L’11 settembre del 2001 abbiamo sentito dire a media unificati che nulla sarebbe stato come prima dopo l’assalto alle torri di New York di cui ancora oggi si sa poco riguardo alle dinamiche e alle responsabilità, anzi se ne sempre meno di meno rispetto alle evidenze che saltano fuori. Ma naturalmente questa escatologia delle torri crollate sotto l’impatto degli aerei era al fondo una sciocchezza, perché se la vicenda costituiva una svolta emotiva, non era altro che la prosecuzione della logica globalista ora alla ricerca di un nemico, oscuro e onnipresente, capace di colpire nel mucchio, per poter dare l’assalto a tutto ciò che ancora si opponeva al neo liberismo della disuguaglianza e delle elite, offrendo in cambio sicurezza messa a rischio dagli stessi che promettevano di garantirla a prezzo di un po’ di libertà. In un certo senso siamo di fronte a una coincidenza così perfetta da suscitare qualche dubbio, perché la radice degli eventi va ricercata in un altro 11 settembre di 28 anni prima, ovvero quello che vide il colpo di stato militare in Cile e l’assassinio di Salvador Allende nel 1973. Come noi oggi sappiamo dalla documentazione, dalle successive rivelazioni e persino dalle orgogliose rivendicazioni, quel colpo di stato fu organizzato da Washington attraverso il braccio armato della Cia per impedire una diffusione del virus socialista in America latina, ma non limitandosi all’ennesimo golpe, bensì come esperimento suggerito dai Chicago boys, ovvero dagli economisti neoliberisti desiderosi di sperimentare le loro idee.
In realtà quell’ 11 settembre del 1973 è molto più importante anche per noi di quello successivo. Innanzitutto perché il pestante intervento statunitense fu deciso nel fondato timore che l’esperimento socialista stesse riuscendo e non si poteva aspettare altri tre anni (tanto restava del mandato di Allende come presidente) per agire attraverso il sistema elettorale: ogni giorno che passava l’elite militar industriale del Paese perdeva terreno e consenso. Ma l’intento principale era quello di sperimentare nel “Paese lungo” le nuove dottrine economiche e il parallelo svuotamento della democrazia che ne era l’inevitabile correlativo. Forse nessuno meglio di Heinz Alfred Kissinger (chiamiamolo per una volta col vero nome) allora segretario di stato, ha riassunto in poche parole, quell’esperienza che poi si è totalmente riversata su di noi: “Non vedo perché dovremmo restare con le mani in mano a guardare mentre un Paese diventa comunista a causa dell’irresponsabilità del suo popolo. La questione è troppo importante perché gli elettori cileni possano essere lasciati a decidere da soli“.
Sono nella sostanza le stesse parole che quarantanni dopo abbiano sentito troppo spesso uscire dalle bocche degli oligarchi europei e che in qualche modo erano anche al fondo del progetto continentale: i popoli sono irresponsabili e la democrazia un rischio, gli elettori non possono decidere. Sono infatti gli stessi concetti di fondo che attraversano il famoso, ma pochissimo letto e ancor meno capito Manifesto di Ventotene: una lettura approfondita e intelligente del testo di fondazione dell’europeismo è il miglior antidoto contro lo stesso perché la sostanza è quella che occorrono organismi sovranazionali, non esposti al consenso, per evitare che il popoli sbaglino. Si può capire il disagio di intellettuali che avevano visto l’affermazione del fascismo e ancor più del nazismo attraverso strumenti elettorali, anche se poi eliminati dalla dittatura, ma c’è anche da dire che questi esiti furono determinati proprio dalle politiche di esclusione delle masse nonché dalla pedissequa e cieca esecuzione delle ricette economiche liberiste, anche da parte di partiti socialdemocratici. E’ un serpente che si morde la coda, ma che in definita appare come acefalo, perché la democrazia non è solo un sistema di distribuzione del potere, ma è soprattutto un meccanismo di redistribuzione della ricchezza e di progressiva eguaglianza: quando questo elemento viene annullato, non rimane che uno scheletro formale.
Anche oggi, da noi è quanto mai vero che “La questione è troppo importante perché gli elettori possano essere lasciati a decidere da soli“. Ed è solo una questione in fondo marginale se da Pinochet si è passati ai patetici pinocchietti teleguidati.
Toh, lo stupro lo subiscono anche i maschi, sconvolgenti novità per Jorge, che probabilmente pensa che le femmine abbiano l’esclusiva nell’essere vittime di violenza… Ach , Non sono più “”””i tempi di una volta””””.
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/stupro-camerata-e-silenzio-dei-superiori-storie-dei-soldati-1751936.html
Si può leggere:
http://www.studiolegalemarcomori.it/governo-non-aumentera-lausterita-perche/
1) generale pappalardo
2) femminismo brancaleone
4) Alberto Bagnai
2) punkreas cuore nero
5) studio legale marco mori
7) Udo Ukflotte
8) De Andre chi non puo dare cattivo esempio
9 ) Cugino siciliano
Li ho già detti io, così facciamo prima
Per ora Non fissandomi particolarmente sulle fonti internet delle verità Jorgiane, ci sono :
il corriere della sera ( eh…);
degli scioperi settoriali molto itaGliani che dovrebbero sfociare, secondo Jorge, in una rivoluzione socialista ( arrivederci al prossimo secolo?);
le femministe anche 2.0, ma a sto punto le femmine come fonte di verità assoluta ( quanto a “lagnistei”…);
qualche blog zeppo di TEORIE socialiste o comuniste, dove molto itaGlianamente i predicatori di codesti siti si parlano addosso ( non avendo probabilmente il coraggio manco per fare un sciopero di categoria).
Tutto ciò nelle chiacchiere di Jorge è propedeutico alla venuta di un sistema socialista…stamo messi BBene.
Ah, io Non denigro nessuno semmai constato e critico, tento di analizzare la estremamente caotica realtà italiana..
Bagnai è un economista ( fosse pure opportunista e narciso, perciò inaffidabile politicamente, ma Non professionalmente…), i punkreas sono dei musicisti-artisti, De Andreé è un grande musicista artista, che dovrebbe stare simpatico a chi è specialista perche parla della vita dei più deboli.
In fine c’è Jorge che predicando astruse e sgangherate teorie,cita con fare sprezzante i suddetti artitsti e l’economista Bagnai, che in quanto tale ha dato degli spunti di analisi scientifica sulla situazione economica italiana, poi da arrivista narciso qual’è si è fatto cooptare dalla lega, ed ha iniziato a cantare in coro la canzone della flat tax, che Non è moto differente dalla canzone dell’attuale (s)governo sul cuneo fiscale che porterà il taglio delle detrazioni fiscali che spesso vanno a supporto delle classi subalterne… taglio delle detrazioni che era ilo presupposto anche della flat tax.
Della serie cuneo fiscale:
ti riduco le tasse, ma ti faccio pagare pienamente il prezzo di servizi pubblici tipo cure mediche…
La stessa cosa sarebbe successo con la flat tax…meccanismi di questo tipo vanno a favorire chi ha buoni redditi progressivamente tassati, chi ha redditi bassi dovendo pagarsi il prezzo pieno di molti servizi pubblici Senza detrazioni, ci perderà.
Jorge dall’alto del suo ego tendente all’ipertrofico si ritene superiore agli artisti e all’economista sopra citati, Ma non è superiore ad essi, Non ha ad esempio superiori capacita di analisi rispetto all’opportunista Bagnai.
Non riuscirà mai a spiegare concetti che influiscono sulla vita delle persone, in modo così efficace come fanno De André o i Punkreas in alcuni loro brani o video musicali.
Jorge nel suo parlato logorroico, si pone con percepibile sicumera; risultando così poco comprensibile, poco credibile ( ma proprio i suoiragionamenti di frequente son sgangherati…) ed in fine noioso.
E a proposito dello scivolamento verso regimi sempre più autoritari:
Da la netta sensazione che Jorge al di fuori dei suoi predicozzi e teorie astruse e sgangherate, Non capisca nulla, e tenda a denigrare tutto ciò sta a di fuori delle sue teorie ed i suo mondo dogmatici.
Jorge si è dimenticato il video che ho postato spesso per esemplificare la forma mentis e modus operandi del sinistrato tipo ( fronte popolare dei sinistrati…) :
Rettifca:
che dovrebbe stare simpatico a chi è Socialista(!) perche parla della vita dei più deboli.
Si può vedere (!):
Sembra che parlare di iniquità inter generazionale, sia tabu o titolo di ostracismo in questo blog, ma detta iniquità esiste (!), a partire dai regimi pensionistici, alle tutele lavorative dei nuovi contratti, alla spoliazione dei diritti dei lavoratori soprattutto a danno delle “giovani” generazioni… in questo blog sembra che gli unici problemi siano quelli delle femministe, degli immigrati o di una rivolta contro la UE , che vien predicata, nella sostanza Solo a chiacchiere, magari da persone, probabilmente di una certa età, e con il “culo al caldo”.
se tu avessi il “culo freddo”, allora cercheresti alleanze sociali e non denigreresti tutti i soggetti che hanno qualcosa da ridire sulla società attuale, tipo i facchini o reider in lotta, e compresi quelli che indichi di sopra. Inoltre, varrebbe la seconda ipotesi su anonimo, delle due che puoi leggere nei commenti al precedente post della lombroso
Se il culo non ce l’ho gelato, certamente Non è per merito di femministe, cianciatori sinistrati e logorroici del web, o scioperatori categoriali in cerca dell’aumento della personalissima paghetta o simile.
E se dovessi sperare di riscaldarmi il culo con le astruse teorie pseudo rivoluzionarie socialiste di Jorge sarei morto assiderato da tempo.
Rettifica:
E se, in vita mia, avessi dovuto sperare di…
Lei denigra me come da suoi riferimenti a post precedenti e poi dice che se io critico la cialtroneria sinistrata altrui, sto denigrando.
SI può leggere:
https://comedonchisciotte.org/forum-cdc/#/discussion/102056/la-democrazia-sta-per-collassare
Antimafia, Morra: «Salvini chiarisca subito il selfie con il figlio …
https://www.corriere.it › cronache › 19_settembre_11 › antimafia-morra-salv…
1 ora fa – Antimafia, Morra: «Salvini chiarisca subito il selfie con il figlio del boss della camorra». Il figlio di Francesco Matrone, noto come Franchino ‘a .
Ottime riflessioni. Complimenti all’autore.
Mi sono sempre chiesto quante probabilità vi fossero che questi due avvenimenti così epocali siano caduti “casualmente” nello stesso giorno e perchè proprio quel giorno. Credo davvero poche, soprattutto per chi non crede all’assurda versione ufficiale dell’attentato del 2001.
Andando indietro nella storia si scopre poi che l’11 settembre 1697 si combattè la battaglia di Zenta tra l’esercito imperiale austriaco e quello ottomano che si risolse nella schiacciante vittoria del primo e che segnò la fine della minaccia turca sull’Europa centrale e l’inizio della riscossa cristiana. Una data simbolo insomma per chi crede nel primato dell’occidente sul resto del mondo.