Quando si parla della guerra in Ucraina si è subito portati a pensare al fronte e a una strana guerra che pare congelata nel massacro che gli Usa e l’Europa hanno a tutti i cosati voluto. Ma il vero fronte è altrove, peer esempio nella crisi bancaria che galoppa negli States e che spalanca le porte dell’Ade per l’impero: vendere il debito del governo degli Stati Uniti era facile quando tutti nel mondo avevano bisogno di detenere dollari  per commerciare tra loro. Ma ora che tutti hanno fretta di allontanarsi dal dollaro e di passare al trading nelle proprie valute, il debito statunitense non è più così attraente e lo è ancor meno dopo le ruberie di beni russi che l’occidente ha compiuto  e di cui si avvia a pagare le conseguenze. Ma è proprio quella capacità di debito pressoché illimitato  dovuto alla status del dollaro che gli Usa campano da sessant’anni dentro un’ atmosfera di sperpero assurdo  passando da un’economia basata sulla produzione a un’economia basata sui servizi in cui la maggior parte di questi ha a che fare con la finanza, le assicurazioni, le proprietà immobiliari e una quantità gigantesca di servizi effimeri con i quali di certo non si puo certo pnbsare di ripianare un deficit commerciale che ammonta a un triliardo di dollari l’anno.  L’industria è stata spedita in altri paesi e le competenze di cui essa ha bisogno sono andate perdute.

Ma  è con quel debito  virtualmente  infinito, ma ingannevole come uno schema Ponzi, che gli Usa hanno finanziato  le loro elefantiache forze armate, hanno speso cifre gigantesche per assicurarsi quinte colonne in ogni Paese che conta qualcosa per evitare fughe dalla prigionia del dollaro , hanno spiato amici e nemici, hanno rubato  idee e brevetti  a man bassa e hanno preteso in virtù della loro posizione che venissero utilizzate le tecnologie che volevano loro e solo quelle. Così – tanto per fare un esempio – abbiamo ancora il Tcpi/Ip che ha gravi problemi di latenza senza che nessuno potesse seriamente proporre qualcosa di meglio, almeno fino a ieri.. Ora sia la Cina (Huawei) che la Russia (Technojet) stanno lavorando per sostituire questo protocollo, semplicemente perché adesso è possibile che esso venga adottato da un ampio numero di Paesi, lasciando gli occidentali alla loro tecnologia vintage che tuttavia viene imposta dall’egemone. E questo vale praticamente per tutti i settori anche se il cittadino occidentale non ne ha la minima consapevolezza e si crogiola  nei miti, nelle suggestioni e nelle favole diffuse dai media  come se la tecnologia fosse solo qualcosa di occidentale.  Una sindrome che colpisce inconsapevolmente anche coloro che  essere sterilizzati immuni dall’americanite.  Questa situazione nasce nei fatti e basta vedere  l’immagine di apertura del post che mostra come nel 2000 gran parte dei Paesi del mondo aveva come principale partner commerciale di Usa e gli altri Paesi occidentali, mentre vent’anni dopo la situazione è completamente ribaltata. e la Cina si è imposta come gabbrica universale. Ma c’è molto di più di questo: da quando il neoliberismo ha trionfato e si è liberato del  grande nemico,  l’America si è isterilita e produce pseudo culture infantili, trascinando anche l’Europa lunga questa china costellata di giochi e narrazioni senza più alcun senso. Arte, musica, scrittura, pensiero  sono dentro un ferreo meccanismo di produzione in serie orientata esclusivamente al profitto e alla futilità.

A questo punto comunque gli Usa sono dentro le sabbie mobili, in una situazione nella quale qualsiasi cosa facciano è sbagliata : devono far durare la guerra in Ucraina quanto basta per obbligare al trasferimento in Usa  parte dell’ industria europea peer tentare di riprendere un po’ di capacità produttiva  e impedire che nel futuro si possano ristabilire rapporti con la Russia: dunque la Nato nel suo coté politico e tutte le quinte colonne Ue in Europa, stanno lavorando perché i rapporti con Mosca arrivino ad una tale conflittualità che i rapporti  non possano più essere ripristinati. Ma più Washington si agita in questa guerra, più la de – dollarizzazione procede  rendendo più difficile per gli Usa affrontare la Cina. E’ del tutto evidente come questa situazione sia stata creata non solo  da una presidenza affetta da demenza senile, ma dalla confusione degli stessi burattinai. Del resto non è che il dollaro aumenterà la propria credibilità con il rialzo dei tassi di interesse, finalmente cresciuti  quando i buoi sono scappato dalla stalla, ovvero dopo che si è creata unì’ enormità di biglietti verdi  senza alcun valore sottostante sottostante. il problem a è che se i tassi della Fed sono inferiori a quelli dell’inflazione non si fermerà il circo speculativo, né sarà possibile alcun aggiustamento credibile. e lo saranno sempre visto che dagli anni ’90 il calcolo dell’inflazione è stato impostato in maniera  da minimizzarla.

In realtà la Russia non ha particolare interesse a mettere subito fine a un conflitto che ha accelerato la de – dollarizzazione  mentre  e gli Usa non sanno proprio che fare, se mollare con l’Ucraina anche a costo di apparire irrimediabilmente sconfitti e rivolgersi contro la Cina colpevole di essere la più potente economia del mondo oppure  insistere su Kiev rischiano di aggravare la situazione. La mitologica controffensiva era e è probabilmente una gaffa pensata  per fabbricare una falsa vittoria e subito dopo “offrire” magnaninamente  trattative alla Russia. Solo  questo dimostra lo stato di decozione delle oligarchie occidentali. Tra un po’ persino  Mr Smith avrà la tentazione di andare a Pechino.