L’operazione compiuta dalla Bielorussia per far atterrare forzatamente un aereo e arrestare un ricercato ha destato le scomposte grida occidentali, ancorché si tratti di una pratica nell’ambito del Washington consensus. Addirittura nel 2013, gli Usa hanno fatto atterrare con la forza l’aereo del presidente boliviano Evo Morales per il sospetto che tra i passeggeri vi fosse Edward Snowden, compiendo una inaudita violazione del diritto internazionale. Ma in questo caso il cosiddetto dissidente Roman Protasevic, in procinto di diventare un eroe al pari del self- avvelenator Navalny, è tutt’altro che una persona che si batte per la libertà: anzi è proprio un nazista fatto e finito, cosa per altro potrebbe valere in molti sensi. Protasevic è da tempo l servizio di una milizia neonazista in Ucraina. ha  ampi legami con altre organizzazioni di estrema destra ed è leader del famigerato battaglione Azov ucraino , una milizia esplicitamente neonazista che utilizza immagini della supremazia bianca, la quale ha pubblicamente riconosciuto che Protasevich si è unito alla lotta al fianco di Azov . Un quotidiano ucraino dal canto suo  ha riferito che egli ha lavorato con il servizio stampa della milizia neonazista.

Del resto questo oscuro personaggio non smentisce e ha ammesso ,  in un’intervista ,di aver trascorso un anno combattendo le forze filo-russe nella zona di guerra orientale del Donbass. È persino sospettato di posare con un fucile d’assalto e un’uniforme militare sulla copertina della rivista di propaganda dell’Azov, decorata  decorato con un grande simbolo neonazista. Non è cosa da poco tanto più che questi estremisti ucraini del battaglione Azov o di altre formazioni neonaziste non sono più un fenomeno locale, ma vengono utilizzati un po’ dovunque in tutta l’Europa orientale e persino ad Hong Kong, sono insomma una faccia conosciuta del cambio di regime di stampo occidentale.  Del resto personaggi come questi vengono “allevati” appositamente e lanciati al momento giusto, come è accaduto a Navalny:  la carriera mediatica di  è stata infatti lanciata da un canale sostenuto dal governo degli Stati Uniti, Radio Free Europe / Radio Liberty, che creato dalla Cia come parte di una guerra dell’informazione contro Mosca ancora al tempo della guerra fredda e gli ha fatto sostenere una parte di primo piano nel tentativo di rovesciare il legittimo governo di Lukashenko, arrivando persino ad ordire un piano per ucciderlo assieme ai suoi familiari.

Il vero problema a questo punto non è certo l’atterraggio forzato dell’aereo e l’arresto di Protasevich, ma il fatto sconcertante che l’occidente sceglie sempre personaggi oscuri legati all’estremismo filo nazista per portare avanti le  operazioni di cambio di regime e rivoluzioni colorate, il che è di per sé la prova che non si tratta affatto di esportare democrazia, ma semplicemente di prendere il potere per circondare ora la Russai ora la Cina , oppure di rendere facile il saccheggio delle risorse o spesso di fare entrambe: scegliere dei fanatici è una scelta obbligata quando l’opinione pubblica dei Paesi da risucchiare non è d’accordo con il golpe e per questo il consenso va simulato attraverso le continue azioni di squadre organizzate. Nessun politico decente si potrebbe prestare a questi falsi. E allora bisogna arruolare avventurieri di ogni specie la cui stessa presenza contradice le intenzioni di chi li muove.