per l’Ucraina era l’ennesima menzogna delle canaglie di Londra e Washington che avevano fatto saltare il tavolo della pace e causare così almeno mezzo milione di morti inutili in una guerra che riguarda non tanto l’Ucraina quanto la faccia dell’Alleanza occidentale che aveva visto saltare i propri piani di facile sconfitta della Russia attraverso le sanzioni. In fondo si è trattato e si tratta di una sorta di genocidio assistito come quello della Palestina. Il sangue gronda dal trono dell’impero. Questa circostanza rende abbastanza ridicola l’idea che i più stupidi personaggi del Washington consensus a cominciare dal lento e corpulento Lloyd Austin per arrivare all’esile Macron, cercano di far passare ossia che la Russia non si fermerà all’Ucraina e nel sostenere questo rischiano di portarci all’olocausto nucleare.

Il secondo evento è quello del discorso alla Federazione russa di Putin che dopo aver messo in guardia la Nato dal tentare avventure che sono già state perdenti in passato (il riferimento è a Napoleone e Hitler) ha rivendicato la potenza delle armi avanzate con le quali Mosca può colpire dovunque. Il leader del Cremlino ha mandato un messaggio chiarissimo: ha fatto comprendere come non ci sarà modo di piegare la Russia e di evitare l’Armageddon:

“Il cosiddetto Occidente, con le sue pratiche coloniali e la sua propensione a provocare conflitti etnici in tutto il mondo, non solo cerca di impedire il nostro progresso, ma immagina anche una Russia che sia uno spazio subalterno, in declino e morente dove possono fare ciò che vogliono. In realtà, vogliono replicare in Russia ciò che hanno fatto in numerosi altri paesi, tra cui l’Ucraina: seminare discordia in casa nostra e indebolirci dall’interno. Ma si sbagliava e ciò è diventato evidente ora che si sono scontrati con la ferma determinazione del nostro popolo multietnico.
Insieme, come cittadini russi, saremo uniti in difesa della nostra libertà e del nostro diritto a un’esistenza pacifica e dignitosa. Tracceremo la nostra rotta, per salvaguardare la continuità delle generazioni e quindi la continuità dello sviluppo storico, per affrontare le sfide del futuro sulla base della nostra visione del mondo, delle nostre tradizioni e valori che vogliamo trasmettere ai nostri figli.”

Si può apprezzare o meno, ma non c’è alcun dubbio che siamo mille miglia distanti dai balbettii ottusi e infantili dei leader occidentali il cui unico obiettivo è quello di non apparire perdenti, altrimenti il resto del pianeta potrebbe dubitare non solo della forza, ma della bontà di quel sistema di rapina chiamato neoliberismo. Sono personaggi per i quali il napoletano ha l’espressione giusta: “omm’ e niente”, gente da nulla, ma detto con più disprezzo. Io dico che è una vergogna essere governati da questi nani da giardino stupidi e incattiviti.