Lo schema si è spezzato: per molto tempo il metodo principe per delegittimare le proteste popolari e in definitiva uno degli strumenti della democrazia, è stato quello di provocare qualche violenza, magari anche banalissima, per creare una facile indignazione e spostare l’attenzione dal problema messo in campo dalle varie manifestazioni, alla narrazione dell’evento “eversivo”. Se per caso poi queste violenze non fossero state spontanee e prodotte da teste calde allora ci pensavano gli infiltrati a crearle. Addirittura per qualche tempo si sono evocate anche formazioni come i celebri black block, nient’altro che provocatori e infiltrati messi in piedi dai servizi.
Le opinioni pubbliche sono sempre cascate in questo tranello almeno fino a che pensavano che l’ordine costituito con le sue parole d’ordine fosse comunque preferibile anche di fronte a problemi evidenti, che in sostanza fosse preferibile aspettare che passasse la nottata perché tutto tornasse come prima. Ma la notte non finisce mai e con le manganellate di Pisa per reprimere una manifestazione contro la strage di Gaza, questo schema si è spezzato e le violenze si sono ritorte contro lo Stato e i suoi ambigui rappresentanti – nel caso specifico, gente che veniva dai fatti di Genova – tanto da stimolare il capo di questo Stato infingardo e vile a metterci una pezza e a prendere le distanze dai picchiatori con distintivo. E’ una sconfitta per tutti dice il Quirinale, ma sono decenni che si chiede di poter identificare i violenti con sigle sugli elmetti e sulle divise e sono decenni che questo atto di civiltà e di giustizia viene negato.
In ogni caso queste parole di rammarico sarebbero state doverose in mille occasioni e proprio per questo non sono mai state pronunciate, ma questa volta si è capito che il trucco della violenza non ha funzionato perché invece di provocare un distacco dai motivi della protesta contro la strage continua a Gaza, ha invece suscitato indignazione contro chi l’ha violentemente repressa. Certo il tema era molto sensibile e la posizione del governo italiano o meglio dei miserabili burattini con i fili a Washington che lo compongono è repellente, immorale, stupida e autolesionista, ma non è stato questo che ha ribaltato il gioco psicologico, quanto il fatto che si sta creando una insanabile frattura tra il milieu politico e la popolazione. Quest’ultima comincia a comprendere di non potersi aspettare niente da costoro e di contare meno di niente su scelte che non sono per nulla condivise, come quella sulla Palestina e sull’Ucraina che peraltro sono in totale rotta di collisione fra di loro: i più svegli avranno notato che in un caso si condanna senza appello l’operazione russa come invasione e dall’altra si sostiene il diritto di Israele a invadere e questo fa parte dell’azzeramento etico dell’Occidente che pretende di avere delle regole, ma esprime soltanto arroganza e interessi.
In poche parole una fetta sempre più ampia di italiani sta comprendendo che sarà molto difficile recuperare ciò che si è perso, ovvero un mondo nel quale esisteva un rapporto tra cittadini e politica e dove quest’ ultima cercava bene o male – e certo con mille tralignamenti – di fare gli interessi del Paese. Tutto questo sarà per sempre perduto se non ci si oppone a una governance che di fatto è solo una cinghia di trasmissione delle volontà di pochi oligarchi e che fa della politica un corpo estraneo alle stesse istituzioni. Lo dice il rumore dei trattori che in Italia è ancora attutito da vecchie situazioni clientelari, ma che comunque si sono messi in moto e dalla sconfessione dei manganellatori di stato sui quali magari qualche tempo fa si sarebbe chiuso un occhio.
Buonasera, non sono d’accordo con la sua analisi. La violenza è utile a chi vorrebbe sostituirsi al Presidente Meloni tracciando l’attuale governo come fassista. Le botte, purtroppo, non hanno colore, se avete tempo cercate su Telegram Il Norberto, dove sono raccolte le morti causate dalle forze dell’ordine di ogni colore. Mi insospettiscono le modalità di organizzazione della protesta, un tam tam via WhatsApp nei giorni precedenti senza autorizzazioni di sorta, poi ragazzini che vogliono andare a tutti i costi in una piazza rompendo un cordone di polizia, giova alla Palestina andare in piazza dei Cavalieri? E infine le foto di quella piazza la sera, con le bandire della cgil, quella piazza è piccola, nelle foto sembra il circo massimo, tutta Pisa è scesa… mi spiace per i ragazzi, ma penso che siano stati gli utili idioti di turno
In Italia chiunque osi partecipare ad una pacifica è giusta manifestazione di protesta non organizzata dai partiti fascisti-mafiosi -schiavisti al governo oppure della finta opposizione sarà pestato a sangue dalla polizia italiana “democratica” !
Può anche dirsi molto fortunato se non lo uccidono a pistolettate .
Elenco attuale aggiornato delle manifestazione pacifiche VIETATE DAL REGIME ITALIANO dove la POLIZIA DI STATO ITALIANA potrebbe perfino assassinare chi osa manifestare !
1) Tutte le manifestazioni di protesta contro l” Ucraina Nazista sono vietate in Italia da Febbraio 2022 !
2) Tutte le manifestazioni di protesta contro il regime italiano assassino che fornisce armi e soldi al regime Nazista Ucraino perché possa contuniare la guerra contro la Russia sono vietate in Italia !
3) Tutte le manifestazioni di protesta contro il criminale Stato Israeliano invasore e assassino sono vietate in Italia !
4) tutte le manifestazioni contro il regime italiano che aiuta lo Stato Israeliano nel suo Genocidio contro il popolo Palestinese e la invasione della Palestina sono vietate in Italia !
Chiunque osi protestare verrà pestato a sangue e forse assassinato in Italia !
Tutto il resto sono chiacchiere !
Delle manganellate in questo caso i giornali parlano, di tutti i soprusi e le violenze alle manifestazioni no green pass non c’è stato il minimo vago accenno nemmeno alla lontana e per tutto l’anno di continue proteste e numerosi episodi di repressione violenta (e non solo in Italia), tutti i riflettori mediatici erano sulla sceneggiata alla sede della CGIL con Fiore uno già sdoganato come contiguo al MI6 da documenti processuali. Io rifletterei anche su ciò per capire quali sono i temi su cui è concesso di fare politica e fingere di litigare, e ciò che invece i pupari proibiscono tassativamente. (Sui i fatti di Genova un minimo si è parlato pure, ma solo perchè per basso coordinamento tra forze dell’ordine e vari dipartimenti d’intelligence, uno dei provocatori supportati dall’inteligence è stato ammazzato… e sempre a tal proposito approfondirei i legami che tuttora esistono tra determinati attivisti da centri sociali e i servizi segreti, magari si potrebbe scoprire perchè c’è stata tanta attenzione da media e politica per una tizia che dopo aver commesso un’aggressione in Ungheria, è stata arrestata)
Carlo Giuliani “uno dei provocatori supportati dall’intelligence” ? JAMMER su cosa ti basi pet dire questo? E mi fermo qui.
Giampaolo.
NON E” UNA NOVITA !
QUESTA è LA SOLITA VECCHIA STORIA ITALIANA !
Il regime italiano Filo-ISRAELIANO E PRO-NETAGNAO ha deciso di censurare sia l” INVASIONE ISRAELIANA DELLA PALESTINA CHE NON POSSIEDE AFFATTO ARMAMENTI MILITARI PER DIFENDERSI O PER MINACCISARE ISRAELE SIA IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE !
TUTTE LE MANIFESTAZIONI PACIFICHE ANCHE SPONTANEE FATTE DAI CITTADINI ITALIANI CONTRO IL CRIMINALE STATO ISRAELIANO CHE COMMETTE DA SEMPRE CRIMINI DI GUERRA E PULIZIE ETNICHE A DANNO DEI CITTADINI PALESTINESI INDIFESI E DISARMATI VERRANO REPRESSE IN ITALIA CON PESTAGGI A SANGUE E ARRESTI !
La polizia “democratica” italiana da sempre pesta a sangue gli italiani onesti è povore che osano protestare contro le scelte scellerate del regime Capitalista NERO che ci governa da sempre in maniera TOTALITARIA !
Che ci siano al governo i fascisti-mafiosi -deficenti -delinquenti del PD che fingono di essere di centro-sinistra oppure che ci siano i fascisti -mafiosi di Legisti misti a FdI NON cambia un cazzo !
Una volta non esistevano nè i videotelefoni né la rete internet perciò con l”aiuto dei schifosi giornalisti italiani e di giornali e TV al servizio del regime italiano si poteva giustificare l” operato della Polizia Italiana !
Oggi tutti i manifestanti posseggo un videotelefono e tutti usano i social per pubblicare cazzate !
Perché tutti i manifestanti pestati a sangure dalla Madama Democratica Italiana non pubblicano sui social italiani e anche stranieri i video dei pestaggi a sangue a loro danno ?
Questa donna straordinaria si chiama Franca Viola e oggi ha 74 anni. Ne aveva 17 il giorno di Santo Stefano del 1965, quando il suo ex-fidanzato Filippo Melodia, noto malavitoso e nipote di un capoclan locale, dopo una lunga serie di minacce e intimidazioni, fece irruzione nella sua casa di Alcamo insieme a 13 giovani armati, che devastarono l’appartamento, pestarono a sangue la madre e rapirono Franca e il fratellino Mariano, che si era aggrappato alle gambe della sorella senza mollarla più.
Il fratello lo lasciarono poche ore dopo. Franca no. Franca trascorrerà i successivi 5 giorni segregata in un casolare di campagna e, in seguito, in casa della sorella di Melodia. Infine, dopo una settimana trascorsa legata a un letto, a digiuno, in stato di semi-incoscienza, insultata, umiliata, fu violentata dall’ex-fidanzato.
Quando, il 2 gennaio, fu rintracciata e liberata dalla polizia, Melodia dava per scontato che tutte le accuse sarebbero crollate con quello che allora era considerato la norma: il “matrimonio riparatore”.
Ed è qui che una storia drammaticamente comune a quella di centinaia di donne assume una traiettoria che cambierà la storia di Franca e quella di un Paese intero. Franca rifiuta di sposarsi, sceglie di dichiararsi “svergognata” davanti a un’opinione pubblica bigotta e sbigottita: non era mai accaduto prima di allora.
Franca ha contro tutto e tutti: lo Stato italiano, la mafia, una società patriarcale e arcaica che la considera un incidente di percorso. Accanto a lei ha solo una persona: il padre Bernardo, che dal primo istante non l’ha mai abbandonata e si è costituito parte civile al processo, a costo anche di perdere il proprio posto di lavoro.
Ed è proprio durante quello storico processo che Franca Viola pronuncia queste parole che oggi riecheggiano ancora forti, ma che allora, nell’Italia e nella Sicilia degli anni ’60, suonavano semplicemente blasfeme.
E, per questo, potentissime.
“IO NON SONO PROPRIETÀ DI NESSUNO” disse.
Abbiamo davvero cambiato il costume?
Abbiamo già avuto la disgrazia mussolini. Averne due, mi par davvero troppo.
Mozione di sfiducia, a casa con le buone. Cambiamo la brutta strada percorsa…
Il soggetto nella foto sembra anche ridere. Non sorridere. Non sta neppur bastonando un papero, ammesso che il sadismo arrivi a tanto.
Ho vissuto inutilmente, se ancor oggi vedo queste cose. Gaza non è lontana.
I più eran ragazzini, quindicenni. Minorenni. Bastonati da chi li dovrebbe proteggere.
Quei studenti quindicenni erano dei scemi di bulletti violenti e molto stupidi che volevano fare i bulli prepotenti con la polizia !
Perciò quei stupidi studenti bulli aver ricevuo due anni fa una sana razione di botte dalla Polizia Italiana gli ha fatto sicuramente molto bene !
Se nessuno gli ha insegnato l” educazione dopo il pestaggio questi studenti non faranno più i facinorosi bulli !
Da noi non esise lo Stato. Ci sono i ladri ed i danè (sempre meno e sempre piu’ sporchi). Il resto è folklore. tantomeno son credibili allo straccio, i politici, avventurieri e bugiardi, traditori, nullafacenti.
Giorni difficili stiamo percorrendo , basta vedere come si accapigliano sinistrati e melonati in queste ore per il voto in Sardegna .
Diceva bene Tito. Livio , mentre Roma festeggia Sagunto brucia .
Chissa’ cosa avranno da festeggiare sti piddini e grillini , come se chissa’ quali cambiamenti questo voto potrebbe apportare al paese .
Conte si e’ persino messo a schitarrare per la gioia ! Che leader !
C’e’ poco da fare siamo un paese cosi’ , non vediamo niente oltre un centimetro del proprio naso . Un provincialismo sciatto , la guerra ?
Poi si vedra’ , oggi lasciateci festeggiare la vittoria in Sardegna , e vai col liscio maestro
Una domanda: visto che siamo ufficialmente in guerra contro la russia, a quando il coprifuoco? Potremo alzarci ad esempio alle sette di mattina e rincasare alle 19?
Vorrei programmare il mio futuro, prima di incappare in imprevisti seccanti. Potremo esporre idee politiche al bar, per strada? Sinceramente percepispo aria di tempesta e non son tranquilla.
A casa un simile sgoverno. Scioperi, marce,sit-in, fiaccolate di preghiera, esorcismi, volantini, scritte sui ponti, letame come in francia fino a che se ne vanno, prima che accada l’Irreparabile.
Stavolta non concordo, sono piu’ per il parere di Blondet, ci sono stati in contri tra mattarella ed elkann. Si vuole dare la colpa al governo Meloni ma sembra c’erano gli eurogendfor, e…da quando il governo italiano -qualunque- e’ sovrano sulla propria polizia? E’ il deep state cia che li comanda. Mi risulta siamo un colonia. O no? Marco
siamo un accampamento di zingari ed il primo che si sveglia al mattino fa quello che gli pare. il resto ne consegue, comprese le bande sedicenti sovrane e popolari
anch’io seguo e stimo blondet ma stavolta, a riguardo dell’articolo che menzioni, mi è venuto un dubbio e cioè che elkane sia andato dai suddetti signori non per fermare il fascismo palesatosi a pisa, ma per informarli sul prossimo assetto che si sta formando dopo la morte dello scudorosso.
a questo punto vengono scoperti i capisaldi rionali di questo potere internazionale, quindi il pdr, il gen carabbbinieri e poi chi c’era, aiutatemi ah giorgetti r un altro,,,,,ecco chi sono i caporione i-taglia-ni
In sardegna sfida truzzu, fodde. Tanto valeva candidare anche totti, fotti…
Alternative…
Giovanni Amendola sul Mondo: “Quanto alle opposizioni, è chiaro che in siffatte condizioni, esse non hanno nulla da fare in un Parlamento che manca della sua fondamentale ragione di vita. … Quando il Parlamento ha fuori di sé la milizia e l’illegalismo, esso è soltanto una burla”.
Meditiamo, cent’anni dopo.
I prossimi 25 aprile e primo maggio, si potrà ancora manifestare la repulsione al nazifascismo e sfruttamento del lavoro?
Così, una curiosità.
Ricordiamo black block… quelli che impunemente viaggiavano per mezza Europa armati pure missili terra-aria… per venire devastare a comando pezzi di Belpaese… nonostante due o tre mesi… di preavviso! Ne avessero mai fermato ed identificato uno!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Sembra molto anche ai governi tambroni e legge scelba o ai tempi di mussolini. Manca solo una strage tipo portella della ginestra.
E se invece fosse la solita manfrina per stabilire nuovamente cosa é la destra e cosa la sinistra?
Ultimamente non é che si vedesse molto.
Ho visto tanta gente che conosco, gente che dalla pandemia ho imparato a profilare come Piddino, gente brava con il cuore ma che per lo più ti farebbe uccidere se gli dessero un posticino da qualche parte, per lo più cinici spietati ma con il sorriso.
Questa gente, zitta fino ad adesso, é saltata sul carro dell’indignazione per le manganellate evitando di prendere parte ai valori dei manifestanti, chissà cosa ne pensa il partito..
Fascisti rossi e fascisti neri son sempre di destra, reazionari, forcaioli, illiberali. Le forze progressiste, in Italia, son sempre state trasversali. Falcone, Don Milani, etc.
Sinistra e destra… stessa merda di minestra!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Cinquant’anni fa, l’11 settembre del 1973, un colpo di stato militare guidato da Augusto Pinochet e sostenuto dagli Stati Uniti portò alla fine del governo e alla morte del presidente cileno Salvador Allende.
L’assalto e il bombardamento del palazzo presidenziale sono il simbolo della Guerra fredda e delle ingerenze statunitensi nel continente latinoamericano. Con il golpe finiva il sogno di una via cilena e latinoamericana al socialismo, fatta di riforme – agraria, sanitaria e scolastica – fino alla nazionalizzazione di molte imprese. Il cambiamento del paese era tutto all’interno delle istituzioni cilene: antiimperialista sì, come accaduto a Cuba, ma, come disse Allende in un discorso del 1963, “con sabor de empanada y vino tinto”. Le riforme di quel governo democraticamente eletto colpivano gli interessi dei ceti privilegiati, dei grandi proprietari terrieri e delle multinazionali, soprattutto statunitensi.
Non vi furono né empanadas né vino rosso, ma si instaurò la sanguinaria dittatura guidata da Pinochet, ufficialmente durata fino al 1990, e che causò la morte di più di tremila persone. Fu una lunga stagione di stadi trasformati in campi di concentramento, di scuole diventate luoghi di atroci torture. Migliaia le donne stuprate e i desaparecidos, di molti non si è saputo più nulla, inceneriti, gettati in mare da vivi, come facevano altre dittature in quegli anni, nei voli della morte. La repressione fu generalizzata e sistematica. Ben organizzata a livello internazionale grazie all’Operazione condor tra i servizi segreti delle dittature di Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Paraguay e Uruguay, con la complicità di CIA e FBI.
Sempre piu’ repubblica sudamericana di bananas. Assomiglia, impressionante, al chile di pinochet. I taglia di pinocchia.