Inaspettatamente la grade presa per i fondelli delle politiche climatiche è esploso a Washington, quando nel corso di  un’audizione della sottocommissione per gli stanziamenti del Senato Usa,  il vice segretario all’energia di Biden, David Turk  ha confermato che per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 non solo occorreranno spese superiori ai 5o trilioni di dollari, ma non è stato in grado di rispondere a una semplice e cruciale domanda mossagli dal senatore John Kennedy ( nessuna parentela con il clan di JFK): anche supponendo di poter arrivare a questa mitica neutralità quale sarebbe la diminuzione di temperatura  correlata?  Turk  che si potrebbe definire un  venditore ambulante di patacche climatiche ha tentato di eludere la domanda che tuttavia gli è stata posta più volte in modo stringente  fino a che non ha dovuto ammettere di non averne la più pallida idea. E dando la netta impressione che Net Zero potrebbe avere Effetto Zero.

In realtà  sarebbe davvero impossibile poter dare una risposta dal momento che la correlazione tra riscaldamento climatico e Co2 rimane una mera ipotesi, peraltro piuttosto remota e incerta visto che anche in presenza di un aumento continuo della presenza in atmosfera di questo gas, il riscaldamento è stato abbastanza altalenante, con almeno un ventennio di stasi termica. Oltre a ciò è abbastanza difficile calcolare l’effettivo aumento delle temperature in generale  perché le stazioni meteo  terrestri sono progressivamente influenzate dalla crescita delle aree urbanizzate e dei loro “cuscini” di calore, spesso non  inviano dati che sono – con scelta inqualificabile dal punto di vista scientifico – sostituiti da “stime” e infine utilizzano i termometri elettronici in modo del tutto improprio. Se si estrapolano i dati “stimati” e si utilizzano solo quelli reale gli aumenti di temperatura sono molto più contenuti.  Infine anche i dati satellitari risentono non solo del numero di satelliti destinati a questo compito , ma anche dell’evoluzione tecnologica di questi mezzi dagli anni ’80 ad oggi :  quindi si susseguono ” aggiustamenti” con criteri che puntano tutto verso l’alto, operati da quegli stessi centri tecnico –  burocratici che poi diffondono il catastrofismo.

In realtà non sappiamo  davvero pochissimo sul clima e non conosciamo per quali ragioni vi siano  periodi di clima caldo o di clima glaciale, ma dalle ricerche paleo climatiche appare chiaro che la Co2 non senbra avere un  ruolo rilevante visto che dai carotaggi nel ghiaccio emerge che in periodi freddi la Co2 era abbondante in atmosfera e in periodi caldi era al contrario molto più scarsa . Non a caso 1200 scienziati del clima con anche premi nobel hanno sottoscritto un documento in cui decostruiscono la favola climatica e indirettamente puntano il dito contro le  ricche fondazioni molto generose con chi propala le tesi che esse vogliono  e burocrazia del settore tradizionalmente legate ai governi  e dunque alla politica (tipicamente i servizi meteorologici nazionali) che sono la cassa di risonanza di questi allarmai privi di senso. Notare che in questi organismi esistono tecnici e impiegati, ma pochissimi scienziati.  Ad una mente onesta con se stessa o quanto meno abbastanza onesta da non rifiutare di informarsi per paura di veder andare a pezzi i propri dogmi, dovrebbe apparire  chiaro a questo punto che tutto il Net Zero è solo una puntata sulla roulette, suggerita da un infame croupier che si aspetta ben altro da questa operazione che col clima  ha ben poco a che fare e fare Tanto che quando si cerca di uccidere l’agricoltura tradizionale, cosa che fa parte del medesimo tentativo di reset a mano armata di clima , non potendo mettere in campo la Co2 la quale anzi favorisce il mondo vegetale ed è comunque assorbita da esso, si fa entrare in scena l’azoto come gas serra. La malafede in questo caso è evidente perché si vorrebbe sostituire il cibo mancante ( o forse prodotto solo da grandi corporation)  con gli insetti che sono una fonte enormemente più alta di azoto,

Ma insomma il fatto è che il Net zero che poi si accompagna a un drammatico decadimento ambientale a causa dei materiali necessari a sostituire le risorse classiche, non ha in realtà alcuno scopo effettivamente quantificabile e costituisce solo un atto di fede. Anzi ,a dire la verità. di mala fede.