Sta diventando chiaro ciò a cui tendono i poteri che hanno creato e imposto la pandemia: arrivare ad una sorta di amnistia pandemica che in sostanza non sarebbe altro che una nuova mistificazione. I segnali ci sono tutti e da tempo, piccole ammissioni di “errori” e di “sviste” o dichiarazioni di speranze malriposte nell’efficacia dei vaccini, ma adesso la richiesta di amnistia viene da un articolo sulla rivista The Atlantic, la cui testata non lascia alcun  dubbio sulla sua appartenenza ideologico – politica: ” Dichiariamo un ‘amnistia pandemica” con un sommario che è anch’esso un programma; “dobbiamo perdonarci a vicenda per quello che abbiamo fatto e detto quando eravamo all’oscuro del covid”. Proprio così come se tutti fossimo colpevoli nella stessa misura: quelli che hanno mentito sapendo di mentire e quelli che invece hanno cercato di evidenziare le assurdità logiche, umane e scientifiche che venivano dette. Con l’auspicata amnistia, nessuno è colpevole e tutti sono innocenti, compresi gli assassini. Fermo restando che si è opposto alla narrazione rimane comunque un individuo sospetto, che non riesce a conformarsi.

Certo da una parte la richiesta di amnistia potrebbe sembrare una sorta di ammissione di fallimento, una resa alla realtà, ma si tratta di un ulteriore salto narrativo, ovvero quella di vendere le vecchie bugie come fossero state dette in buona fede. Oh si, certo i vaccini no impedivano la trasmissione del contagio, anzi nemmeno si era studiato questo aspetto, (tanto si era sicuri che un infermale meccanismo sanitario – politico li avrebbe imposti comunque)  eppure tutta la scienza medica ha agito come se questi sieri genici fossero un’arma miracolosa, ancorché gli stessi bugiardini confessassero la verità. e in effetti leggendo l’articolo non si ha da nessuna parte l’impressione che l’ammissione di errore si accompagni al riconoscimento che i critici avessero pienamente ragione. Eh no l’amnistia prevede proprio questo, che tutti siano riportati sulla stesso piano. È solo un’altra sciocchezza, in parte per rafforzare la narrazione e in parte per scusare i risultati negativi degli ultimi due anni come una serie di incidenti e “errate valutazioni” fatte nel panico del momento, mentre si insiste sul fatto che avevano tutto finito con buone intenzioni: Ma la maggior parte degli errori sono stati commessi da persone che stavano lavorando seriamente per il bene della società.” E’ forse per il bene della società che per per la prima volta nella storia della medicina si sia dichiarato il divietodi cura  o non è stato forse per evitare che la pandemia si sgonfiasse o e non si potessero più spacciare miliardi di dosi  di pseudo vaccini e inaugurare nel contempo nuovi sistemi di controllo della popolazione?

Appare  lampante che l’amnistia che adesso comincia ad essere invocata, sia in realtà il migliore dei regali per l’intricato potere che ha ordito la pandemia e che ha agito come ha detto quella cretina di Pfizer, alla velocità della scienza. Inoltre metterci una pietra sopra, come si vorrebbe, servirà anche a sottrarsi alla responsabilità di aver provocato una marea di morti e di gravi reazioni avverse che i vaccini hanno provocato, in via diretta o traverso l’indebolimento del sistema immunitario. A questo proposito sottolineo  una cosa curiosa che naturalmente non vuole essere una tesi, ma solo una sinistra coincidenza: nei Paesi come la Gran Bretagna, Israele, Germania e Paesi scandinavi appare che l’aumento di mortalità nel 2022 rispetto alla media degli anni precedenti si situi intorno al 10 percento e mi viene in mente quella enigmatica frase di Gates, mai spiegata e a cui del esto nessuno ha osato chiedere una spiegazione, secondo cui le vaccinazioni universali avrebbero portato a un calo della popolazione del 10 pr cento. Ho citato questa singolare concomitanza soprattutto perché come Bill da buon maltusiano pensava che questa fosse un ottimo risultato, così coloro che chiedono l’amnistia pretendono che tutti i danni , passati, presenti e futuri i danni causati dalla narrazione pandemica e dai suoi strumenti, sono puramente accidentali e frutto di buone intenzioni.

Concedere questa “assoluzione” però sarebbe come approvare le politiche di controllo e la sottrazione di libertà adottate come rimedi, così come l’utilizzo massivo di farmaci sperimentali, No tutto è stato fatti con la piega consapevolezza che si trattava di una violenza e di un abuso.